ABATE FARIA: UNA BENEDIZIONE I DUE FIGLI DEL LEGIONARIO DI CRISTO. NE È DAVVERO CONTENTO…QUALCOSA SU FATIMA.

12 Ottobre 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Mi ha scritto qualche giorno fa l’abate Faria, e avrei dovuto pubblicare prima la sua lettera, e me ne scuso, ma fra una cosa e l’altra sono sempre in ritardo con gli impegni. L’ho trovata molto gustosa, anche perché con l’atmosfera che si respira in Vaticano, sempre più pink, mi è sembrata appropriata. E mi ha ricordato la battuta di un collega, qualche anno fa, quando uscivamo dalla Sala Stampa dove avevamo assistito a un briefing sulle misure che Giovanni Paolo II e il card. Ratzinger prendevano contro i preti accusati di abusi. Il collega, vicino a una realtà ecclesiale giudicata piuttosto rigida, diceva: “Meno male che ai nostri preti piacciono ancora le donne…”. Ma gustatevi l’abate Faria.

 “Discutevo con un canonico, mio ex compagno di seminario in anni lontani, che mi raccontava dell’ultima notizia sulle disavventure del clero, quella del Legionario di Cristo che aveva segretamente due figli e una relazione con una donna. Ricorda quel Thomas Williams che anni fa incappò in una vicenda simile e che ora si è spretato. Tutti e due prodotti dei Legionari di Cristo.

Ho fatto notare al confratello che quasi quasi mi rallegravo. Gli ho detto di leggersi i giornali solo dell’ultimo anno per vedere quanti di questi scandali clericali fossero a sfondo omosessuale e quanti eterosessuale. I primi sono molti di più. Il fatto che l’impulso secondo natura ogni tanto si faccia intravedere nel clero, rassicura che la battaglia non è ancora persa.

Io credo che gli ultimi Papi sappiano benissimo che un grande numero di sacerdoti nella Chiesa di oggi hanno tendenze omosessuali (alcuni con poca voglia di contenerle). Questo è stato figlio anche di un certo lassismo degli anni post conciliari per cui si accettava di tutto. Ricordo con i miei occhi in un collegio romano, seminaristi in vestaglia di seta reduci da un festino la sera precedente. Molti di questi accettati per non far morire seminari o congregazioni religiose, ora sono sacerdoti, alcuni vescovi o cardinali. E come è comprensibile, tendono a proteggere il loro segreto e a proteggersi. Intendiamoci: ci sono sacerdoti che vivono castamente le loro tendenze, non parlo di loro.

Quindi, caro mio canonico, vedere un “sano peccato” (Dio mi perdoni!) secundum naturam, in tempi di sovvertimento della natura, mi mette un poco di allegria.

Il vero problema non lo si vuole proprio vedere: Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

Abate Faria”.

Una nota che non c’entra nulla con l’articolo. Su Fatima: c’è stato un aggiornamento all’articolo di qualche giorno fa, andate a leggerlo. E per quanto riguarda domani, vi segnaliamo anche questa iniziativa:

 



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41 commenti

  • adriana ha detto:

    molte grazie a eques fidus di cui ho stampato la risposta.si tratta di dati fondamentali anche se orientativi-domanda:-vista la curva del grafico ante e post siamo al medesimo punto?

    • EquesFidus ha detto:

      Prego. Se intendi che oggi siamo allo stesso punto (quantitavamente) per certe cose rispetto alla fine dell’800 la risposta è affermativa, tuttavia è sconvolgente notare come 1) la popolazione mondiale sia aumentata più di sei volte da allora, e tuttavia il numero di sacerdoti cattolici attuali è pari a quello di allora (il che indica un forte decremento relativo); 2) che il numero di sacerdoti cattolici sia stato massimo, nonostante tutto, tra l’inizio del ‘900 e la fine degli anni ’40 (il che indica prima un leggero e poi forte decremento assoluto, quest’ultimo a partire peraltro proprio dagli anni ’60); 3) che combinando entrambi i valori si può constatare, quindi, come il numero di sacerdoti pro capite oggigiorno sia molto più basso, rispetto al numero dei fedeli, in confronto al pre-Concilio. Questo, per quanto riguarda i sacerdoti.

      • EquesFidus ha detto:

        Attenzione, inoltre, qui si parla solo dell’Olanda, dove dal 1580 fino al 1853 il cattolicesimo era stato bandito e, pertanto, è logico che ci fosse un numero di sacerdoti, regolari o secolari, molto basso inizialmente; se guardiamo però il trend in generale, si può notare un andamento molto simile ovunque nel mondo. Ad esempio, guarda questa pagina, relativa ai cattolici australiani ed alla percentuale con cui questi si accostano alla Santa Messa sul numero di battezzati totale: http://www.catholica.com.au/gc4/pw/005_pw_print.php. Anche in questo caso, c’è un incremento generale fin verso l’inizio degli anni ’60, poi c’è un leggero declino nel 1961, per poi avere un tracollo negli anni successivi. Considera che se nel ’47, nel ’54 e nel ’61 le percentuali erano rispettivamente del 63, 74 e 53%, già nel ’78 si parla del 30% e che nel 2011 si era ormai arrivati ad un miserabile 10.6%. Che cosa vuol dire questo? Significa che prima del Concilio Vaticano II c’erano già alcuni problemi (vedasi anche i dati per l’Olanda), in quanto tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 c’era già una flessione nel numero di cattolici praticanti e di sacerdoti ordinati, ma che tuttavia questa flessione si è molto accentuata proprio tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70, cioè dopo la fine del Concilio e l’introduzione del Novus Ordo. A tal proposito, sarebbe interessante trovare (e prego, se qualcuno le ha, di fornirle) le statistiche sul clero e sulla frequentazione della Santa Messa a livello mondiale almeno per gli ultimi cent’anni (cioè dall’inizio del ‘900 a oggi).

  • claudiusIII ha detto:

    Con mio grande dispiacere non potrò partecipare alla conferenza del dott. Tosatti a Piacenza. Mi permetto solo, se possibile, di chiedere che venga almeno sfiorato un tema che è, a mio parere, decisivo: Bergoglio è certamente-oltre ogni ragionevole dubbio- papa? Ed è il Papa? Grazie e buona giornata a Lei, Marco. E congratulazioni e riconoscenza per quello che fa. La Madonna di Fatima saprà ricompensarla.

  • Flora ha detto:

    Oggi 13 ottobre, Nostra Signora di Fatima torni a visitare i Suoi figli, la Sua Chiesa e quello che resta della nostra fede cattolica. Noi la accogliamo con il rosario in mano e con il Suo dolce nome sulle labbra. Vergine Santa, soccorrici in questo tempo di dolore e di morte. Muore la fede, muore la Chiesa, muoiono le anime schiacciate dalle potenze degli inferi. Ti chiediamo un miracolo, molto più grande del miracolo del sole di cento anni fa. Rinnova la tua Chiesa, torni a risplendere la fede, e le anime dei giusti oggi alzino un canto di lode al tuo Nome Santo. O Clemente, o Pia, o dolce Vergine Maria.

    • Gian ha detto:

      Per questo è bene digiunare a pane ed acqua, non per l’approvazione dello ius soli. Faccio anche mia la tua preghiera Flora. Oggi è il giorno del mistero, una ricorrenza epocale. Possa essere l’inizio di una svolta, una conversione, anche nella Chiesa cattolica.

  • cosimo de matteis ha detto:

    I VESCOVI DEVONO TROVARE IL CORAGGIO DI ALLONTANARE I PRETI CHE PRATICANO L’OMOSESSUALITÀ

    La dottrina è chiara ma l’omoeresia dilaga. Le diocesi sono piene di sacerdoti omosessuali che praticano la omosessualità e che si ritengono nel giusto. Ed è verosimile pensare che in Confessione dicano al penitente “di non preoccuparsi: Dio è felice quando tu godi”. Il problema è serio, molto serio. E nessuno si muove per affrontarlo.

    E quei pochi Rettori (o Responsabili dei Noviziati) che, saggiamente e con carità, applicano le indicazioni del Magistero – per il bene dell’Aspirante e per gli altri seminaristi- si ritrovano buggerati: da decenni è in atto una pratica diffusissima. Ed è questa: l’aspirante prete “respinto”, opportunamente edotto da un Presbitero più grande, bypassa la bocciatura rivolgendosi a Diocesi, come dire, più “tolleranti”.
    Quanti preti han fatto così! E poi, dopo la Ordinazione, tornano nella propria Diocesi dove in genere non incontrano grossi problemi ad essere incardinati. Le Diocesi sono piene di Sacerdoti non solo con tendenze omosessuali ma che praticano la omosessualità. Per quello i Vescovi devono avere il coraggio di allontanarli dalla Diocesi: per loro, per le Comunità loro affidata e soprattutto per i giovani e giovanissimi.

  • adriana ha detto:

    la mentalità clericale del cavolo,tranquillo!,si è estesa nel campo dell’istruzione laica per cui “todos caballeros”diplomati o laureati inscientes e incompetenti. Oso un “volo pindarico”:in parallelo all’amore pederastico tra preti e/o laici verrà ipervalutato l’utero in affitto e variazioni sul tema mentre le unioni etero e le relative nascite verranno gettate tra i robivecchi cioè tra le pratiche in uso tra popolazioni primitive :senza smartphone,facebook,ovuli nell’azotoe.soprattuto senza registratori.La cosa triste è che dal comportamento,ancora censurabile ,di numerosi religiosi si evinca che la dottrina è sbagliata sia teologicamente sia eticamente.Che,insomma,ci hanno raccontato solo balle per 2000 anni

  • gregorio ha detto:

    Va bene, ma l’inganno verso gli altri e Dio non mi sembra di gravità minore. Cosa credono di sentirsi con questo nome altisonante: Legionari. Sono anime false ed incostanti e tengono famiglia, ma non vogliono lavorare con un lavoro davvero duro, vogliono fare i legionari, m non di quelli veri che combattono una qualsiasi battaglia, di quelli che dicono armatevi e partite.. Come tanti teologi blogger e da comnento

  • adriana ha detto:

    Io desidererei che qualcuno mi offrisse i dati delle vocazioni prima e negli anni successivi al C.V.2 perchè da amici “intellettuali” mi è stato ripetuto che esso si fece per rimediare all’irresistibile calo di vocazioni e di utenza.Ora leggo che il Vaticano soffre di un calo di vocazioni e di utenza da post Concilio.Ho cercato invano su internet.Vi si scrive con toni enfatici dell’accorrer delle folle per Bergoglio.E stop.Grazie per gli eventuali chiarimenti.

    • EquesFidus ha detto:

      C’è questo che riguarda la Chiesa cattolica in Olanda, https://www.ecclesiadei.nl/rkstat/analysis.html. Come commenta l’articolo, se leggiamo i grafici ci sono 7 importanti fatti che emergono dall’analisi dei dati, e che qui riprendo e traduco:
      1) In generale, a partire dagli anni ’50 c’è un decremento nel numero di ordinazioni, con una drammatica riduzione negli anni ’60.
      2) A partire dal 1960 c’è un costante decremento alla frequentazione della Santa Messa, con una leggera ulteriore flessione (guarda caso) a fine anni ’60; questo, nonostante un costante, leggero aumento nel numero dei battezzati fin dal 1860, il quale però segue l’andamento della popolazione olandese (e, dalla fine degli anni ’60, nemmeno quello, stabilizzandosi e subendo poi una leggera flessione a partire dagli anni ’90).
      3) Quindi, il numero relativo dei battezzati cattolici sulla popolazione olandese totale è sensibilmente diminuito, e proprio a partire dal 1960.
      4) Tra il 1964 e il 1977 un gran numero di sacerdoti hanno abbandonato la propria vocazione, con un massimo nel 1969 (quando venne promulgata, guarda caso, la FO).
      5) Il numero relativo di matrimoni cattolici è diminuito dal 1970, passando dal 40 al 15% di tutti i matrimoni in Olanda.
      6) Il decremento nel numero generale di Battesimi e Comunioni rispetto al totale delle nascite continua imperterrito dagli anni ’50 almeno fino al 2000.
      7) Le uniche due cose positive è che c’è un leggero aumento nel trend delle nascite in famiglie cattoliche e nel numero di ordinazioni rapportato alla frequentazione della Santa Messa da dopo il 1990.
      Conclusione: il Concilio Vaticano II fu effettivamente convocato anche per cercare di mettere un argine nel decremento di frequentazione della Santa Messa e dei Sacramenti, tuttavia non ha dato i risultati sperati e, anzi, a partire dalla promulgazione del NO nel 1969 c’è stato una accelerazione nel declino della Chiesa olandese. Se poi andiamo a vedere in generale (https://i2.wp.com/joao.machado-family.com/wp-content/uploads/2014/01/Priests_graph.png), c’è stato un leggero aumento del numero di sacerdoti tra il 1965 e il 1975 (ma a ben vedere si tratta solo di 277 unità in più su un totale di quasi 60000), per poi subire un costante declino a partire dal 1985; questo si può spiegare col fatto che i “vecchi” sacerdoti, cioè ordinati ben prima del Concilio Vaticano II (ed anche degli anni ’50) ed ancora vivi negli anni ’70, siano poi gradualmente morti e non rimpiazzati da un congruo numero di vocazioni. Questi sono dati; poi si può discutere su tutto, ma i numeri non mentono.

  • Iginio ha detto:

    Da un lato c’è da dire che gli ambienti esclusivamente maschili non sono mai un granché, anche quando vi si ciancia di conquiste femminili (pensiamo alle caserme per esempio). A meno che non siano cenacoli sotto la guida di un san Benedetto. Anche Nostro Signore aveva donne al seguito, dunque non disprezzava le donne, anche se i loro compiti non erano quelli degli apostoli.
    Detto questo, sicuramente le sparate sessuali dagli anni Sessanta in poi hanno fatto il loro effetto: dapprima liberalizzando le relazioni tra pretonzoli o seminaristi e donne, poi quelle omosessuali. Tutto si può giustificare, con un uso perverso della ragione che parte dal “bisogna capire”.
    Aggiungiamoci infine la solita mentalità clericale del cavolo, quella del “facciamo vedere ai superiori che abbiamo tanti parrocchiani, tanti cresimati, tanti comunicati, tanti ragazzi al catechismo, tanti seminaristi, tanti preti ecc. ecc.” e il risultato è un tutti dentro e tana libera tutti, ossia la mediocrità al potere, coi risultati che si vedono anche in Vaticano ai vertici.

    • Andrea P. ha detto:

      Se si intende una mediocrità principalmente spirituale e, di riflesso, mirake, son d’accordo con ke considerazioni di Iginio.

      • Andrea P. ha detto:

        Morale (non mirake)..
        Scrivere su pseudo-tasti grandi come chicchi di riso è uno strazio mio reso anche a chi vokesse leggere: me ne scuso.

    • Diego B. ha detto:

      Secondo me dipende dagli ambienti. Ho frequentato una scuola maschile (900 ragazzi e 20-30 ragazze concentrate in due sezioni) e casi di palese omosessualità non se ne sono mai visti e per quanto riguarda la mia classe nemmeno manifestati nemmeno a distanza di 20 anni. Al contrario istituti ad alta frequenza femminile vedevano la presenza di un alta percentuale di ragazzi quantomeno dagli atteggiamenti dubbi.
      Io ritengo che se l’ambiente è sano certe perversioni non trovano spazio mentre se vi sono atteggiamenti di liceità per non dire altro si prepara il terreno per l immoralità.
      Se ne deduce che se un seminario è una succursale dell’Arci gay allora chi gestisce la struttura non solo non vigila ma addirittura favorisce se non esplicitamente almeno implicitamente mediante le proprie omissioni.
      Non credo che un seminario dove vige un sano volere di servire Cristo possa diventare un covo di sodomiti. Secondo me manca la Fede ed allora il male morale genera quello materiale.

      • Andrea P. ha detto:

        “Secondo me manca la Fede ed allora il male morale genera quello materiale.”

        Lo penso anch’io, Diego B.

  • Paolo Pagliaro ha detto:

    Stamo messi bene, se queste sono le notizie che ci mettono allegria.
    Ci sono libri (mi viene in mente “The faithful departed”) che raccontano come, negli USA del post-concilio, in molti seminari e conventi fosse diventato impossibile sottrarsi all’invasione di pratiche e teorie omoerotiche, piscologizzanti o di attivismo radicale: i seminaristi ortodossi venivano derisi, vessati e infine allontanati. I vescovi erano soprattutto interesati all’accettabilità sociale e all’immagine pubblica (il caso descritto nel libro citato). Da dove si pensa che derivino gli abusi sui minori, rampanti, di quegli anni. Guarda caso però i vescovi perseguiti dalla stampa non sono stati quelli complici degli abusi (Weakland, per esempio) ma quelli ortodossi, come accade al cardinal Pell in questi giorni. Intanto il cardinal Danneels in Belgio non lo distrurba nessuno: come mai?! Mi sembra abbastanza chiaro, no?
    Anche l’indagine che aveva promosso BXVI sugli ordini religiosi negli USA – destando speranza di riordinamento dopo decenni di dissenso organizzato nelle università (gesuitiche) e in molti conventi – è stata dissolta in un bel nulla di fatto appena eletto Bergoglio. Ricordate?

  • Isabella ha detto:

    Attenzione: messaggio politicamente scorrettissimo.
    Non so ovviamente quanti siano e se ormai i preti (più o meno segretamente) gay rappresentino la maggioranza. So però (e di questo ne sono assolutamente certa) che i preti più misogini sono omosessuali.
    Perché la maggioranza degli omosessuali maschi, anche se non lo ammetterà mai, odia le donne, per varie ragioni, una delle quali è che sono delle “concorrenti” verso gli stessi soggetti dei loro desideri. Basterebbe conoscere un po’ più approfonditamente qualche associazione LGBQ (magari mi dimentico qualche lettera) per osservare come appaiano uniti all’esterno (e nemmeno poi troppo, in certi casi) per portare avanti i propri progetti, salvo poi scoprire che fra gay e lesbiche esiste un’acrimonia che al confronto juventini e interisti che discutono di Calciopoli sembrano i Ringo Boys.

    E aggiungo che a questa continua erosione della dimensione mariana della Chiesa e il voler ridimensionare la figura di Maria non è estraneo questo settore del clero. Perché non può sopportare che proprio una Donna sia elevata ai livelli di devozione che Le sono sempre stati (giustamente) tributati e sia definita e considerata la “Creatura più perfetta di Dio”.

    • Iginio ha detto:

      Beh, che gli omosessuali maschi siano a favore del cosiddetto utero in affitto per farsi dare poi i neonati spacciandoli come figli, mi è sempre sembrato spiegabile unicamente come una forma elevata di disprezzo nei confronti delle donne. Non capisco davvero come possano esserci donne che li giustifichino (forse credono di applicare la cosa anche alle donne omosessuali per analogia, ma francamente il paragone è debole).

  • Enza ha detto:

    Solo poche parole. Gesù disse: Io sono la via, la verità e la vita……
    Cosa fare? Semplice. Quando si è trovato un sacerdote che ci dà fiducia perchè retto e con tanta fede – lo si vede da come celebra la Messa – seguiamolo. Andiamo ai Sacramenti finchè ci sono, e preghiamo, preghiamo, preghiamo Maria e affidiamo la nostra vita e quella dei nostri figli a Gesù nella Messa. Consacriamo le nostre famiglie al Cuore immacolato di Maria ogni giorno. Se noi siamo legati alla Parola di Dio possiamo, poco alla volta, istruire i nostri giovani in famiglia. D’altronde la Madonna è un po’ che lo dice: la Chiesa sarà in mano ai laici per lungo tempo. Allora forza!

  • Testimone82 ha detto:

    Già il mio ex direttore spirituale qualche anno fa (2009/2010 circa) mi parlava della presenza di preti gay in Vaticano; mi raccontava che c’erano posti particolari dove si “incontravano” ed era una cosa risaputa tra il clero di Roma. All’epoca pensavo che erano sue esagerazioni, avevo un’idea della chiesa molto pura e indefettibile. Oggi invece, dopo che ne ho sentite di tutti i colori, comprendo bene quello che mi diceva….

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Gli scandali sessuali sono una tradizione nei legionari di Cristo, il loro fondatore era un maniaco sessuale con grandi appoggi in Vaticano, personaggi ancora in auge L’opera di pulizia è stata compiuta grazie all’impegno quasi solitario di Ratzinger:
    http://www.uccronline.it/2012/03/23/il-dossier-sul-caso-marciel-degollado/#benedettoxvi
    A proposito di ordini religiosi, io vorrei sapere se ci sono informazioni certe sulle presunte gravi responsabilità del fondatore dei francescani dell’immacolata. Se questo ordine è stato soppresso da Bergoglio, come mai non vengono soppressi anche gli altri ordini che recano scandalo? un abate di Montecassino ha speso centinaia di migliaia di euro in orge:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/26/montecassino-lex-abate-pietro-vittorelli-rinviato-a-giudizio-prelevo-500mila-euro-dai-conti-della-diocesi-per-scopi-personali/3688775/
    I francescani minori a loro volta hanno perso milioni in speculazioni:
    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/mistero-dei-20-milioni-euro-ombre-su-tesoro-dei-francescani-1449254.html
    I gesuiti sono in piena eresia…
    L’ordine di Malta è caduto nella polvere per mano di Bergoglio, e anche lì salta fuori che ci sono in ballo non solo i preservativi, ma anche milioni di euro.
    Perché il Vaticano di Bergoglio ha soppresso solo i francescani dell’immacolata e non tutti gli ordini religiosi coinvolti in scandali finanziari, morali e dottrinali (gesuiti, benedettini, francescani…)
    Bergoglio parla di misericordia, ma la applica solo ai suoi amici.
    Non è credibile. Non è serio.
    E due giorni fa, il papa è di nuovo sbroccato, nadndo su tutte le furie con i rigidi (cioè chi non vede in lui il profeta e il messia) che non capiscono la misericordia ;
    http://www.lastampa.it/2017/10/10/vaticaninsider/ita/vaticano/i-rigidi-non-sanno-allargare-il-cuore-come-dio-CFopj3fZ7er3VDTPZR7SgO/pagina.html
    Strano che un personaggio piuttosto vendicativo e autoritario come Bergoglio, che nella gestione della chiesa mortifica sistematicamente e rigidamente chi non è della sua fazione, se la prenda con i “rigidi” e parli di misericordia. Il primo dei rigidi è lui. Rigidamente ingiusto con i deboli e con chi dice che il re è nudo, e misericordioso con i potenti, gli amici e i servitori.

    • Iginio ha detto:

      I francescani dell’Immacolata non sono stati soppressi. Esistono ancora. Certo, finché danno spazio a gente che glorifica Putin e dice che l’unità d’Italia è massonica, fanno del male a loro stessi. Farebbero meglio a concentrarsi su cose più serie e spirituali.

      • Andrea P. ha detto:

        Perché, l’Unità d’Italia non è massonica? Non erano forse massoni Mazzini (Giovine Italia prima, Giovine Europa poi e quella, di oggi, la UE, sembra proprio improntata ad una visione massonica del mondo, dell’uomo, è l’umanesimo di matrice massonica che riconosce, anche nel non riconoscere le proprie radici e matrici cristiane come fondative e cistitutive il progetto) o Garibaldi?
        È forse estranea al Risorgimento italiano, la massoneria inglese?

        E dunque è già ufficialmente riabilitata la massoneria, in Vaticano come lo è già Lutero ed il comunismo?

        E non è forse vero che contrariamente all’America clintoniana (anticattolica) ed obamiana (ineditamente più filo-islamica di sempre, ma lo era anche Bush) ed è un filo-islamismo inedito anche nella Chiesa con Bergoglio (per quanto, anche Giovanni Paolo II si macchiò di un marchiano errore madornale ai limiti del blasfemo baciando il corano, in cuor mio sperando che si debba alla già ridotta lucidità dello stesso e già manipolato come un burattino, sorte che, forse, Benedetto XVI ha voluto risparmiare a se stesso ma anche ai fedeli), Putin ha dovuto ripensare e, per molti versi rifondare una Russia post-comunista disintegrata, allo sbando anche identitario ed altrimenti destinata alla sorte della UE w degki USA (islamizzazione fuori controllo ed anzi, promossa, lobbies gay che dettano le condizioni ed impongono ogni indecenza educativa cobforme alla liro ideologua deforme anche ai bambini, gay pride che ostentano arrogante spettacolo indegno ma, grazie Cielo, Putin investe sulla ricostruzione e oromoziobe dell’identità cristiana, pre-comunista e le provocazioni di degenerati froci e checche anche italiche, non sono permesse in Russia a scorno pure dei massoni che ben le vorrebbero riuscite, invece, essendo anti-cristiane per natura e missione, come infatti hanno loro promozione negli USA e nella UE: anche in questo potendo leggere una contrapposizione progettuale.
        Putin si esposto in lrima persona per promuovere le radici cristiane russe, ovvero precomuniste, ergo potendo dirsi progetto conservatore (di quel che resta del cristianesimo in Russia nonostante sia stata gravata dal cancro del comunismo e dalla metastasi di mussulmani che prolificano come un’infestazione batterica micidiale) ed al contempo restauratore dove noi offriamo il modello della decadenza e della schizofrenica degenerazione con vocazioni masochiste e suicide di civiltà: in Russia, non danno i bambini in adozione a froci e checche come il lord(o) Elthon John e non trova trippa per gatti il cattocomunista N. Vendola perché, forse, c’è un Putin che pone freno alla demenza e perversione di massa che semina il progressismo.

        So poco dei Francescani dell’Immacolata e, confesso, non mi convincono neppure troppo, ma non possono essere colpe gravi le simpatie putiniane (quelle Bergogliane sono davvero indecenti: tra ke altre imbarazzanti o inquietanti, pure la Bonino stragista a suon di aborti mai pentita, anzi
        ORGOGLIOSAMENTE rivendicando il passato da militante assassina seriale istigatrice di morte, come si fa a minimizzare questo dato agghiacciante?) O riconoscere vero riguardo all’Italia Unitaria il cui contributo massonico è innegabile non meno del successo progettuale con gli USA (a partire dal gran massone George Washington, celebratissima sorta di messia massonico, il novero dei presidenti noti come massoni, non può essere ridotto a dato marginale senza diventare ridicoli) e ben dovremmo sapere che la UE attuale è un organismo (economico, politico, socioculturale) funzionale agli interessi USA (come lo è sul piano diplomatico e militare la NATO della quale, l’attuale UE, è il complemento ed implemento) e dunque:
        quale che sia la colpa dei Francescani dell’Immacolata, sarà altra che la simpatia putiniana (per me cristianamente più apprezzabile di una clintoniana od obamiana fortemente impegnati nella totale demolizione e sostituzione umanamente degradante dei valori che, fino a tempo fa, avremmo detto apertamente e fermamente cattolici non negoziabili (aborto, matrimoni e adozioni gay, ideologia gender con indottrinamento semore più precoce, eutanasia ..) o l’onestà intellettuale (dunque virtuosa) col riconoscimento del ruolo massonico nell’Unità d’Italia (forse da qui potendo datare un concreto e pianificato sviluppo graduale di decristianizzazione ed almeno decattolicizzazione in Italia).

        Se è vero che si son fatti del male da soli non possono essere queste due le ragioni autentiche e credibili per dirlo.

  • Andrea P. ha detto:

    Giov: senza intervento divino, il Maligno sempre prevarrebbe. E ciò è vero da prima del Concilio II: difatti, se non ci fosse stato qualcosa, già prima, a farlo percepire come urgente, non procrastinabile priorità.

    Purtroppo, ottenendo che fosse e sia a detrimento della Chiesa stessa, poiché dove questa tradisce la sua missione, la ragione stessa di esistenza che altro potrebbe essere?

    Missione autentica per cui la Chiesa è necessaria alla Salvezza di anime (e corpi: resurrezione non è un dettaglio enfatizzato di una narrazione o riconducibile ad esigenze storiche regionali), e conversione (annunciate, moltiplicatevi, Simone diventa Pietro per farsi da pescatore di pesci il pescatore di anime a Cristo oppure tanto varrebbe restasse anonimo pescatore di pesci come altri oppure che fondi una Ong, un ospedale da campo, un comizio permanente, un sindacato internazionale che però, non è necessario alla Salvezza) e perde puntualmente la sua forza, indebolisce e confonde il suo dono, il suo speciale carisma.

    Un dono speciale che è il legame tra il sovrannaturale e quello naturale, senza il quale ed ovvero sol proiettandosi in orizzontale e sul piano orizzontale, inevitabilmente devia a distrazione sempre più estesa e greve di quelle autentiche priorità per cui la Chiesa può esistere e resistere alle forze preternaturali (Lucifero e sue numerisissime schiere): senza il legame e la comunione santa di scopo, di intenti, di forze, ben saldo e forte con il sovrannaturale, ovvero Dio, il Creatore, non c’è modo che niente possa vincere le forze del Maligno.
    Neppure le sole forze preternaturali proprie degli Angeli più potenti potrebbero vincere Lucifero e le sue numerose file; se non con intervento e disposizione divina (è per rendere il concetto: senza intervento di Dio non ci sarebbero neppure Angeli, né sarebbero comunque ordinati in missione anche nostro ausilio).

    Ma, direi certo all’Abate Faria: la fin troppo cospicua presenza di omosessuali incontinenti, con incontinenti pulsioni di pederasta o pedofilo, sono cronologicamente a monte del Concilio.
    Lo raccontano i miasmi della sporcizia sepolta nell’omertà e nella menzogna affinché proliferasse indisturbata o quasi in seminari, in collegi, in parrocchie che hanno una documentazione tardiva ma si riferiscono agli anni ’50. Il che non significa che prima andasse tutto a meraviglia e, certamente, il Concilio ed il sessantottismo intrinsecamente e osmoticamente correlato poi, hanno come spalancato botole e spelonche aperte e comunicanti direttamente con l’abisso della perversione e l’inferno anche dentro seminari, collegi, parrocchie e dentro e fuori il Vaticano.

    Se mio padre fosse vivo, potrebbe testimoniarvi con estrema sofferenza il trauma di esser stato con altri ragazzini poco più che bambini, a studiare in un collegio gestito da preti mostruosi dall’apparenza umana, umanoidi nell’aspetto ma marci dentro: per tutta la vita ha portato un trauma ed una sofferenza terribile a causa di questi mostri imouniti con l’abito da preti che erano fin troppo attivi nell’esercizio omosessuale di pedofili e pederasta, facendo di questi ragazzini su cui era ancora innocenza, le loro vittime perché nella loro perversione è proprio di questo che si eccitano e nutrono la loro anima marcia: violare e cirrompere l’innocenza, sono come predatori di innocenza e poco, se non nulka, può esser più opposto ed avverso a Dio.

    E mio padre era tra i fortunati scampati perché preso sotto l’ala protettrice di un anziano prete del collegio, che ebbe tenetezza di lui senza avere pulsioni contro Dio (non era un Don Milani) e però incapace di denunciare ed opporsi ad sistema organizzato e collaudato di perversione empia ed infernale.
    Mio padre nacque nel 1940 ed è facile fare i conti: il marcio era ben incistato orima del Concilio e forse, ingannando ingenui in buona fede a prestarsi alle richieste conciliari, è proprio per questo che si è voluto far sentire urgente e necessario il Concilio II.

    • Diego B. ha detto:

      E questo tuo commento ci riconduce a quello che dobbiamo davvero fare, pregare con vera compassione, per tutti coloro che hanno subito e stanno subendo abusi, e non solo da parte di preti ma anche in famiglia da parte di familiari.
      Qualcosa che distrugge una vita, che porta alla follia un innocente e che ci fa ben intuire la mostruosità del male che conosce abissi così profondi che è meglio non sapere nemmeno dove si trovino i loro bordi…

      • Andrea P. ha detto:

        Il discorso da fare sarebbe molto più complesso e profondo (e non hai torto ad avere il dubbio che, forse, in certi casi, è meglio NON sapere fino a quale profondità nell’abisso .. il conflitto interiore tra attrazione e repulsione verso la fede, generato da tanto abominio, infine è stato sanato pochi anni orima della morte improvvisa dalla preghiera e dalla grazia che si è servita, come strumenti, anche di mia madre, di fede semplice ma salda e genuina e di me, precocemente attratto da Gesù e dall’esempio di San Francesco d’Assisi e, pur in tempesta, talvolta confuso come capita a chi si ritrova come insegnante di religione, alle medie inferiori, un frate francescano violento, sia perché manesco, sia perché facile alla bestemmia e finalmente e purtroppo solo allontanato dalla parrocchia sol perché mariti inferociti del paese minacciavano di linciarlo con gran scandalo per le incontrollabili pulsioni adulterine del frate..e per dirla in sintonia col post, per fortuna almeno non pulsioni contro natura quali sono quelle degli invertiti).
        Dubito fortemente che il frate fosse credente e non per via della sua eccessiva debolezza della carne poichè son quasi certo che eccedesse anche nell’uso smodato di bevande alcoliche a cui forse sono imputabili scatti violenti) ma perché
        bestemmiatore (e se, in vino veritas..).
        Ora: niente di comparabile dal terrore traumatico imoisto dai preti a mio padre ed in modo peggiore anche ad altri ragazzini come lui ma, anche in questo caso, fede messa a dura prova la mia e figurarsi quella di altri in classe che, infatti, non mi risultano credenti o pochi lo sono ma per modo di dire (non praticanti).
        Il frate avrà avuto 40 anni circa, io 10, sono nato nel 1968: è ragionevole pensare che il frate bestemmiatore non sia il frutto di selezioni post conciliari a pieno regime, ma ancora più o meno, impostate sul preconciliare sistema.
        Il marcio poi dilagato è a monte.
        E da prima sarà iniziato il processo di svuotamento chiese (decristianizzazione in senso più ampio).

        Ma per quel che vale la mia piccola esperienza con l’aggiunto vissuto tormentato di mio padre che, sia lodato Gesù Cristo, è morto raccomandando l’anima a Dio, confessandosi più volte, facendo comunione, ricevendo estrema unzione e perdonato certamente da me e mua madre perché infinite volte il disprezzo per i credenti cattolici come frutto di quel terribile terrorismo ed abominio subito da bambino nel collegio gestito dai preti, quante volte si è tradotto in disprezzo anche feroce e cieco per mia madre e me, proprio perché “colpevoli” di avere ancora fede come quei lreti aguzzini e decaduti come i demoni, resi simili a mostri dell’abominio.

        Poi c’è ancora l’esperienza di mia madre, lei a studiare in collegio di suore: la meschinità, l’ipocrisia, la miseria umana e spirituale di queste suore non è raccapricciante come quella dei preti (non sono note a mia madre pulsioni pedofili di queste) ma la crudeltà ed il sadismo nei confronti delle bambine di classe socioeconomico più povero, è i giustificabile per qualsiasi cristiano che voglia dirsi alneno decentemente tale.
        Per motivi anagrafici ovvi (mia madre è del 1940) non era il concilio vaticano II il problema (e credo si pissa dire che la liturgia fosse in vetus ordo: non è, di per sé garanzia sufficiente del bene, che aktro pitrei ragionevolmente dire?). Ed io stesso ho sperimentato il sadismo folle, il comportamento cinico e la surreale aridità spirituale delle suore quando ero all’asilo da loro gestito, conservando a lungo fobie post-traumatiche a causa delle loro torture psicologiche davvero crudeli e perverso solo averle congegnate (ripeto: ero all’asilo!!!!).

        Ma anche in ragione di queste dure prove (ma certo po a cosa ed anzi nulla di paragonabile a quelle subite dai martiri e dai santi, anche le moltitudini di santi anonimi, non solo quelli canonizzati) mi permetto di dire che dobbiamo includere nelle nostre preghiere sì per tutti coloro che hanno subito e stanno subendo gravi e gravissimi abusi da chiunque possano riceverli ma, in modi particolare per coloro che li subiscono da preti e frati e suore e ciò per una ragione che dovrebbe risultare ovvia: il male che seminano, la corruzione che diffondono, a causa di ciò che essi rappresentano, sono milke volte più gravi e potenti e più di quanto potrebbe mai fare un laico possono allontanare da Dio, indurre alla disperazione, alla distruzione spirituale (e non solo) delle proprie prede.
        Perché dobbiamo riconoscerli come predatori anche se, a loro volta, furono vittime di abusi, predatori restando (se l’essere stati a loro volta corrotti o vittime che dir si voglia si può considerare attenuante, questo non toglie nulla alla realtà in cui restano predatori).

        Dunque pregare soprattutto e oer ovvi motivi per vittime di abuso di preti, frati e suore e pregare perché non smarriscano la fede, perché non tropoo debva confondersi ed affinché ne trovino se non k’avessero avuta prima.
        Perché la fede e solo la fede (con la Grazia per cui chiedere in preghiera) potrà sanare le ferite anche più orrende e sommerse nei recessi più profondi e nascosti dell’abisso in loro: non una psicanalista e peggio che mai, atea o non cristiana (colpevolissimo l’esempio che il papa bergoglione ha divulgato: degno di un cattivo maestro non santamente ispirato!).

        La fede, la comunione con Gesù, la Grazia concessa necessaria: questo dovremmo impetrare per le vittime di abuso e soprattutto compiuti con maggior efferatezza dove compiuto da coloro che più dei laici dovrebbero essere esempio morale, guida spirituale, testimonianza viva per educare, seminare la vera fede, per promuoverla nel mondo.

        La fede in Gesù è la via che sana tutto, anche vincendo la morte e cosa stanno pregando i cristiani quando pregano per queste vittime?
        Cosa stanno chiedendo per loro?
        Quello che potrebbe chiedere anche uno psicanalusta ateo?

        La fede! La Grazia. Dio basta!
        O Dio o niente!
        E saranno soprattutto le preghiere dei laici e dei più semplici a cui Dio più si compiace di rivelar vera conoscenza che, ancora una volta, saranno strumento primo di Dio per la salvezza della Chiesa.
        Non i preti, i frati, ma soprattutto non coloro che si credono sapienti e con insopportabile saccenza, cadono numerosi, come mosche abbattute dal gelo che, oer costoro, di artiganza e soicchua a stento celata e male, è il cinismo gelido della loro superbia, vanità.

        La Fede, la Grazia, i laici con le loro preghiere, soprattutto.
        Se mio padre è morto in Grazia di Dio è stata per Grazia ricevuta gratuitamente ma credo che non siano state inascoltate le preghiere di laici come son io e come è mia madre.
        Auguriamoci (pregando tanto) che ci sia Grazia per coloro che hanno subito di peggio dai preti: un miracolo se, questi, non si allontanano da Dio e peggio, siano tentati di rinnegarlo o disprezzarlo, ecco cosa si rende necessario ogni volta che un prete e non un laico, abusa dell’innocenza e della buoba fede delle loro sventurate vittime.

        Questo dovevano chiedere ai laici i preti e vescovi e papi non ciechi e sordi (così fino a Giovanni Paolo II compreso la cui santità, per me, è esattanente emblematico del cedimento di Chiesa ad istanza del mondano) invece di nascondere, censurare, negare e limitarsi a trasferire predatori: appellarsi ai laici e, tutti assieme, come unico corpo, vera Chiesa, pregare perché la fede delle vittime fosse forte o nascesse.

        Se fosse stato fatto, le Chiese non si sarebbero svuotate progressivamente nella misura che si vede da decennu e decenni, le vocazioni sarebbero state più feconde di genuinità e purezza, di qualità se non di quantità.

        Un po’ di sano anticlericalismo sarà ira a beneficio di una Chiesa voluta in rovina principalmente dal clero, corrotto e degenerato già lrima del Concilio V. II che, presumibilnente, ragiobando a posteriori, altro non è che il frutto del marcio pregresso: un declino spirituale ingiustificabile se (a ragione) si voglia considerare la Chiesa un dono di Dio (ecco, guardate che ne è stato fatto, dal ckero lrima di tutto : ingiustificabile onta che grida vendetta al cospetto di Dio!).

  • Diego B. ha detto:

    Io invece penso sempre, e l’ho scritto in un altro topic, che invece il Signore se li sta chiamando in casa per tenerli meglio sotto controllo.
    E poi c’è anche l’indubbio vantaggio che costoro non sposandosi non rischiano di avere delle famiglie dove sarebbe quasi ovvia la presenza di ipocrisia, matrimonio invalido, figli infelici se non addirittura molestati. Insomma, forse è davvero il male minore.
    Chiaramente bisogna stare attenti a non lasciare mai i bambini soli con i preti e a non fargli frequentare alcune attività parrocchiali da ragazzi.
    Ma anche a questo il Signore forse porrà rimedio a breve. Con una bella ed eretica messa ecumenica impedirà che le sane famiglie cattoliche frequentino le parrocchie…
    D’altronde la Chiesa è di Cristo e noi abbiamo una visione troppo limitata per comprendere il Suo operato. Sempre infallibile anche se mai messo per iscritto alla presenza di un notaio o davanti alle telecamere.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    La Chiesa ha avuto Papi, Cardinali, Vescovi e Clero peccatori nella carne, ma fedeli al Dogma e alla Tradizione. Un Clero così è preferibile ad un Clero casto, ma eretico. Oggi abbiamo ciò che abbiamo seminato ieri. L’intervento divino avviene se lo chiedi e lo meriti.

    • Andrea P. ha detto:

      Giorgio Rapanelli, il suo assunto potrei anche condividerlo.
      Ma quando penso ai preti pedofili e pure ai loro omertosi complici, le dirò che ho forte dubbio che si possa considerare ragionevole.
      Voglio dire: la pedofilia è anche infedeltà alla dottrina, ai dogmi ed alla Tradizione (ed assai probabile che la vittima perda o confonda ed indebolisca molto la fede).
      E nefasta come la peggiore eresia.
      Quanto ha danneggiato la credibilità della Chiesa?
      Quanto ha contribuito a svuotare chiese e scristianizzare la pedofilia seminata, coltivata e protetta, nascosta con infamia somma aggiunta?
      In modo incalcolabile: i peggiori eretici, i peggiori nemici della Chiesa, con il massimo impegno, non avrebbero mai potuto svuotare di fede interi continenti come il nostro, svuotare chiese ed operare a favore delle eresie: la pedofilia nelka Chiesa è soorcizia tale e talmente empia, immonda, che ha agito come la peggiore delle eresie incistata nel clero.

      Il pedofilo, se sacerdote che si mostra fedele al dogma od alla Tradizione, per ovvi motivi danneggerà innanzitutto, subito dopo le vittime e ka propria anima, proprio il dogma e la Tradizione.

      E, fedele o meno alla dottrina, al dogma, alla Tradizione, ha tanto greve il suo peccato che la questione dell’eresia passa in secondo piano ed in primo dovrebbe restare, a lui lresente e presente agli altri, che si legasse una macina al collo e si gettasse nel profondo.

      Non è proprio declassabile ed equiparabile a qualsiasi altro peccato della carne (che non concerne unicamente quelli a sfondo sessuale, oltretutto).

      E ciò è ancora più vero se si considera il caso di un prete, di un vescovo, di un cardinale, di un papa:
      tanto sarebbe più aggravante che dovremmo dire, per loro (e loro stessi per primi dovrebbero dirselo): “non ci sono abbastanza macine che possano mettersi al collo!”.

      Solo questo dovremmo urlare all’unisono e magari fisse stato fatto davvero per tempo, almeno dagli anni ’50 e ’60 se non prima: se un sacerdote, quale che sia il suo grado altro (fino a papa) commette atti di pedofilia, SIA ANATEMA!

      E nell’ipotesi di manifesta oedofilia d’un papa, si considera come eretico, apistata, decade, non è il Papa.
      Che poi vada a curarsi è sirto vigile e lunga sorveglianza (e meglio se castrato chimicamente o in altro modo, come segno di genuina collaborazione ed autentico pentimento e sincera penitenza) è il minimo decente.

  • Filippo Barboglio ha detto:

    Sarò sincero. Appena nei giorni scorsi ho letto la notizia, ho pensato la stessa cosa dell’abate Faria e del collega di Tosatti. 😂😂😂

  • Lo spettro di QC ha detto:

    “cosa c’è di meglio per un gay ateo che farsi prete? Lavoro assicurato, sesso a gogo, frequentazioni con giovani virgulti, possibilità ampie di carriera in istituzione prestigiosissima… l’unica noia è dire Messa: ma si sa, anche il lavoro più figo ha le sue noie”

    Beh Giov, se sostituisci “giovani virgulti” “con “giovani pulzelle” (e anche “meno giovani dame”), questa prospettiva può far gola anche a un etero (esclusa la fase del seminario, ovviamente).

    • Andrea P. ha detto:

      Intanto, Lo soettro di QC, “esclusa la fase del seminario” non è affatto cosa di poco conto, anzi.
      Per definizione, il seminario e la fase della semina ed il Vangelo ci ricorda quanto faccia la differenza il buon seminato nel luogo idoneo.

      A quali omosessuali, seppur continenti a viver castamente, Dio avrebbe concesso carismi? Quali suoi campioni? Profeti, santi?
      Concubine forse, ma non concubini o sposi dello stesso genere che, se praticanti sesso contro natura, destinati al disprezzo di Dio riservato agli abitanti di Sodoma ma anche non praticanti, quali indizi nella Bibbia inducono a pensare che sia saggio averli in seminario?

      Meglio imperfetti, deformi nel corpo, orbi di un occhio o due, sordi o quasi, zoppi e sciancati, mutilati e con la gobba (e non li vogliono in seminario) che omosessuali.

      Si pecca in pensieri, parole, opere ed omissioni.
      Già bastano i pensieri!
      “Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più

      e di fuggire le occasioni prossime di peccato.”
      Fuggire le occasioni prossime di peccato (anche i pensieri!).
      E poi gli omosessuali in seminario?
      Si omette di esser seri ed anche il senso del ridicolo.

      L’equiparazione dell’abominio contronatura al pur grave adulterio (ma pur secondo natura) è un diagraziato cedimento al sessantottismo, al relativismo ed all’indifferentusmo più scellerato e degenere.

      Non si può cristianamente azzerare o ridurre il riconoscimento della dignità della persona umana fosse pure incline all’inversione sessuale ma questa deve esser tutelata e salva non in quanto invertito, ma in quanto persona umana. E certamente si dovrà valutare più grave il peccato di un omosessuale che non si contiene dell’adultera (salvata da Gesù con contrizione di lei, assolta con raccomandazione di non peccare mai più), dove non abbiamo istruzione nuiva di Gesù rispetto al caso Sodoma.
      E tanto più grave è quel peccato pissibike (abominio) tanto più seriamente si dovrà considerare la tentazione: omosessuali in seminario? Suvvia, serio non è. Meglio storpi e deformi nel corpo (in seminario non dovrebbero, sol in quanto tali, fuggire prossime occasioni di peccato.

      Inoltre resta un dato che risulta tanto più vero tra preti che tra suore: la pedofilia vede i primi tristissimi protagonisti assoluti rispetto alle seconde. Ed ancora un dato non marginale: prevalgono i tristi individui ordinati che, alle pulsioni contronatura di pedofili congiungono quelle contronatura di invertiti.
      Probabilmente sussiste una relazione con elementi in comune tra omosessuali maschi e pedofili.

      E non mi riesce neppure difficile tentare una ragionevole e mi oar evidente speculazione di logica associativa: pulsioni ed inclinazioni entrambe contronatura che corrispondono ad una personalità sessuale immatura, incompiuta e deviata da questa incompletezza di maturazione nel naturale processo evolutivo della persona/personalità sessuale il cui risultato è, se completo e giunto a maturazione, non interrotto i deviato, l’avere come meta sessuale un soggetto adulto e sessualmente maturo dell’altro sesso (non potendo essere dunque una meta dello stesso sesso o non adulta).

      Ecco il comune denominatore: un’immaturità, purtroppo non innocente. Nel senso che, invece, nuoce.

      L’omosessualità è reversibile o curabile (cercando di riannodare il filo spezzato o dipanando l’interrotto di quel processo evolutivo che porta ad avere, in un soggetto normale ed adulto, meta sessuale naturale (che per natura è indicata nel genere sessuale a complemento necessario alla riproduzione, ovvero naturalmente sarà dell’altro sesso, contronatura lo stesso).

      Sulla pedofilia temo che la faccenda sia più ostica: il grado di perversione di chi abusa e trova soddisfazione e gratificazione nella corruzione e distruzione dell’innocenza, mi riesce difficile pensarlo come espressione della presa del Maligno che ha corrotto nel profondo e fin nell’animo il soggetto pedofilo.

      Dove in alcuni casi l’omosessuale attivo non è in diretto conflitto esplicito con l’innocenza e non gratifica se stesso nutrendosi della distruzione e corruzione della vittima innocente, il pedofilo invece non può ascrivere a sé questa considerazione.
      Per questo ho semore pensato che i pedofili pentiti e collaborativi beneficierebbero tanto dell’ausilio di bravi esorcisti a seguirli per anni ed anni o tutta la vita, anche.
      Mentre per l’omosessuale basterà una buona guida pastorale e spirituale (ma hai detto niente! Trovarne di questi tempi!!).

      E il loro consenso alla castrazione chimica (vale anche per gli stupratori altri, il pedofilo comunque va sempre inteso come stupratore, non è ragionevolmente credibile attenuante il consenso degli infanti) potrebbe leggersi come buon indizio di collaborazione sincera.
      Non escludo reversibilità e cura, ma la vedo dura.

      Ma intanto si escludano omosessuali dai seminari e si è già a metà dell’opera (anche in quella a contrasto della pedofilia), a beneficio di tutti: seminaristi, non seminaristi, laici e preti, seminari e Chiesa!

      Magari fosse stato già fatto: quanto sarebbe oggi più credibile la Chiesa al mondo ed invece non è stato fatto e qual è il risultato?
      La Chiesa è semore meno credibile nel mondo ma il mondo è sempre più il credo della Chiesa.

      MA BRAVI! AVANTI COSÌ PER SODDISFAZIONE GRANDE DEI NEMICI, TUTTI, DELLA CHIESA DI CRISTO!
      Cominciamo anche a fare la nostra parte come laici: l’equiparazione adulterio ed omosessualità è una truffa! Di più: una trappola! Una mina armata e molto infida nel terreno dialogico cge è già un campo minato dal relativismo e dal buonismo che, insieme, impongono il codice del politicamente corretto (il codice dell’impostura, dell’ipocrisia).

      Disinneschiamola senza tregua, ovunque la si trovi.
      Se l’adulterio è grave peccato, quello contronatura omosessuale lo è al cubo, quello contronatura pedofilo lo è cento volte tanto.

      Motivo per cui è saggio e giusto non prevedere gli atti omosessuali (ovvio, non in pubblico), di per sé sanzionabili come reato; ma non per questo dovrebbe essere istituzionalizzata progettualità omosessuale equiparandola a quella etero. Né dovrebbe essere promossa l’omosessualità.

      Mentre la pedofilia commessa va sanzionata come reato e gravissimo; ed anche ogni genere di collaborazione per promuoverla o complicità per proteggere i colpevoli.

      Con conseguenti implicazioni giuridiche coerenti e credibili da prevedere se tale reato è compiuto da uomini di Chiesa: nessuna immunità divrebbe essere concessa. Neppure fosse il Papa. Vivo o defunto che sia (nessuna prescrizione del reato od in termini lunghissimi, almeno l’intervallo medio comprensivo di tre generazioni).

    • Andrea P. ha detto:

      Per sintesi del precedente commento, credo improponibile se non ai compassionevoli a far penitenza, ai folli ed agli arditi volontari on tempo da perdere, Lo spettro di QC, valga il seguente:

      Intanto, Lo spettro di QC, “esclusa la fase del seminario” non è affatto cosa di poco conto, anzi.
      Per definizione, il seminario è la fase della semina; ed il Vangelo ci ricorda quanto faccia la differenza il buon seminato nel luogo più idoneo.

      Credo sia, questo, un buon punto di inizio per lo sviluppo di un processo della ragione.
      E ragione finalizzata ad un giudizio meglio compiuto , rettamente e più santamente ispirato.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    ma codesto legionario con famiglia, è sacerdote consacrato, o è laico ?

  • Giov ha detto:

    Io invece ho un sospetto molto più complottista.
    Credo che tutti questi gay, nei seminari, li abbiano mandati APPOSTA per prendere il potere nella Chiesa e fare il bello e il cattivo tempo.

    In fin dei conti, se ci pensate, cosa c’è di meglio per un gay ateo che farsi prete? Lavoro assicurato, sesso a gogo, frequentazioni con giovani virgulti, possibilità ampie di carriera in istituzione prestigiosissima… l’unica noia è dire Messa: ma si sa, anche il lavoro più figo ha le sue noie.

    Ora la Chiesa è infestata a tutti i livelli da personaggi ATEI e appartenenti a una lobby che pensa solo ai propri interessi e a distruggere un’istituzione odiatissima. Come si fa a sperare che non vincano, a meno di intervento divino? 🙁