SAN PETRONIO, BOLOGNA. AH NO, SCUSATE…ERA UNA PREVISIONE PER IL FUTURO. ASPETTANDO I SALAFITI…:-)))

1 Ottobre 2017 Pubblicato da

 

Invece l’aspetto della cattedrale felsinea trasformata in sala da pranzo con bagni annessi era questo:

 

 


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67 commenti

  • Quanta cura ha detto:

    Buongiorno, forse oggi la bussola ci aiuta a capire la differenza tra uso inopportuno e profanazione

    http://www.lanuovabq.it/it/sacrilegio-lgbt-chiesa-violata-diventa-set-per-i-diritti-trans

  • Adriana ha detto:

    Ho letto oggi che ha anche riabilitato con molto entusiasmo il cardinal Lercaro… La ciliegina sulla torta ci mancava.
    Non so se abbia nominato e lodato anche Dossetti…
    Sia lodato Gesù Cristo.

  • Iginio ha detto:

    L’altra cosa triste è che – ci scommetto qualsiasi cosa – per organizzare questa mangiata hanno aspettato la morte di Caffarra e subito dopo sono passati all’azione. Non escluderei che Caffarra ne avesse avuto sentore e abbia reagito col crepacuore. Ricordiamoci che lui aveva imposto di dare la comunione nelle chiese principali solo in bocca, facendo arrabbiare i soliti pretonzoli e monsignoronzoli intellettuali che sanno tutto. Adesso in bocca in chiesa ci vanno le lasagne. Bel progresso.

  • Iginio ha detto:

    Una mia amica bolognese molto credente e seguace del Rinnovamento nello Spirito è altrettanto inorridita e delusa; giustamente ha osservato che in chiesa si va per il Pane di Vita, non per farsi la mangiata.
    Lo scandalo dunque non colpisce solo i soliti cosiddetti “tradizionalisti”, “lefebvriani”, “retrogradi”, “farisei”, “duri”, “legalisti” e via bergoglieggiando.
    Qualcun altro poi ha ironicamente (ma mica tanto) osservato che il menu non prevedeva tortellini, per paura del ripieno con carne di maiale. Il maiale no, sennò i musulmani si offendono, la mangiata in chiesa sì.
    Quanto al Tornielli, se gli piacciono tanto i tempi dei primi secoli della Chiesa (quando i poveri a cui egli allude c’erano a causa delle invasioni barbariche: muri non ponti?), gli si potrebbe chiedere che tipo di penitenze erano in voga allora e se oggi le replicherebbe. Oppure che cosa si pensava allora del matrimonio e del divorzio o delle unioni adulterine.

  • Margherita ha detto:

    Poiché all’attuale Papa stanno a cuore i bisogni corporali delle persone, suggerisco a chi amministra l’ 8xmille di distribuirne una parte alle Parrocchie di centro e di periferia, che per ragioni economiche possono permettersi un servizio igienico “alla turca”, senza pretendere i moderni bagni chimici in dote a S. Petronio, sempre con l’8xmille, ma semplicemente una dotazione igienica molto meno scomoda.

    • Francesco ha detto:

      Cara Margherita
      “suggerisco a chi amministra l’ 8xmille di distribuirne una parte alle Parrocchie”

      E’ quello che dico da molto tempo, i soldi alle parrocchie perché spesso devono fare i salti mortali per dare un poco di cibo alle persone, togliamo il foraggio alla CEI, anche perché i soldi al Vaticano non mancano di certo.
      Il problema è che ufficialmente dare i soldi alle parrocchie non è previsto dallo stato, e se tu li dai allo stato una buona fetta viene accaparrata anche dalla CEI, dovrebbero modificare le destinazioni dell’otto per mille, ma chi lo fa!

  • Gianluigi V ha detto:

    Buongiorno a tutti,

    premetto di non essere una eminenza grigia quali i vostri commentatori, e di essere solo un pochettino affezzionato a san Tommaso ed al tomismo.

    Per cui sarebbe interessante leggere l’occupazione ludica della Cattedrale di San Petronio, in questa chiave
    ( conflitto di territorio mentale) pericolosissimo. fai fuori tutti i nemici.

    Una cosa chiederei però, non ho ancora trovato commenti alla giustificazione del Papa ai “dubia”, nella quale si asserisce che L’ A L :abbia ragione di esistere giustificata da testi Tomisti.

    Mi potete spiegare come? sono curioso.

    P.S. Sono indignato che Luoghi in cui il pensiero si eleva a Dio , siano profanati dai W C. Chimici.

    Grazie

    Buona Giornata

    GianLuigi V.

  • Andrea P. ha detto:

    Venghino, siore e siori!
    Finalmente è arrivato il sol dell’Avvenire, il giornale dei vescovi itagliani e bergogliani con la novità del nuovo vignettista ateo, anzi, presidente dello UAAR nonché già direttore dell’Unità: Sergio Staino.

    E siccome se ne sentiva la mancanza ma tutto è possibile grazie a questo papa (che fa vecchie tutte le cose), per vostra delizia, ecco l’anticipazione delle strisce di Staino che saranno pubblicate in serie dal titolo “Hello Jesus”: è il mitico Gesù.. anzi, no, foguriamoci, è il mitico Jesus ciabattone!

    Se ne sentiva la mancanza, no?
    Sembra d’esser ritornati al sessantottismo e anni a seguire (’70) ma nell’era Bergoglio che fa vecchie tutte le cose rivendendole per nuove, tutto è pissibile.

    Me lo immagino quanto abbiano dovuto soffrire sia Staino che Bergoglio: anni ed anni di frustrazioni, di ambizioni represse, il comunismo umiliato, il sessantottismo stancato, il modernismo frenato..
    ma ora,
    ora…
    LA VENDETTA!
    Bergoglio fatto papa ..
    e Staino pagato da Avvenire..
    Cosa chiedere di meglio?

    Ecco Jesus ciabattone coi comoagni del revival sessantottino (’68: alzati e cammina!),
    dite “Hellooo”!
    https://m.facebook.com/photo.php?fbid=10212957722599572&id=1286392184&set=ecnf.1286392184&source=49

  • anonimo ha detto:

    Per par condicio il vescovo bolognese dovrebbe chiedere al papa di fare ora lui una bella tavolata in San Pietro come si faceva nei primi secoli, invece di mandar via i senzatetto dal Colonnato.
    L’allontanamento di questi è davvero poco caritatevole e anche un po’ disumano!

  • adriana ha detto:

    infinito lutto e pianto per la Chiesa stuprata da questo violento gesuita,creatura da bassifondi,rozzo e sadico.Trimalcione.il parvenu,almeno rispettava i filosofi e i poeti,pur senza capirli. Ma il Gesuita-Capataz ama lo sfregio e la derisione di ciò che non comprende.”Hai la colla sulle mani”?chiese sarcastico al chierichetto con le mani giunte .Memento.memento.Povera Caterina Emmerick!

  • Roberto Spinazze' ha detto:

    Uno scempio, un offesa orribile. La casa di Dio è la casa di Dio! Forse che Egli non sa quanta povertà materiale vi è? Ma più ancora Iddio sa che sarà la povertà spirituale a dannarci!
    E Asia Bibi? E l’incensare Bonino abortista e Pannella e il libro con la Fedeli? E i legami coi brutali senza Dio regimi comunisti sudamericani ?
    E lo scempio luterano al Corpo di Cristo?
    Vergogna. Falsità ipocrita venduta a pochi denari per tradire Cristo! Vade retro satana.
    Pentimento! Pentimento! Pentimento!

  • Luisa S. ha detto:

    La S. Messa allo stadio il pranzo in Cattedrale fa il paio con uomini che vogliono essere donne e donne che vogliono essere uomini. Un mondo dove diventano giuste le cose che sono sempre state ritenute sbagliate, dove l’uso delle cose è lasciato all’estro del potente di turno.
    Comunque ci scandalizza il fatto perché vi partecipa il papa e la chiesa è una Cattedrale, ma degustazioni e rinfreschi nelle chiese se ne fanno da anni (la scusa è sempre quella convivialità e accoglienza).

  • Andrea P. ha detto:

    Ma se doveva essere una Chiesa in uscita, perché poi organizzano i gran banchetti dentro?

    Già che avevano deciso di far messa allo stadio, potevano farlo lì il banchetto.
    E c’erano già toilettes, suppongo: sarebbe bastato installare il cesso chimico personale del papa, con le telecamere piazzate intorno, per mostrare al mondo che lui, Bergoglio papa, non è come gli altri papi, sia chiaro.
    Lui ci dice che è uno di noi.
    Di più: che San Francesco, da cui ha scelto nome come pontefice è come noi; che San Pietro, di cui è successore, è come noi; che Gesù, di cui sarebbe vicario in terra, è uno di noi.
    San Francesco ha voluto dire la sua a modo suo, penso alla sua scelta di vita, ai suoi scritti, alla geniale e sentitissima amorevolezza con cui festeggia la natività che poi diventerà la bella tradizione del presepe.
    San Pietro a Suo modo; e Gesù a Suo modo (non oer dirci che è come noi ma per dirci che è per noi e si fa come noi sulla Croce, torturato e condannato a morte da innocente a versare sangue per noi, per dirci fino a qual punto è disposto ad amarci oltre la vita ed oltre la morte, patendo per poter essere nostra via di salvezza, soffrendo, nella carne, davvero, come uno di noi patirebbe nel calvario, sulla Croce.
    San Pietro, ritenendosi indegno e, forse, non volendo affatto suggerire che Gesù è uno di noi per non suggerire che, allora, dovremmo dirci come Gesù (Messia, Colui che fa nuova ogni cosa, Via e Porta per il Padre Celeste, per la Salvezza eterna, privo di ogni peccato, etc.) si farà crocifiggere a testa in giù.

    Bergoglio papa col nome di Francesco, che sarebbe successore di Pietro e Vicario di Gesù, ci tiene a ricordarci che è uno di noi, anche col cesso chimico, facendoci chiaro che, se fosse in dubbio o non si avesse di questi pensieri (mi si perdoni il linguaggio prosaico), lui caga e piscia.
    Ognuno si esprime secondo sua vocazione, inclinazione.. insomma, ciascuno ci mette del suo e lo fa come sa fare.

    Forse, avrà pensato, non è bello, buono e giusto per l’uomo moderno che vuole una Chiesa moderna, un papa moderno, il pensiero che nel Vangelo (o nei libri sulla vita dei santi) non si faccia menzione dell’umana defecatio ed anche il vetusto e superato “ora et labora”, perché non declinarlo (e per il declino, Bergoglio, si impegna assai) in “orina et labora” da affiancare ad un “migratio et jus soli”?

    Per fortuna che c’è Bergoglio che ci pensa a rassicurarci che è uno di noi e che, no, la Chiesa non sarà mai più la stessa grazie a lui: una Chiesa in uscita però il gran banchetto si fa dentro la Cattedrale.
    Ed ospedale da campo ma mi lar di aver capito che, ospiti d’onore, in tanti, fossero tanti che non direi poveri feriti, ma affatto poveri e feriti, raccomandati, cortigiani e casta di privilegiati.
    A togliersi sfizio di dire che son come i poveri e feriti, anche loro tanto bisognosi del banchetto in chiesa col papa “uno di noi”, non banchettano tutti in Chiesa?

    Sfizio quello del oaoa, cortigiani e racconandati a farsi immortalare coi poveri che fa molto, ma molto ospedale da campo radical chic.
    Ma coi selfie e i cessi chimici è già più pop, degno show per la pop(e)-star della Chiesa in uscita (ma non per banchettare e, forse, neppure per cagare).

  • peter ha detto:

    Per Bergoglio e Zuppi.
    Credete di volere essere più comunisti dei comunisti? Suvvia, siate seri!
    Cattolici bolognesi, dove siete?!

    • Andrea P. ha detto:

      Ma non vogliono essere più comunisti dei comunisti. Vogliono essere cattocomunisti, cattolici moderni, cattolici adulti..

      Ed a Bologna, credo, questi non mancano nei numeri, anzi..

      Mentre sulla consistenza di cattolici e basta (che non siano dunque tiepidi!), non sono tanto ottimista.

      Bisognerebbe chiedere ragguagli a chi conosce meglio la realtà del luogo, ma quella che è percepibile dalla realtà manifesta, non è confortante: non è ka prima volta che si compie questa buffonata che si vuole introdotta, è evidente, come nuova prassi della neo-chiesa.

  • peter ha detto:

    Come saranno soddisfatti i poveri mussulmani presenti in San Petronio. Che goduria vedere il maggior tempio cristiano bolognese trasformato in trattoria e pisciatoio. Certamente, se il Vicario di Cristo permette queste cose, è proprio vero che Allah è il vero Dio, e Maometto è il suo profeta.
    E’ evidente, penserà il povero mussulmano che Gesù è solo un uomo e non è Dio, altrimenti chi oserebbe mangiare, bere e defecare nel suo Tempio santo. Noi mussulmani, dirà il povero mussulmano, adoriamo Allah, e quando entriamo nelle nostre moschee, ci togliamo le scarpe e ci prostriamo in ginocchio!
    Anche i poveri ebrei, invitati in San Petronio, penseranno: nelle nostre sinagoghe preghiamo con fede e adorazione il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Fanno bene i cristiani ad avere trasformato in un luogo profano il Tempio di Dio: Gesù, infatti, non è il Messia, il figlio di Dio, lo stiamo ancora aspettando…!
    Bergoglio, VERGOGNATI: hai profanato il tempio di Dio!

  • Nicola ha detto:

    Una lettera precisa e puntuale di denuncia di questo pranzo anche con appigli di normative della Chiesa che VIETANO queste MANIFESTAZIONI IN CHIESA.
    http://lanuovabq.it/it/pranzo-in-basilica-si-chiama-profanazione

  • ettore1 ha detto:

    E’ doveroso leggere le parole del Papa, al PRANZO DI SOLIDARIETÀ CON I POVERI, I RIFUGIATI, I DETENUTI, così viene definito. poi ognuno in coscienza tragga le proprie conclusioni:
    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2017/october/documents/papa-francesco_20171001_visitapastorale-bologna-poveri.html

    • Giusy ha detto:

      Quindi Ettore2 alias alias alias alias? Crede che la minestrina riscaldata delle solite parole insulse e vuote di el berghy cambi qualcosa? Dietro alle parole smelense e lacrimevoli di questo ipocrita argentino resta sempre e comunque il suo intento preciso e mirato di desacralizzare e smantellare la Santa Chiesa Cattolica. Certo che aiutare i poveri è evangelico, ma è il modo di farlo di el berghy che non lo è, lui i poveri e i migranti li usa secondo il preciso disegno di soros e dei poteri forti al soldo del nuovo (dis)ordine mondiale. Non credo proprio che nella diocesi bolognese non ci fosse altro posto accogliente e dignitoso per pranzare coi meno fortunati. È di uno squallore unico questo impostore e purtroppo ha già fatto talmente tanti danni che solo un miracolo li potrà riparare. E da piangere!

      • Margherita ha detto:

        Giusy, soffro troppo per poter aggiungere una sola parola…
        Perché, Signore, permetti tutto questo? Non ci abbandonare: in manus tuas Domine!

    • Andrea P. ha detto:

      Letto.
      Sintesi:
      “In questa casa normalmente si celebra il mistero dell’Eucaristia, la mensa sulla quale è deposto il pane e il vino che diventano il Corpo e il Sangue di Gesù, spezzato e versato per la moltitudine di uomini che Egli ama.”

      Prima e subito dopo questo passaggio, emerge che, per questo papa, l’Eucaristia è un optional.

      Ed in definitiva che, il solidarismo, diventa sufficiente nell’uomo, con l’uomo e per l’uomo.

    • Francesco ha detto:

      @ Ettore1
      ” ognuno in coscienza tragga le proprie conclusioni:”
      La conclusione è la Profanazione della Casa del Signore, ciò dimostra che a Bergoglio della chiesa non interessa proprio nulla, parole sue “Sarò ricordato come il papa che ha diviso la chiesa”, veramente più che dividere la sta distruggendo.
      Mi dica Ettore, in coscienza come lei giustamente dice, non c’era un luogo dove poter fare questo pranzo?, eppure edifici più grandi per ospitare quelle persone ve ne erano, perché non è stato fatto? non pensa che Bergoglio abbia voluto veicolare un messaggio il quale con il pranzo non c’entra nulla?.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Mi sembra che in San Petronio ci sia un affresco in cui Maometto è raffigurato all’inferno… Lo avrà fatto coprire? Lo avrà fatto cancellare?
    Magari ci si farà raffigurare egli stesso?
    Si è chiesto se in una moschea i musulmani farebbero la stessa cosa?

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Offrire un pranzo ai poveri è un gesto evangelico.
    Non capisco però perché l’ha voluto fare in San Petronio. Ha di certo una maggiore risonanza, ma secondo me accelera il processo di secolarizzazione delle chiese. Per i “poveri”, come per tutti noi, è importante il pane, ma è ancora più importante il pane spirituale. Le chiese servono per questo. Se diventano mense, centri ricreativi, saloni per le feste, si andrà a cercare Dio altrove. Magari nelle moschee, o come avviene sempre più spesso, nelle sale buddiste.
    Come vorrei un papa che cercasse meno il gesto eclatante e invece lavorasse per confermare nella fede. Smetta i panni del profeta e della popstar e si metta a fare la roccia, come indica il suo nome. Più Pietro e meno Superpope.

    http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

  • Lucis ha detto:

    Se il card. Caffarra fosse ancora vivo sarebbe morto oggi di crepacuore nel vedere ranto scempio della bella Cattedrale.
    I poveri sono sempre la scusa del diavolo per insultare Cristo e negargli spazi di culto. Vedi Giuda verso la donna che profumo’ il capo a Cristo con nardo prezioso: “perché tanto spreco? Si poteva vendere e dare il ricavato ai poveri”. Poveri poveri sempre usati a sproposito e strumentalizzati!

  • Claudius ha detto:

    Oramai mi sembra chiaro che il vero scopo di questo papa e di questa chiesa e’ quello, letteralmente, di sporcare e sputtanare qualsiasi cosa sia stata ritenuta sacra dalla Chiesa cattolica nei primi 2000 anni della sua esistenza. Che Dio ci liberi presto.

  • don Armando Maria Loffredi ha detto:

    E’ una vergogna… è una vera profanazione! Con la scusa dei poveri, che mi sembra una copertura questo Papa ci sta portando tutti fuori strada… e vedrete adesso in quante chiese e cattedrali si faranno pranzi e cene… Ma Papa Francesco non poteva pagare un salone per fare questo pranzo?… la banca vaticana non mi sembra poi tanto povera! E così leggo nel Diritto canonico, (canone 1210):
    “Nel luogo sacro sia consentito solo quanto serve all’esercizio e alla promozione del culto, della pietà, della religione, e vietato qualunque cosa sia aliena dalla santità del luogo. L’Ordinario, però, per modo d’atto può permettere altri usi, purché non contrari alla santità del luogo”.

    Oggi il Papa, nel corso della sua visita a Bologna, all’interno della Basilica Bergoglio ha pranzato con gli “ospiti del centro di accoglienza”.
    E pubblicamente si è proceduto a quella che, secondo il vigente diritto canonico, è una vera e propria profanazione della Casa di Dio… e mi sembra di vedere chiaramente Gesù che, con la frusta in mano, scaccia i mercanti dal Tempio…
    E poi n Chiesa…!, dove si consuma il Sacrificio di Cristo,
    dove, durante la consacrazione, Cristo vive la Sua morte in croce: luogo santo coi bagni chimici.
    Mancavano forse altri spazi a Bologna, per fare i “misericordiosi”…
    “Loro” continuino, fino a quando “gli” sarà permesso da Dio.
    Ma ricordate: “…NON PREVALEBUNT”!

    • Francesco ha detto:

      Ormai non c’è più la “Casa del Signore”, è diventata la casa de volemose bene, temo che il prossimo ad uscire sia il S.S Sacramento, il Tabernacolo, sicché la grande chiesa sarà caput, rimanendo la piccola Chiesa amata da nostro Signore, d’altra parte caro don Armando lo dice anche il CCC 675.

    • Andrea P. ha detto:

      “e vedrete adesso in quante chiese e cattedrali si faranno pranzi e cene…”.

      Dobbiamo essere preparati a tutto e di più, visto l’input dato dalla prima guida pastorale.

    • Adriana ha detto:

      Secondo lei, don Armando, la Basilica di San Petronio, dopo questa profanazione non dovrebbe essere riconsacrata prima che venga nuovamente usata come Chiesa dove viene custodito il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo?
      E per quanto riguarda i bagni chimici, mi dicono (io non so se sia vero) che non hanno nemmeno un lavandino per lavarsi le mani. Dopo averli usati certi sacerdoti di basso o alto livello, proseguono alla consacrazione delle Sacre Specie direttamente?

    • giorgio rapanelli ha detto:

      Don Armando Maria Loffredi…
      Riempie di gioia leggere il nome di un Sacerdote che si espone…
      All’epoca deli Insorgenti che si opposero a Napoleone e ai ladroni francesi, don Armando sarebbe stato un prete che avrebbe organizzato i contadini e gli umili al grido di “Viva Maria”. Magari avrebbe combattuto con le armi, finendo pure fucilato… insieme ad altri pochi sacerdoti, mentre il grosso del Clero, Vescovi e Cardinali compresi, stavano rintanati tremebondi nelle parrocchie e nelle curie, quando addirittura non si mettevano la coccarda giacobina… Come oggi, con il clero massonico e comunista. La Storia si ripete.
      Forza, coraggio e preghiera, caro don Armando.

    • Francesco ha detto:

      Dice “i soldi sono una rovina per la vita consacrata: quando un istituto comincia a incassare, il Signore è tanto buono che gli manda un economo brutto che fa crollare tutto, è una grazia”.

      Infatti, lui è l’economo che fa crollare la chiesa, qualcuno gli ricordi che in Germania per essere cattolici bisogna……….pagare una tassa allo stato (che poi ritorna alla chiesa), e se non paghi lo stato comunica alla pseudo-chiesa il mancato introito, ti ritrovi ipso facto scomunicato dalla chiesa che invece di salvaguardare l’anima dei fedeli controlla i loro portafogli.

  • Lucius ha detto:

    Osservando le foto della Cattedrale felsinea-ristorante,mi e’ venuta in mente la favola di cappuccetto rosso,precisamente la scena in cui l’incauta vedendo la bocca del lupo nascosto nei panni della sua nonna,disse :’Nonna che bocca grande tu hai’e lui di rimando:E’per mangiarti meglio,mia cara’;tolta la maschera ne fece un…boccone(per rimanere in argomento!).

  • Gian ha detto:

    Speriamo che le Chiavi di Pietro vengano tolte di mano quanto prima a questo individuo in perenne, ossessiva ricerca dell’elogio del mondo. Molti elogiano questo “papa” perché grazie a lui si sentono giustificati nel peccato, essendo il Dio che lui propone talmente “misericordiosso e pieno di tenereeza” che lo tagli con un grissino.

    Non riesco a mandarla giù questa profanazione di un Tempio consacrato. La casa di Dio dove nei secoli chi è entrato l’ha fatto per adorare Dio, per lodarlo e pregarlo, per chiedergli conforto e consiglio, perdono e misericordia.

    Questo gesto rozzo e blasfemo vorrebbe mostrarsi al mondo come atto profetico di attenzione verso i “poveri”. Balle! I poveri come i “migranti” questo impostore li sta usando nel modo più sporco per arrivare ai suoi scopi. Intanto l’assicella si alza sempre più e se prima c’era il parroco che nella sua chiesa organizzava la conferenza con Emma Bonino, nota mistica aperta alle più sconce modernità dettate dai “diritti civili”, d’ora in avanti in chiesa si arriverà a fare di tutto. Anche le messe nere…
    Che il Signore abbia pietà e ci dia un taglio come solo Lui può fare.

  • Andrea P. ha detto:

    L’ennesima conferma che, Bergoglio papa, per la gioia dei nemici di sempre della cristianità cattolica, islam o massoni in primis? Sono incerto!) e stato scelto per fare il papa a fare lo psicopompo che traghetta il cattolicesimo in uscita.
    In uscita dalla Chiesa, per non farci più ritorno, anche perché rimpiazzato da altro.

  • Giov ha detto:

    Mi auguro che i wc siano in edifici adiacenti, o all’esterno.
    Attendo foto per giudicare definitivamente: se li hanno messi in Chiesa davvero, è proprio la fine.

  • Isabella ha detto:

    “Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose.”
    – Beata Caterina Emmerich, visione del 27 settembre 1820 –

    A proposito della battuta, molto ficcante, sui salafiti, da una visione datata 12 settembre 1820:
    “Ma là (nella “grande chiesa stravagante costruita a Roma dove tutti dovevano essere ammessi”) tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la ragione umana… Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni.
    C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo. Io non vedevo un solo angelo o un santo che aiutasse nel lavoro.
    Ma sullo sfondo, in lontananza, vidi la sede di un popolo crudele armato di lance, e vidi una figura che rideva, che disse: “Costruitela pure quanto più solida potete; tanto noi la butteremo a terra”.

    Viviamo il tempo delle profezie, ma sappiamo che “Dio aveva altri progetti”.

    • Gian ha detto:

      Che Dio avesse altri progetti è vero, come è vero che stiamo vivendo il tempo delle profezie, cara Isabella. L’arrivo di quest’uomo dalla fine del mondo è frutto del libero arbitrio, da parte di quelli che ne avevano predisposto il piano fino a portarlo a compimento.

  • Giusy ha detto:

    Uno squallore e una tristezza indicibili. QC e Ingravescentibus, voi siete stati assoldati per cucinare? Certo che i bagni chimici in Chiesa sono fondamentali, servono al berghy per desacralizzare la Santa Chiesa Cattolica e far intendere a tutti quanto lui la disprezzi…..come quando era a Milano e in mondovisione si è fatto riprendere mentre in un bagno chimico ci entrava! Questi sono tutti messaggi comunicativi non verbali lanciati al mondo con uno scopo ben preciso. Sia Lodato Gesù Cristo Sempre.

    • Isabella ha detto:

      QC è là sopra che svolazza con lenti giri concentrici.

    • Salvatore ha detto:

      Viene dalla fine del mondo e,forse,con la sua empieta’,ne annuncia la fine…

    • Quanta cura ha detto:

      No zietta Giusy. Io abito a Milano, non cucino e servo i pasti dai cappuccini dell OSF di viale piave. Il sabato dopo la scuola e la domenica, insieme ai miei fratelli.
      Se vieni a Milano sai dove e quando trovarmi, se vuoi: un piatto di minestra non si nega a nessuno, specialmente alla mia adorata superzia!!!

      Ps Pensa la coincidenza Giusy …quando il Papa era a Milano io ero a Bologna quando lui è a Bologna io sono a Milano!

  • Luigi Cazzola ha detto:

    Sono spudorati o è pazzia collettiva ?1

    • Andrea P. ha detto:

      Sono entrambe le cose, Luigi. E molto altro ancora che, però, taccio per amor di decenza.
      Nel non averne affatto, di decenza, infatti, il Bergoglione e la sua cricca, se la cavano già benone senza di me che, umilmente, mi ritiro, riconoscendo la mia inadeguatezza.

      Infatti, confesso a voi fratelli: a me, di conciar in tal modo una ‘sì bella cattedrale, non mi sarebbe mai venuto in mente.

      Anzi, per dirla tutta, mi ispirerebbe religioso rispetto, il senso del sacro, il desiderio di silenzio pensando alle parole del card. Sarah, per sentire nel silenzio che spesso non ci concediamo mai, il suono della voce dell’anima che si rivolge a Dio…

      E, suppongo, molti altri posson dire lo stesso: non ci sarebbe mai venuto in mente di ridurla in quest’uso affatto sacro che, non essendo neppure necessario (perché si poteva organizzar banchetti in molti altri luoghi che quello dedicato al culto), apparendo dunque certo che trattasi di studiata ed reitetata provocazione, convien definire per quello che è, pane al pane, vino al vino e senza antipasti o cessi chimici:
      ABUSO, non uso: ABUSO della Chiesa e Chiesa da intendersi non soltanto come spazio fisico e materiale, ma nel senso più ampio.

      Certo, non si è messo dov’è e per fare quel che fa da solo, non ci si deve stancare di ricordarlo.
      Ma non oer questo la Chiesa sta subendo imposto abuso meno grave, anzi: al contrario.