IL PREGIUDIZIO ANTICATTOLICO, BEN ACCETTATO. LO VEDREMO ALLA PROVA NEI PROSSIMI GIORNI, CON IL BUS DELLA LIBERTÀ…

20 Settembre 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Oggi vorrei dedicare qualche riga a un commento che mi è capitato di leggere qualche giorno fa, di Richard Doerflinger, e che ho trovato su un sito che si chiama “Catholic Philly”. Si riferisce a un evento americano, ma credo che ci riguardi da vicino, specialmente in un momento in cui le accuse e gli attacchi contro i cattolici che cercano di essere fedeli a quella che fino a quattro anni fa sembrava essere il cattolicesimo ufficiale – il Catechismo, per intenderci – si moltiplicano. Ecco il commento, nella traduzione che ne ho fatto:

“L’anti-cattolicesimo è stato chiamato ‘l’ultimo pregiudizio accettabile’. Tragicamente, si è manifestato in pieno durante l’udienza della Commissione Giudiziaria del Senato per la conferma di Amy Coney Barrett, candidata a essere un giudice d’appello federale.

Barrett, un professore alla Notre Dame Law School, è un’esperta di diritto costituzionale che ha le qualifiche per essere giudice della Corte d’Appello e Suprema. È altamente qualificata. Cattolica in un’Università cattolica, ha aiutato gli studenti e gli altri capire come conciliare il fatto di essere un buon cristiano e un buon giudice di legge.

Questo non dovrebbe essere un problema. L’Articolo VI della Costituzione richiede ai giudici e ad altri funzionari pubblici di “sostenere questa Costituzione.” Esige anche che “nessuna prova religiosa sarà mai richiesta come una qualifica a qualsiasi ufficio o carica pubblica negli Stati Uniti”.

La professoressa Barrett chiaramente sottoscrive la prima di queste clausole. Come ha detto all’udienza del Senato: “Non è mai opportuno per un giudice imporre convinzioni personali del giudice, sia che esse derivano dalla fede o da qualunque altra cosa, sulla legge.” Ma alcuni democratici sul Comitato sembra che non abbiamo mai sentito parlare della seconda clausola.

La senatrice Dianne Feinstein, D-California, ha espresso la sua preoccupazione a Barrett, basandosi sui suoi passati discorsi: “il dogma vive ad alta voce dentro di te.” (Questa strana accusa ha creato un meraviglioso effetto, dal momento che la vendita di t-shirt con su scritto “il dogma vive ad alta voce dentro di me” è diventata popolarissima tra i cattolici). Feinstein rendeva implicito che i credenti che accettano gli insegnamenti morali della loro Chiesa sono antiamericani.

Poi è venuto il senatore Dick Durbin, D-Illinois, il cui voto di approvazione al cento per cento del NARAL pro-choice America fa di lui un cattolico che la senatrice Feinstein può accettare. Durbin ha attaccato Barrett  per un articolo di una rassegna di legge del 1998; Barrett ne era co-autrice, come studente, con il professore di legge John Garvey (ora Presidente della Catholic University of America).

L’articolo discuteva il dilemma di qualcuno con obiezioni morali o religiose a qualcosa che gli viene chiesto di fare da giudice. Ad esempio, autorizzare un aborto per una ragazza minorenne o imporre una condanna a morte potrebbe presentare un conflitto di coscienza per un “cattolico ortodosso” (da cui, gli autori hanno spiegato, intendevano semplicemente qualcuno che crede alla dottrina cattolica sul punto in questione).

Tali conflitti si verificano raramente e per un giudice d’appello probabilmente mai. Questo giudice non ordina aborti o le esecuzioni, ma rivede azioni di tribunali di grado inferiore in base alla coerenza con le procedure legali richieste.

Ma se i conflitti sono inevitabili, hanno detto gli autori, il giudice non dovrebbe compromettere l’integrità della legge o la propria coscienza, ma astenersi dal caso, come qualcuno la cui “imparzialità potrebbe essere ragionevolmente messa in questione”. (Come dice l’art. 28 del Codice degli U.S.A.).

Durbin ha letto l’articolo per dire che un giudice può imporre le sue credenze sulla legge – l’aopposto di ciò che dice – e ha obbligato la candidata a uno scambuo su ciò che è “un cattolico ortodosso”. Ha anche detto che vede papa Francesco “come un cattolico decisamente buono”, senza essere coscienti del fatto che dichiarazioni del genere sono più compito del papa che sue.

Infine il senatore Al Franken, del Minnesota, ha accusato Barrett di fare comunella con gli “hate groups”, tipo il Ku Klux Klan, perché una volta ha parlato a un evento sponsorizzato dalla Alliance Defending Freedom, un istituto di difesa legale che ha vinto casi importanti in tema di libertà religiosa alla Corte Suprema. Franklin si basava sul Southern Poverty Law Center, che marchia come “hate groups” molte organizzazioni il cui unico crimine è quello di difendere opinioni tradizionali cristiane sull’aborto e sulle unioni omosessuali. In base a quelli standard, papa Francesco guida un “hate group”. Forse questi senatori volevano avvertire i cattolici che saranno svergognati dai poteri in vigore se cercano delle cariche pubbliche. Ma può darsi che riescano soltanto a far sì che sempre più cattolici si vergognino dei democratici”.

Già. Scriveva Vittorio Messori che erano tre, soprattutto, i bersagli: obesi, fumatori e cattolici. Le prime due categorie ormai sono accettate; sulla terza ci sono dei distinguo. Lo vedrete nei prossimi giorni, quando partirà il Bus della Libertà, con la rivoluzionaria scoperta che i bambini sono maschi, e le bambine femmine…

Quanto al vergognarsi, io una listarella pronta ce l’avrei…



Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa”.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina.

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

17 commenti

  • peter ha detto:

    Premetto che non voglio parlare di politica. Ma quali possono essere oggi mezzi per contrastare l’imbecillità diffusa.
    Se la sinistra cavalca queste mostruosità, è ovvio che dobbiamo votare per quei partiti che si oppongono a questi programmi.
    Certo, il divorzio,l’aborto legalizzato, le “nozze”gay, il gender, sono ormai delle tristi realtà, ma è sempre possibile informare le persone che tutta questa situazione è stata programmata dai peggiori dittatori per ridurre l’uomo in schiavitù.
    Basta mostrar loro l’evidenza: che il maschio è maschio e che la femmina è femmina. Sembra un’ ovvietà, ma non è così!

    • Lupodelupis@gmail.com ha detto:

      ”Basta mostrar loro l’evidenza: che il maschio è maschio e che la femmina è femmina. Sembra un’ ovvietà, ma non è così!”

      Il diabolico sta nel fatto che questo è già evidente a tutti e ciò nonostante nessuno accetta l’evidenza.

      • Maria Cristina ha detto:

        Si chiama “Finestra di Overton”ovvero la tecnica di fare accettare alla opinione pubblica anche cio’che va contro la ragione e il.buon senso.
        Grazie alla intelligente ed astuta strategia delle lobby omosessualiste, cio’che e’ sempre stato evidente non lo e’piu’ ,e cio’che e’fasullo e menzognero diventa normale.
        Ogni comportamento umanoupuo’passare puo’passare da essere considerato riprovevole ad essere considerato normale, grazie alla tecnica della Finestra di Overton.
        Anche la pedofilia, potrebbe ,in un futuro prossimo, essere ammessa in societa’.
        E’quello che Benedetto XVIchiamo’la dittatura del relativismo:il relativismo porta inevitabilmente a porre sullo stesso livello verita’e menzogna.
        Chesterton diceva che si dovra’combattere per affermare che l’erba e’verde, cioe’che ogni EVIDENZAanche la piu’smaccata sara’negata.
        Oggi stiamo vivendo questi tempi:quelli in cui neppure e’piu’evidente che l’erba e’verde, che l’uomo, come ogni animale, nasce maschio o femmina.

  • EquesFidus ha detto:

    Intanto, ieri è stato promosso un nuovo “Motu Proprio” (che porta la data dell’8 settembre, due giorni dopo la morte di S. E. Rev.ma Card. Caffarra) che elimina il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia e lo sostituisce con il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Ovviamente, nel corpo non si parla affatto dell’Humanae Vitae (documenti magisteriale e, pertanto, vincolante), né tanto meno si ricordano le catechesi di San Giovanni Paolo II sul tema. Un’altra picconata alla Santa Chiesa da parte di costui, che peraltro riduce il matrimonio cristiano (l’unico vero e santo, perché fondato sul Sacramento, tra un uomo ed una donna ed indissolubile) ad un “ideale”, quindi nei fatti impossibile da raggiungere. Ancora un po’ e ci saranno direttamente le bestemmie, in ‘sti documenti pontifici; possibile che non si possa far nulla, a parte pregare?

    http://www.lanuovabq.it/it/famiglia-attacco-alleredita-di-giovanni-paolo-ii

    • G. Gervasi ha detto:

      @EquesFidus
      … si può protestare, ad alta voce in modo che tutti sentano, si possono scrivere mails, si possono scrivere lettere ai direttori dei giornali, si può contestare con argomenti solidi nella lingua di ogni giorno in modo che tutti possano capire, involvendo vicini ed amici, si puó dimostrare.
      La democrazia offre tanti mezzi per far sentire la voce del cittadino e far pesare il suo voto.
      Guardiamo ai successi di minoranze numericamente insignificanti che oggi dettano legge ai governi e alle organizzazioni internazionali.
      Come li hanno ottenuti? Pregando e corucciandosi?
      Oltre che pregare si può fare, e si deve fare, tanto. Impariamo dai nostri fratelli cattolici americani come si fá ad influenzare l’opinione pubblica, come loro si organizzano, che mezzi di propaganda e di presenza sul web usano.
      E lasciamo stare i piagnistei!
      A proposito della professoressa Barret, addirittura il Presidente della Princeton University, una delle universitá più prestigiose degli Stati Uniti, non cattolica, é corso in suo aiuto ed ha scritto una lettera pubblica alla Feinstein, svergognandola e rinfrescando la sua memoria e qualla degli altri membri della commissione del senato sul fatto che la costituzione degli Stati Uniti proibisce espressamente un esame delle idee religiose del candidato da parte della commissione stessa.

      • EquesFidus ha detto:

        Io infatti non mi lamento: mi arrabbio, e parecchio pure. Perché io ho scritto al Papa, e non mi ha risposto; ho mandato e-mail a vescovi e cardinali, e non mi hanno risposto; in compenso, i nemici di Dio ricevono risposta ed udienza. Non mi si dica che è l’atteggiamento del padre nella parabola del figliol prodigo: non è che, quando tornò a casa (ammesso che i soggetti a cui oggi le autorità ecclesiastiche si prostrano vogliano farlo, il che è tutto da dimostrare) il figlio sbandato, allora smise di parlare col figlio maggiore. E’ questa sensazione di impotenza, questo fatto che oltre a fare il proprio dovere come cattolici e come uomini (cioè pregare e segnalare alle autorità competenti che in quello che stanno facendo qualcosa non va) non si possa fare nulla, che questa gente con arroganza cancelli e distrugga tutto, magari convinti di non dover rendere conto nemmeno al Padreterno, che mi fa arrabbiare.

  • Caro Direttore:
    Deve compiere Luca 18: 8.
    “Fino a quando Signore…?” Apocalisse 6: 10: coraggio, mancano suolo alcuni anni, non più del 2031!
    Saluti.

  • Iginio ha detto:

    Beh, no, obesi e fumatori sono stigmatizzati, devono in qualche modo giustificarsi – i primi – o fare i furbi o i menefreghisti – i secondi. Che poi, francamente, i fumatori non li ho mai sopportati, almeno quando impongono il fumo agli altri.

    • Isabella ha detto:

      Nessuna polemica (e tantomeno nessuna intenzione di difendere i fumatori), ma si è accorto di aver appena enunciato uno dei cavalli di battaglia di tutti gli anti-clericali (chiamiamoli così)?
      “I cattolici non li ho mai sopportati, soprattutto per la loro pretesa di imporre il loro credo agli altri. Stato laico, basta con le ingerenze della Chiesa!”

  • Petrus ha detto:

    Lo stesso NS. Signore Gesù Cristo ci ha detto di annunciare dai tetti. Il coraggio non ce lo diamo da soli, ma è lo Spirito Santo che ci dona la fortezza della testimonianza sicuri di aver vinto anche se il mondo ci considera sconfitti. Il coraggio infatti ci viene dalla Vittoria di Ns. Signore e nel sapere anche che Egli ci ha avvertiti delle persecuzioni che sono il preludio alla ns. partecipazione alla Sua Vittoria che avviene tramite la Croce.

  • peter ha detto:

    Bisogna essere cattolici per affermare una simile ovvietà: i bambini sono maschi, le bambine sono femmine?
    Ma davvero crediamo di fermare questi imbecilli servendoci di un bus?
    Ma l’umanità è diventata davvero così stupida, e i cristiani così insipidi? A furia di predicare il dialogo e la pace a tutti i costi con tutti, stiamo per diventare un popolo di schiavi e imbecilli!
    Basta con questo buonismo da quattro soldi, basta con questa falsa chiesa della “misericordia”, basta con Bergoglio e la CEI!!!
    E’ ora che i veri cattolici e gli uomini di buona volontà si sveglino, e scelgano quei partiti e quei politici che abbiano buon senso.
    Basta con questo falso cristianesimo da quattro soldi.
    Scusate lo sfogo!

  • Sulcitano ha detto:

    Petto in fuori e lancia in resta, fieramente certi che “non praevalebunt”.
    SIA LODATO GESÙ CRISTO@

  • giorgio rapanelli ha detto:

    E’ una battaglia, la nostra, degna degli INSORGENTI che al grido di “Via Maria” combatterono la soldataglia francese ladra e assassina di Napoleone Bonaparte alla conquista dell’Italia, all’epoca divisa un diversi piccoli Stati. Gli Insorgenti non erano collegati tra di loro e si muovevano spontaneamente, organizzati e guidati da pochi sacerdoti, che morivano con le armi in pugno, o fucilati dai Francesi. Il grosso del clero, dai vescovi ai parroci, erano nascosti nelle curie e nelle canoniche. Succubi delle loro paure, costoro davano ai Francesi ciò che i francesi volevano: ori e argenti delle chiese, opere d’arte, denaro, vettovagliamenti. Anzi, un buon numero di preti si misero la coccarda tricolore della Repubblica Giacobina francese.
    Ricordo gli Insorgenti, in quanto la situazione di oggi assomiglia alla loro. Sempre con un bel po’ di clero vigliacco, alla don Abbondio, e pure schierato a Sinistra con i senzadio, che vogliono distruggere la nostra Chiesa cattolica. Che pure i nostri sacerdoti rinnegati vogliono fare, in quanto massoni, o eretici, o già protestanti.
    La differenza tra noi del XXI secolo e gli Insorgenti del XIX secolo è che quelli erano in maggioranza analfabeti, mentre oggi noi non lo siamo più e sappiamo come e dove batterci.
    L’unico, enorme problema, è l’ignoranza sulla parte occulta dei Sacramenti, che se la cambi, i Sacramenti non “funzionano”. Non è solo l’intenzione del Sacerdote che li fa funzionare. L’intenzione deve essere unita alla “tecnica” di come viene officiato il Sacramento. Se i miei termini sono inesatti porto un esempio. Ci sono sacerdoti che battezzano il bimbo immergendo i soli piedi, o il sederino, e spesso solo quando viene pronunciato “lo Spirito Santo” viene immersa la sommità del capo nell’acqua. Quei battesimi non sono validi. E i fedeli neocatecumenali, che sono ignoranti, strimpellano la loro gioia con le chitarre. Ma nessun vescovo, sacerdote e fedele, oltre a Kiko, ha mai controllato questa imbecillità manifesta alla luce del sole?
    Quindi, il problema maggiore per la tenuta della Chiesa è rappresentato dai fedeli ignoranti, che non conoscono il Catechismo. Di conseguenza, ogni prelato che si sveglia la mattina – dal papa, ai vescovi, ai parroci – può cambiare la formula sacramentale (si dice così?) e farla prendere per buona dai fedeli. Che la credono ispirata dallo Spirito Santo.
    Il “bus della libertà” è una forma di propaganda degli Insorgenti, che ribadiscono le loro opinioni direttamente tra la gente. Saranno contestati? Vedremo. Dobbiamo rimanere mobilitati. Meglio se organizzati a livello nazionale. Ma pure con gruppi separati e scollegati tra di loro, o come singoli individui, se si possono esporre, la battaglia si deve portare avanti sulle linee guida della nostra Tradizione. Al grido di “Viva Cristo Re” e di “Viva Maria”.

  • Fabio ha detto:

    La pubblica la listarella?

  • Echenique ha detto:

    I cattolici non possiamo éssere giudici ma i dogmátici del gender sí, i dogmático del aborto anche, i dogmátici del pensiero único, anche, i dogmátici atei anche, i dogmátici relativisti anche. La miglior difesa l’attacco.