BRANDMÜLLER: FORSE SAREBBE OPPORTUNA UNA NUOVA PROFESSIONE DI FEDE DA PARTE DEL PONTEFICE…

21 Agosto 2017 Pubblicato da

MARCO TOSATTI

È necessario che il Papa faccia una professione di fede, come si usava nei tempi antichi? Il card. Brandmüller fa capire che sarebbe opportuno.

Il cardinale Walter Brandmūller, già presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, uno dei quattro porporati che hanno firmato i “Dubia” rivolti al Pontefice, in un lungo articolo di carattere storico pubblicato nel numero di agosto del giornale Die Neue Ordnung (qui trovate l’articolo di 1P5) ricorda l’abitudine, mantenuta per molti secoli, da parte dei papi di riaffermare la propria aderenza ai dogmi di fede. E fa capire in maniera trasparente che sarebbe utile e opportuno che il Pontefice regnante seguisse questo esempio.

Il titolo dell’articolo è “Il Papa: credente; Maestro dei fedeli”. Il porporato tedesco ricorda che Gesù Cristo diede a San Pietro la missione di essere la roccia sulla quale doveva essere fondata la Chiesa, dopo che Pietro aveva espresso la sua fede: “Tu sei il Messia, il figlio del Dio vivente”.

Il cardinale spiega che il papa stesso, anche se a capo della Chiesa, ne è un membro, e di conseguenza è importante e vitale che la Chiesa possa essere certa che il papa ne preservi la fede autentica.

Il porporato ricorda che c’è una tradizione in questo senso che risale al V secolo, e che vedeva il papa neo-eletto comunicare la sua Professione di fede. Una tradizione che nel corso della storia ha assunto forme diverse, ma si è mantenuta. Documenti dell’alto medioevo dimostrano che i papi dovevano, prima e dopo l’elezione, fare una professione di fede, che era la base dell’unità fra il papa e i fedeli della Chiesa. In uno di questi testi, del VII secolo, forse, chiamato Indiculum Pontificis, “Il nuovo papa dichiara la vera Fede come è stata fondata da Cristo, passata da Pietro,e poi trasmessa dal suo successore fino all’ultimo, il papa neo-eletto, così come l’ha trovata nella Chiesa e che desidera ora proteggere con il suo sangue”.

Il nuovo papa si impegnava a confermare e difendere i decreti dei suoi predecessori. Brandmüller commenta così: “E’ notevole come esplicitamente, specialmente nell’ultimo paragrafo del testo, è sottolineata la stretta conservazione di ciò che è stato dato e trasmesso; il papa promette di conservare i canoni e i decreti dei nostri papi come comandi divini”.

Ci sono state interruzioni, in questo uso, che è rimasto in vigore però almeno fino al XV secolo. La professione di fede doveva essere letta ogni anno nell’anniversario dell’elezione, per ricordare le promesse fatte. Il porporato conclude che quelle professioni di fede sono sempre state “reazioni a crisi serie e minacciose della Fede”; e cioè “risposte di papi a minacce alla genuina fede cattolica nel suo mutevole contesto storico”.

Si può intuire, anche se non è detto apertamente, che forse stiamo vivendo uno dei quei particolari momenti storici e che una professione di fede potrebbe essere uno strumento utile per preservare l’unità all’interno della Chiesa cattolica.

La sua conclusione è piena di significato: “In una situazione analoga, cioè nella confusione che riguardava la corretta interpretazione del Concilio vaticano II, quando il papa Paolo VI ha dovuto lamentare persino, il 30 giugno 1972, che il fumo di Satana era entrato all’interno della Chiesa, ha proclamato con grande preoccupazione per la verità e la chiarezza della fede, alla fine dell’’Anno della Fede”, il 30 giugno 1968 il suo ‘Credo del Popolo di Dio’. Lui per primo ha così fatto la sua professione di fede personale di fronte a decine di migliaia di fedeli”.

“Chiunque considera questi fatti storici alla luce del nostro tempo presente si può ben chiedere quali conclusioni bisogna trarre per la Chiesa dei nostri giorni”.

L’articolo in spagnolo è su Como Vara De Almendro

http://comovaradealmendro.es/2017/08/brandmuller-tal-vez-orportuna-una-nueva-profesion-fe-parte-del-pontifice/


Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa”.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina.

 

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

52 commenti

  • A.M. Sono infinitamente grato a te, carissimo Mario, per quanto stai facendo per i credenti “veri” semplici e umili.

    Che il Signore ti protegga e ti benedica sempre e in ogni cosa
    Carlo D.Agosto

  • Lionel Andrades ha detto:

    AUGUST 22, 2017
    False profession of faith(Credo) made by popes and cardinals : recommended by Cd. Brandmuller, Msgr. Bux for Pope Francis
    http://eucharistandmission.blogspot.it/2017/08/false-profession-of-faithcredo-made-by.html

  • Luigi Augello ha detto:

    L’ASPIRAZIONE e il proposito di Angelo SCOLA ,arcivescovo di Milano ed ex patriarca di Venezia , notoriamente amico e confessore di Benedetto XVI , ex prefetto in vaticano , da sempre ruiniano e bertoniano , uomo chiave di comunione e liberazione ( con annessi e connessi ..ior..affari..amicizie particolari ,..)mancato papa per un voto come per l’elezione di benedetto , notoriamente bravo teologo e scadente pastore , e oggi ormai per età non più eleggibile , farebbe carte false per la fine del pontificato bergogliano..
    a s. marta , piuttosto che in vaticano , Francesco non mostra di soffrirne particolarmente , anche se le precauzioni di sicurezza , denotano anche rischi di possibili pericoli per la sua vita!
    Interessi personali , finanziari e di malcostume vaticano , sono all’origine dell’anti papismo.
    Se ne fa abitualmente interprete il ^fallito pennivendolo^,,Antonio SOCCI , un toscano senese , ( si dice ) ..anche molto amico di Matteo RENZI.
    Forse la presenza in vaticano dell’emerito Benedetto e i numerosi scandali venuti alla luce , non sono estranei a questo ^volgare ^ anti papismo , motivo e causa di ^complottismo spregiudicato ^ tendente a chiedere anche le dimissioni dall’incarico , per ripristinare il vecchio e romano sistema di corruttela e immoralità!
    Mai come dal tempo del pontificato ^polacco ^ la chiesa cattolica ,il pontificato temporale romano , ha manifestato tanti segni di sofferenza e decadimento !
    Interessi materiali , anche sessuali , hanno evidenziato la pochezza e doppiezza di tanta parte del gruppo di potere vaticano,,^ROMANO ^.
    Forse anche lo scandalo Roma capitale , deve considerarsi in questo contesto .! Liquidare Francesco..o..piuttosto,,il ruinismo..il bertonismo e ..similari !?
    Personalmente penso e dico..liberiamoci di Scola e soci , e aiutiamo Papa FRANCESCO !..non se ne può..più!
    LuigiAugelloVenezia.
    LuigiAugelloVenezia.

    • Giusy ha detto:

      bergoglio è un impostore al servizio di soros, di Obama e del nuovo (dis) ordine mondiale, il vostro kapo El berghy è amico di renzino vostro, non certo Socci, si legga bene tutti i suoi articoli. Per quanto mi riguarda, Dio ci liberi da El berghy, da scola, da galantino e da tutti gli scodinzolanti fans bergogliOni. Sia Lodato Gesù Cristo.

  • Andrea P. ha detto:

    “lo svolgersi degli eventi, tuttavia, pare suggerire che il dilagare dell’empietà non abbia ancora raggiunto l’acme, pur non essendone lontano: i progetti dei poteri occulti, al cui servizio si trova la massoneria, non sono ancora giunti a compimento”…
    (..)
    “Da mezzo secolo a questa parte, invece, un malinteso spirito di dialogo e di tolleranza ha lasciato sacerdoti e fedeli in balìa di errori e aberrazioni di ogni sorta, che hanno distrutto le difese immunitarie dello spirito e aperto un varco al fiume immondo e ributtante che rigurgita dall’Inferno. Dopo aver annebbiato la ragione con il fumo pestifero di un falso pensiero, il diavolo è ormai libero di riversare senza ostacoli, in uomini depravati nella mente e corrotti nel cuore, il fango dei vizi peggiori presentandoli – travestito da angelo di luce – come forme di liberazione e di progresso, mentre la vita umana, ridotta alla mercé di assemblee legislative composte di ciechi o di corrotti, non vale più nulla.”
    (..)
    “turbe di demòni scorrazzano indisturbate sulla faccia della terra per cancellare il nome di Cristo e trascinare il maggior numero possibile di anime all’Inferno. Il diavolo sa bene di aver perso la guerra con la morte e risurrezione dell’Uomo-Dio, ma cerca ugualmente di limitare, per quanto gli è dato, l’estensione della Sua vittoria agli uomini. Perché il Cielo glielo permetta non ci è dato comprendere pienamente, per ora, ma con l’aiuto della parola ispirata di san Paolo (cf. Rm 1, 18-31; 2 Ts 2, 3-12) possiamo arguire che quanti sono da lui rovinati se lo sono meritato acconsentendo alla menzogna e all’iniquità.
    Anche Satana, quindi, è uno strumento della giustizia divina; ciò non impedisce però alla misericordia di tentare tutte le vie per strappare alla dannazione, finché c’è tempo, quanti sembrano perduti.”
    (..)
    “L’essenza soprannaturale del Corpo mistico non può essere colpita, ma i suoi membri e le sue condizioni temporali possono subire danno per opera di quanti sono al servizio del diavolo, che si sono infiltrati al suo interno fino a raggiungerne il cuore. È per questo che papa Pecci può spingersi fino alla sconvolgente affermazione: «Là dove la sede del beatissimo Pietro e la Cattedra della verità è stata costituita per illuminare le genti, hanno posto il trono abominevole della loro empietà».
    (..)
    “Lo scopo della suprema sovversione è, secondo Leone XIII, percuotere il pastore così da poter disperdere il gregge (cf. Zac 13, 7; Mc 14, 27). Ciò che si è verificato in Gesù, capo del Corpo mistico, deve ripetersi nel Suo rappresentante sulla terra, di modo che la Passione si riproduca nel Corpo intero. È forse avvenuto, questo, con l’enigmatica rinuncia di Benedetto XVI? Certo è che mai come oggi la divisione e la confusione sembrano regnare nella Chiesa. Guai a noi, però, a perdere la speranza! Disseminato nel mondo, persiste un popolo fedele che umilmente prega, offre e ripara, dal semplice battezzato al cardinale. Cristo non permetterà mai che le porte degli inferi prevalgano, anche se, a un certo momento, tutto sembrerà perduto;”
    (..)
    “Invito tutti, altresì, ad unirsi anche a distanza, la mattina del 22 agosto, all’atto di consacrazione e alla corale impetrazione che, a Dio piacendo, compiremo in San Pietro per il bene della Chiesa, diletta Sposa del Signore. Chi, alle 7 del mattino, avrà l’opportunità di venire, ci riconoscerà, ai controlli sulla piazza, dall’immagine della Vergine di Fatima. Chi non potrà preghi fin d’ora per noi chiedendo protezione. In preparazione a questo evento ci ritroveremo domenica 20 agosto, alle 20,45, ai piedi dell’obelisco di Piazza San Pietro per recitare il Rosario intorno alla Città del Vaticano. Se anche il centenario delle apparizioni alla Cova da Iria non dovesse segnare la fine della prova, germini almeno in sé, se così vuole la Signora, un atto di vera rivoluzione che inneschi un cambiamento in meglio.”

    Da:
    http://lascuredielia.blogspot.it/2017/08/profezia-sulla-sede-dipietro-ecco.html?m=1

    SIA LODATO GESÙ CRISTO.

  • Lionel Andrades ha detto:

    AUGUST 21, 2017

    Brandmüller’s Profession of Faith for the pope is meaningless : meaning of Nicene Creed has been changed
    http://eucharistandmission.blogspot.it/2017/08/brandmullers-profession-of-faith-for.html

    A false Profession of Faith is being made by Catholic religious all over the world
    http://eucharistandmission.blogspot.it/2013/08/a-false-profession-of-faith-is-being.html

  • giulia anna meloni ha detto:

    più chiaro di cosi…”E tu, Pietro novello, vigila e vigila senza farti illusioni. Vero è che soffrire per il Cristo è dignità che
    più alta non si trova. Ma Io ti dico: “Vigila e prega”.
    In ore di grande tempesta occorre non solo avere gonfalone porpureo alto sull’albero della vela,
    ma che la mano di Pietro sia più che mai sana e sicura alla barra del timone. Il Disorientatore di tutto
    si serve per disorientare. E nelle ore di fortunale che da ogni lato si avventa per sommergere in un
    naufragio i valori santi, invisi ai pervertiti, basta che per un attimo la mano sia tolta, per irreparabile
    sventura, dalla ruota del timone, perché più forte le onde prendano di trasverso la mistica barca.
    Vigila su te perché tu possa sugli altri vigilare. Pietro, ora più che mai occorre che tu mi pasca questi
    miei agnelli e queste mie pecorelle. Non sei che tu che resti Pastore santo, e se tu cadi molti agnelli
    verranno condotti da pecore imprudenti fuori dai pascoli, e altri pastori di malvagie dottrine si
    insinueranno fin nell’interno del mio dominio per contaminarlo con le loro umane – e dire umane è già
    misericordioso giudizio – pressioni.
    No. Non è questo il momento di morire per il Cristo. Questo è il momento di vegliare, difendere, istruire,
    fare argine a ciò che vuole entrare e corrompere sempre più ampiamente e profondamente.
    E credimi, o Cristo in terra, credimi che la piaga già rode in profondo e ottenebra menti e cuori e, quel che è
    sventura delle sventure, spegne le lucerne che erano state messe in vetta ai monti perché illuminassero la via ai
    pellegrini cercanti il Cielo. Molte sono già spente, molte fumigano, molte languono, e altre si apprestano a
    languire. Se i fedeli sono gelidi, i pastori sono freddi, e la morte dello spirito viene per assideramento. Insensibile
    morte che addormenta in un sonno senza luce di risurrezione.
    Pensaci, o Cristo in terra, nato a tanta sorte. E senza stancarti insisti, predica, esorta, riprendi,
    evangelizza. Troppi sono i templi in cui il Vangelo ha perduto valore e troppi i cuori che odono del
    Vangelo un suono non vero che da esso li allontana.
    Sopperisci tu, come Pietro primo, alle deficienze dei ministri, e fa’ che le turbe risentano attraverso
    alle tue labbra la dottrina dolce, santa e salutare, del Cristo, e i non ancora uccisi si salvino e tornino a
    Me, e torni la pace a questa terra in cui non vi è zolla che non conosca la rugiada dei martiri…” dettato di Gesù a Maria Valtorta del 30-12-1943.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Dopo aver letto qualcosa intorno agli “Insorgenti”, che si opposero al gran ladrone Napoleone e alle sue orde rivoluzionarie francesi non mi meraviglio che anche gran parte del clero Alto e Basso si sia schierato oggi con l’Anticristo. Gli Insorgenti erano povera gente comune: contadini, artigiani, pescatori, qualche intellettuale, qualche sacerdote in armi, un cardinale. Molti vescovi e parroci e preti preferirono mettersi la coccarda tricolore della Rivoluzione Francese anticattolica per codardia, o per affinità. Accade quindi anche oggi con la maggior parte del nostro clero: codardo, o supporter dei nemici del Cristo. I papi non fanno eccezione.
    Ciò che ci distrugge veramente è l’ignoranza del popolo di Dio delle Sacre Scritture e di come si amministrano i Sacramenti. Per cui, il gioco del Nemico del Cristo e dei suoi accoliti (papi, vescovi e sacerdoti) diventa facile. Ci cambieranno i rituali così come sono scritti, per renderli inefficaci, tra il tripudio dei fedeli.
    Ad esempio, lo vedo dall’eccitata approvazione con canti e chitarre della folla neocatecumenale dopo che qualche sacerdote (ma non tutti) ha battezzato “i piedi” del bambino. Due giorni fa un prete mi ha detto che sono prescritte eccezioni… Quali? Io non le ho trovate sulla liturgia.
    Un altro prete mi ha detto che il papa annuncia la “misericordia” a gogò, elargita dal Cristo senza l’obbligo del pentimento e della conversione per il motivo che ormai le persone sono così lontane dalla Chiesa che se metti delle barriere alla Misericordia all’invito a non peccare più quelle persone non ritorneranno mai all’ovile. Significa: pecca pure, ma torna a casa Lassie.
    Leggere “Il Padrone del mondo” di Robert Hugh Benson – già trattato da Stilum Curiae – è illuminante. Benson era un prete anglicano, convertitosi al cattolicesimo. Non vedo perché non debbano farlo i Luterani. Invece, stiamo distruggendo la nostra Chiesa cattolica pur di ammucchiarci con questi accoliti di Satana.
    Torniamo a Benson e al suo romanzo “fantascientifico”. Fu scritto nel 1907, ma in esso troviamo macchine volanti e tante scoperte successive, compresa l’eutanasia. La parte finale ci parla della distruzione dell’Anticristo, insieme alle sue schiere e all’intero clero che lo aveva seguito per viltà, o opportunismo. Era rimasto solo il Papa, con un pugno di cardinali e qualche sacerdote. Il finale mi ha sempre affascinato, poiché non è “fantascienza”, ma è la realtà di ciò che accadrà…
    Come mai Benson conosceva certi aspetti occulti, che mai vengono trattati nei seminari? Benson era amico di un seguace di Crowley e dell’Ordo Templi Orientis, il pittore Austin Osman Spare, molto bravo e incompreso nell’epoca vittoriana. Pure perché disegnava e dipingeva rituali sessuali – e di come “apparivano” alla vista chiaroveggente – di quei gruppi esoterici anticristiani… Benson avrà conosciuto quegli esoteristi e avrà letto le loro teorie e le loro tecniche magiche, senza esserne coinvolto. Noi possiamo “conoscere” anche le magie più estreme, senza però praticarle… Infatti, cosa esiste di superiore all’Eucaristia, da dover praticare? Non la “parola” di Bergoglio, panacea di tutti i mali, poiché la vera Parola è già il Verbo incarnato. Ossia l’Eucaristia, che lui sminuisce e che satana vorrebbe cancellare dal Regno del Mondo, di cui Cristo è Re, per prendere il suo posto.
    Tutto finirà probabilmente come scrisse don Robert Hugh Benson.

  • Andrea P. ha detto:

    “Il porporato tedesco ricorda che Gesù Cristo diede a San Pietro la missione di essere la roccia sulla quale doveva essere fondata la Chiesa”.

    La roccia? La visione bergogliana e gesuitica della chiesa è molto più liquida e da plasmarsi (convertirsi) al mondo liquido delle verità degli uomini.

    «Il nostro Signore deve conformarsi al mondo; non quest’ultimo a Lui…» era quel che afferma va il gesuita Rahner che fu perito al Concilio Vaticano II.

    Nella chiesa liquida, per esser buoni cristiani e salvarsi non occorre neppure esser cristiani (vedi, ad es. Emma Bonino) e, figuriamoci, cattolici poi!

    Abbiamo già una continua conferma di fede da parte di Bergoglio, eccezion fatta per tutte le occasioni in cui l’ambiguità è necessaria al processo avviato affinché proceda e non si inceppi: è la continua professione di fede nella Chiesa liquida che si deve convertire al mondo degli uomini.

    Ed in particolare conformandosi al disegno (folle, empio, disgraziato) dei potenti, dei poteri forti che, ricattando Vaticano, hanno preteso ed ottenuto che Benedetto XVI si facesse da parte per esser sostituito da personaggio ritenuto più idoneo ai più luridi progetti speculativi, ideologici ed economici, di quei poteri credibilmente capaci di:
    – spiare tutto e tutti per avere innumerevoli informazioni ad uso ricatto. Non credo ci sia bisogno di ricordare che lo scandaloso spionaggio planetario anche di alleati e soggetti-bersagli non militari o terroristi, ad opera degli USA, è stato prontamente ri-seppellito sotto la sabbia, rimosso dalla memoria mass mediatica. Che il Vaticano abbia tanti motivi per essere ricattabile con minaccia di divulgare notizie scandalose che lo coinvolgono, togliendogli ogni credibilità, è ragionevole crederlo (per non dire certezza).

    – Il blocco bancomat vaticani, fu una piccola prova, messaggio molto chiaro della credibilità del ricatto dove il Vaticano non avesse ottemperato al netto cambio di linea. Una prova del controllo delle leve finanziarie, effettivo e non solo aleatorio, non un bluff.

    – La minaccia altrimenti di vedere proiettare attacchi terroristici islamici direttamente contro il Vaticano, le sue istituzioni, le sue più alte gerarchie, vescovi, cardinali, papa incluso; e non solo facendo macelleria di cristiani altri e qualsiasi in Africa, Asia o Medioriente, ma in tutto l’Occidente colpendo duramente basiliche, cattedrali.
    Quando Benedetto XVI osò chiedere con maggior voce, all’ennesimo attacco terrorista dei mussulmani a danno dei copti e loro chiese, ai mussulmani stessi, al loro paese islamico, l’Egitto, di assolvere la loro responsabilità, il loro dovere di proteggerli, la prestigiosa scuola islamica di al Ahzar a Il Cairo, una delle più importanti di riferimento per l’islam sunnita che rappresenta la stragrande maggioranza dell’Islam globale, congelò i rapporti col Vaticano, con velata minaccia di peggiore conseguenza fintanto che Benedetto XVI (già inviso all’islam perché già aveva invitato a coniugare la ragione alla fede islamica per superare la questione nota del discorso di Ratisbona che si rifaceva alla discussione tra Manuele II il Paleologo ed un dotto islamico) non fosse stato sostituito con altro papa più compiacente, film-islamico: anche qui, pretesa soddisfatta: i proclami decisamente filo-islamici di Bergoglio, fin da subito nel suo pontificato, lo attestano. Per non dire della miracolosa cura per le articolazioni che gli procura l’inginocchiarsi a lavare piedi islamici, prodigio che neppure il Santissimo, pare..
    E relazioni diplomatiche islam/Vaticano ripristinate.

    Non prima! Infatti, questo articolo del 2013, la dice lunga ed andrebbe letto oggi alla luce dei fatti poi seguiti, per miglior comprensione di quello che accade.
    Un passaggio (ma resta invito a leggerlo per leggere meglio l’oggi, per capirne percorso):

    «Non ci sono assolutamente contatti e tutto dipenderà dal nuovo papa», dice all’agenzia Ansa uno stretto collaboratore del gran imam Ahmed el Tayyeb mentre un suo ex consigliere, ora teologo dell’Accademia delle scienze islamiche, dice che il nuovo pontefice dovrà mostrare rispetto per l’Islam. «Benedetto XVI aveva opinioni sull’Islam scioccanti non solo per al Azhar, ma per tutti i musulmani», dice all’ANSA Abdallah al Nagar, precisando che non c’è ostilità nei confronti del papa, persona «apprezzabile e rispettabile».

    «Ma il dialogo – sottolinea – si deve basare sul fatto che ciascuno rispetta la religione dell’altro. Il problema dell’Occidente è che riconosce i musulmani, ma non l’Islam», ha osservato.”

    Il Vaticano con a capo Bergoglio, promuove l’islam, i mussulmani in quanto mussulmani, non i quanto uomini e, possibilmente, da convertire a Cristo.
    Anche la lavanda piedi islamici (una rottura emblematica col Vangelo che invita a farlo tra cristiani, non altri) è una simbolica attestazione di sottomissione, di dimmithudine del Vaticano.
    All’islam? Ai mussulmani? Non c’è alcuna effettiva (producente effetto) differenza: non può esserci Islam, non può esserci sharia senza mussulmani. E dove arriva il mussulmano, arriva sharia ed arriva l’islam, con suo progetto permanente, la sua missione originaria, totalitarismo, supremazismo: sottomissione di tutto e tutti all’islam (allah, corano e maometto) che si può tradurre nella realtà fattiva, solo in un modo: sottomissione dei miscredenti per allah ai mussulmani, per l’islam non può esserci alcuna reale reciprocità: tal pretesa sarebbe corruzione e deviazione dall’Islam stesso. È ammessa solo dove conviene ingannare i miscredenti in attesa o per creare condizioni migliori per sottometterlo.

    A casa loro, nei paesi già sottomessi all’islam, la quasi totalità dei mussulmani legittima la shari’a, ovunque considerandola, da mussulmani, come la miglior legge possibile.

    Non si crederà che a casa loro la shari’a gli piace, poi arrivano qui in massa, dal Mediterraneo i dai Balcani e, come per magia, la shari’a gli fa schifo?
    Il fenomeno può stupire l’ingenuo ma si tratta di opportunismo specifico, si chiama taqiyya!

  • peter ha detto:

    Gentile Luigi9,
    ma scusi, perché non vuole ammettere che siamo in piena apostasia.
    Legga Avvenire, il giornale dei vescovi, per farsi una idea di questa chiesa!
    Non trova che il linguaggio ecclesiale non ha nulla a che vedere con quello della Chiesa preconciliare?
    Se fossimo al tempo di Pio IX, questi sarebbero stati condannati dal Santo Uffizio, mi creda!
    Ma di quale correzione parla! Scusi. Non me ne voglia!

    • Luigi9 ha detto:

      Su questo (e mi riferisco all’apostasia e alla sana disciplina d’altri tempi e ) siamo perfettamente d’accordo, caro Peter.

      Comunque ho riportato queste parole di don Ariel che mi paiono estremamente forti (quasi disperate) rispetto alle precedenti posizioni. E consideriamo pure che sono state espresse da un sacerdote che si è dimostrato sempre molto prudente nei confronti dell’attuale pontificato, non tanto per la persona (coi suoi innumerevoli difetti) che incarna il ruolo, ma per rispetto all’istituzione del papato. E tutto questo dovendosi destreggiare (parlo sempre di don Ariel) tra le “fazioni” di segno opposto, volendosi semplicemente definire un sacerdote cattolico (e basta). Pur essendo molte volte in parziale disaccordo sulle sue posizioni (specie quando, a pelle, i cattolici della tradizione avrebbero preferito ascoltare ben altra musica), tuttavia è significativo (e ne dobbiamo prendere atto) che queste parole, cosi’ forti e chiare, segnano un nuovo limite, un punto di non-ritorno nel richiamo alla tragicità della situazione.
      Evviva che anche don Ariel cominci finalmente a sganciare qualche bomba … era ora. E lo sta facendo con una forza che altri (e parlo di commentatori lontani da posizione “estremiste”, per non dire eterodosse) mai avevano usato.

  • Luigi9 ha detto:

    Mi permetto di postare un breve estratto del corposo ultimo articolo di don Ariel sull’Isola di Patmos:

    “… Anche se abbiamo superato da tempo la soglia del non ritorno, il Sommo Pontefice Francesco I andrebbe richiamato e quindi fermato, perché la Chiesa non è sua ed esso non può disporne tra inesattezze e ambiguità, a proprio insindacabile ed umorale piacimento; e quest’opera di doverosa correzione solo i Vescovi possono farla, in modo umile e soprattutto molto riservato, tutelando dalle non poche imprudenze dell’uomo Jorge Mario Bergoglio il sacro ministero petrino, roccia cristologica sulla quale per divina volontà è stata edificata la Chiesa [Cf. Mt 16,13-20]. E andrebbe fermato perché ad ogni sua uscita, esternazione, ambiguità, frase a doppio senso, ma non ultimo anche ad ogni sua nomina infelice, il tempo futuro per poter solo parzialmente riparare i danni da lui recati oggi alla Chiesa di Cristo, si allungherà di decenni e decenni, se non addirittura di secoli. Ma soprattutto, il suo successore, si ritroverà con una Chiesa ingovernabile. E fosse pure un nuovo Gregorio o un nuovo Leone Magno, non potrebbe fare niente, perché gli mancheranno persone e strumenti di lavoro; si ritroverà con una Chiesa impestata di eretici, omosessuali e massoni, con il mondo intero che gli urlerà contro se solo oserà enunciare: «Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica». Perché di fronte a questa enunciazione, un coro di teologi atei e di teologhe femministe uscite fuori dai circoli delle lesbiche incattivite, urlerà che le chiese sono molteplici e che sono passati i tempi dell’oscurantismo nei quali la Chiesa Cattolica pretendeva di avere il monopolio esclusivo della salvezza. …”

    • Gian ha detto:

      Parole di una chiarezza cristallina che mi hanno subito colpito e che ho cercato di diffondere nella cerchia delle mie conoscenze, anche se non è facile. Risulta chiaro che i soli a poter prendere in mano la questione sono i vescovi che, purtroppo, finora sono in silenzio e… latitanti. Noi possiamo solo fare due cose: imprecare e pregare. Meglio la seconda. Ma ci vuole il coraggio di decidere, prima che la strada non consenta alcun ritorno. Io è da tempo che ho fatto piazza pulita dei dubbi, tra la Verità e la Menzogna c’è poco da dubitare! A parte i pochi, che hanno avuto il coraggio di scrivere e chiedere udienza, ricevendo in cambio silenzio e derisione, tutti gli altri sono rimasti nascosti. Coraggio pastori, fatevi avanti e fate professione di fede, poi subito dopo fate il vostro dovere.

    • Francesco ha detto:

      Dice don Ariel
      “quest’opera di doverosa correzione solo i Vescovi possono farla, in modo umile e soprattutto molto riservato”
      Ciò è vero, se, tale correzione sortisce l’effetto di correggere, altrimenti la correzione deve necessariamente essere pubblica, affinché il popolo fedele possa agire per la conservazione della propria fede, d’altra parte tale modus operandi si fonda proprio negli insegnamenti di nostro Signore Gesù Cristo.

      • Andrea P. ha detto:

        Concordo, Francesco, ciò che scrivi risponde doppiamente bene: alla Fede (modus operandi dall’insegnamento di N.S. Gesù Cristo) che si coniuga alla Ragione (se non funziona in via riservata dovrà esser logicamente correzione pubblica o, ignari fedeli, restano facilmente nella confusione od indotto all’errore di cui non sarebbero neppure a conoscenza).

        • Andrea P. ha detto:

          .. ciò che scrive .. chiedo scusa per il “tu” involontario: è il programma di scrittura automatica che non sono riuscito a disattivare.

    • Andrea P. ha detto:

      Scrive, Don Ariel:
      “fosse pure un nuovo Gregorio o un nuovo Leone Magno, non potrebbe fare niente, perché gli mancheranno persone e strumenti di lavoro; si ritroverà con una Chiesa impestata di eretici, omosessuali e massoni”..

      Eh, già.. perché adesso com’è?
      Ed infatti, non fosse stato già così, non ci sarebbe un Bergoglio per papa e, forse, Benedetto XVI sarebbe ancora al suo posto (eretici, omosessuali, massoni e pure mussulmani, non lo traducano ma Bergoglio, per tutti loro, è già una vittoria e ne promette molte di più ).

  • peter ha detto:

    Questa è una grave ingerenza da parte del pontefice nelle questioni politico-sociali dell’Italia!
    Basta con questa odiosa politica vaticana!

  • peter ha detto:

    “Si allo ius soli e allo ius culturae”. Queste le ultimissime del Pontefice! Accogliere, proteggere, promuovere, integrare.
    Porte spalancate a tutti…!
    Ormai è pacifico che abbiamo un nemico in casa! Un Pontefice lontano dalla realtà!
    Come è possibile pronunciare simili parole in un momento storico dove la prudenza dovrebbe essere la parola d’ordine?
    Mi chiedo ancora una volta: quali potentati hanno occupato la Chiesa di Cristo? Chi c’è dietro Papa Francesco? Quali potenze?
    Queste non sono le parole del Vicario di Cristo! Mai si sono udite parole così temerarie! Il momento è drammatico!!!

    • Gian ha detto:

      Chi c’è dietro? Dietro a tirare le fila c’è la massoneria.

    • Francesco ha detto:

      La domanda sorge spontanea.
      Lo Stato del Vaticano non è la Chiesa Cattolica, esso è uno stato come tanti, piccolo, ma sempre uno stato, e visto che tale stato possiede proprietà extra-territorialità è cosa buona e giusta che se li accoglie e li colloca sui suoi possedimenti, visto peraltro che il medesimo non sembra interessarsi dei milioni d’italiani ridotti all’elemosina.

  • Isabella ha detto:

    Più che una professione di fede, Io proporrei un esorcismo su tutto il Vaticano. Da ripetersi al prossimo Conclave.

    • Andrea P. ha detto:

      Sarebbe un’ottima idea, Isabella!
      UN ESORCISMO SU TUTTO IL VATICANO! Da ripetersi al conclave!

      Senza troppe aspettative che venga mai attuata per volontà delle gerarchie vaticane o dai cardinali in conclsve, di propria sponte: che ciò accada, credo, ha la stessa probabilità che tutti i nostri parlamentari ed i ministri di governo coi loro vive, al gran completo, si sottopongano a periodici e frequenti test anti-droga (pratica che sarebbe sensatissima, avendo costoro la responsabilità grave non di decisioni nella guida di un bus con passeggeri a bordo, già sufficiente a renderla utile se non necessaria, ma di guida e decisioni per un intero Paese e dei suoi cittadini di oggi e pure di domani!).

      Ad occhio e croce, stiamo parlando, approssimando generosi, per eccesso, di una probabilità intorno allo 0,000.. %.

      Gli andrebbe dunque imposto, forzando la situazione.

      C’è, ad es., un’interessante racconto, un episodio accaduto tanto, tanto tempo fa (conclave più lungo nella storia, durato oltre mille giorni, dal 1268-1371):
      riuniti a Viterbo per eleggere il nuovo Papa, i cardinali se la pigliavano comoda ed il nome del Papa non sortiva, macché!

      Così lasciando la Chiesa sprovvista del successore di Pietro: tanto erano a sbafo, si facevano satolli e nel contempo, belli comodi e nel mentre, a farsi guerra tra bande, a loro lo scandalo gli faceva un baffo!

      Come si sa, lo Spirito Santo non si impone per far eleggere un Papa (figuriamoci due, magari uno emerito e l’altro al merito dell’ordine di Soros & C., per dire..), ma ispira, suggerisce, potendo essere ascoltato e assecondato od anche no.

      Forse fu proprio quel che accadde allora: perdurando lo scandalo di questo conclave, inetto nel compito di dare un Papa alla Chiesa, lo Spirito Santo suggerì ai viterbesi, assai esasperati di doverli sopportare ancora a lungo ed a loro carico, di prendere loro stessi l’iniziativa, visto che in Conclave, a quanto pareva ormai da troppo tempo, lo Spirito Santo non era ben
      ascoltato ed accolto.

      Riporto da Wikipedia il seguito dell’edificante vicenda dei viterbesi esasperati dallo scandalo del Conclave e, secondo me, ispirati santamente e santamente agendo:

      “ciò portò il popolo viterbese, esasperato, a segregare inizialmente i cardinali all’interno del Palazzo dei Papi (clausi cum clave), quindi a ridurre drasticamente il loro vitto, ed infine addirittura a scoperchiare il tetto dello stesso Palazzo[2].

      Questa elezione è pertanto considerata comunemente come il primo Conclave nella storia della Chiesa cattolica[3][4]. ”

      Funzionò egregiamente (ecco un altro motivo per ritenere che sia scelta costruttiva e capace quella di non dare più l’8 per mille) perché fu eletto un grande Papa, uno tra i migliori di sempre, come Gregorio X.

      Ed anche per questo ritengo possibile che fu lo Spirito Santo a suggerire ai viterbesi esasperati dai cardinali, di forzare il Concilio, i cardinali stessi, in modo così efficace: togliendogli agi in modo progressivo ma deciso.

      Gregorio X fu una vera benedizione per la cristianità: grazie a lui, stante le continue e crescenti aggressioni ed attacchi terroristici di mussulmani ai danni di (disarmati) pellegrini cristiani in Terra Santa, si avviò la prima Crociata verso Gerusalemme.

      Tanto per ricordare che la vocazione alla violenza ed al terrorismo ai danni dei cristiani (e non solo), miscredenti per allah, è antecedente alle Crociate ed è iscritta nell’ islam stesso (nel corano e nell’insuperabile esempio di miglior mussulmano possibile, ad ispirazione di mussulmani in ogni tempo e luogo, ovvero maometto).

      Inoltre, inaugura il Concilio II di Lione che ha, all’ordine del giorno, anche
      l’aiuto anche economico alla causa per la Terra Santa e l’unione con i greci.
      E molto altro, di buono, ancora.

      Un esorcismo al VATICANO, come al conclave prossimo, sarebbe forse utilissimo: l’apostasia dilaga nel clero, il pontificato Bergoglio è inquietante a dir poco, confusione e tanta tra i fedeli, poteri forti, main stream, seguaci del terrorista Maometto e devoti del manifesto criminogeno terrorista che è il corano, non meno dei massoni, non sono mai stati così soddisfatti prima di questo Papa.

      Ma perché avvenga, noi fedeli esasperati, in tanti, tantissimi, dovremmo prendere iniziative, diventar più viterbesi: se si aspetta i cardinali (non ci sarà alcuna correzione e, seppur fosse, rimbalzerebbe), tanto vale dir campa cavallo che l’erba cresce..
      Ed intanto, un cavallo .. pardon, cardinale, non è campato abbastanza.

  • paneburroezukkero ha detto:

    brandmuller fà una finaccia
    se ero un agente assicurativo, un’assicurazione sulla vita oggi non gliela facevo di sicuro

  • malibu stacy ha detto:

    il card. brandmueller ha 88 anni e fiskia
    con quest’articolo ha fatto di sicuro inc…..are qualcuno di potente, e i potenti inc….ati sono pericolosi
    se succede anke a lui qualcosa e anke stavolta dicono ke sono cause naturali, data l’età ci credono tutti, e anke stavolta niente autopsia
    oppure ordinano ai turiferarionzi leccacalzinazzari di farlo passare x vekkio scemo data l’età

  • Francesco ha detto:

    Concordo con Lillo
    Quando si afferma che
    ” Mons. Dorylas Moreau ha manifestato le sue preoccupazioni sulla penuria di preti nelle piccole comunità.

    «Il Papa mi ha detto, sentite, non dimenticate due cose: l’avvenire della Chiesa è più intorno alla parola di Dio che intorno all’eucarestia».

    E il vescovo ha parafrasato: «La parola di Dio non necessita necessariamente dei preti per essere espressa e messa in opera nei nostri ambienti. Il Papa ha insistito molto sulla misericordia. Ciò che importa è fare del bene, prendersi cura dei poveri, essere aperti sul piano della giustizia, ecc. E’ questo che costituisce la testimonianza della Chiesa».

    Non sò quale professione di fede debba fare Bergoglio, si tratterebbe di dare un’imbiancata ai sepolcri.

  • Iginio ha detto:

    Il problema è che Brandmueller non solo è detestato nella sua patria, in Germania, perché considerato filoromano (colpa gravissima lassù 🙂 , come se la civiltà e la fede in Germania non le avesse portate Roma), ma è visto con antipatia anche in Vaticano e tra gli storiografi ecclesiastici (p. es. quelli dell’Archivio Vaticano e dell’Università Gregoriana), ovviamente per il suo essere antimodernista, anche se non lo si dice apertamente.
    Torno a ripetere: il problema non è semplicemente il Vertice (se lo fosse, ricadremmo nell’ingenua papolatria che diciamo di combattere). Il problema è tutto quel mondo paracattolico che di fatto è pseudocattolico (dai monsignori curiali ai gesuiti ai santegidiani a Melloni e soci a Bose) ma che ha influssi potenti nel mondo dei massmedia e nelle istituzioni culturali oltre che nella politica, nel volontariato, nelle cooperative. Se non ci si contrappone a tutto questo, è inutile prendersela con Bergoglio come se dipendesse tutto da lui. E’ più esatto dire che lui non potrebbe fare niente se non ci fosse tutto questo mondo che lo manovra e lo regge.
    Ma è chiaro che contrapporsi a tutto ciò richiede fatica, impegno e lavoro costante (basti vedere come costoro sono riusciti a mettere in silenzio CL, anche se per colpe di quest’ultima). Non certo invettive isteriche per la fine del mondo o elitismi posticci alla Plinio.

  • Sulcitano ha detto:

    Dio, abbia pietà di noi suo popolo. Pietà Padre Eterno e misericordioso, affinché le odierne fitte tenebre, siano definitivamente sconfitte e confinate nelle profondità infernali da GESÙ il CRISTO, Figlio del Dio Altissimo, vera Luce e Vita Eterna di pace e amore.
    Preghiamo: Vieni Spirito Santo! Vieni Spirito di Verità! Vieni Spirito Santo, datore di doni per noi tuo popolo in cammino.Vieni! Vieni!Vieni! Salvaci Santissima Trinità, Dio Uno e Trino!
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

  • peter ha detto:

    Come è possibile chiedere la professione di fede al pontefice Francesco quando il problema della difesa del Depositum Fidei viene sempre scavalcato dall’esigenza di una pastorale vicina alle ferite dell’uomo?
    Il “vizio” sta proprio nelle fondamenta vacillanti di questa premessa.
    Nessuno formalmente, almeno così si dice, dichiara di cambiare la Dottrina, ma di fatto la Dottrina viene regolarmente ignorata se non addirittura vilipesa nei fatti.
    Questa diabolica messa in scena porterà, se non proprio allo scima, ad una apostasia generalizzata.
    Cosa si studia nei seminari? Quale formazione si da ai giovani studenti e seminaristi? Quale filosofia e teologia viene proposta ai giovani sacerdoti? Insomma come viene formato il nuovo clero?
    Qui sta il problema!
    Non è un mistero che dopo il concilio VII, il fumo di Satana, come ebbe a dire Paolo VI, è entrato nella Chiesa: ma cos’è questo fumo di Satana, se non il modernismo, il comunismo, la massoneria e altre realtà anticristiche già condannate dai pontefici precedenti!
    Ma chi ha permesso che questo “fumo” entrasse nella Chiesa? Certamente coloro che sono i custodi degli accessi.
    Pertanto chiedere al pontefice regnante la professione di fede non è realistico!
    L’apostasia è ormai una realtà, ma i veri apostati stanno nelle fila della gerarchia e dei cosidetti teologi modernisti!
    Chi mai potrebbe chiedere a questi “potenti” una professione di fede?
    Suvvia…non scherziamo!

  • Rosario ha detto:

    Non mi capacito al pensiero che papa Benedetto 16,abbia permesso tutto questo.facendo entrare i lupi travestiti da pecore.

    • stefano ha detto:

      Caro Rosario, Benedetto XVI, di plateale può fare ben poco! Se lo facesse ci sono cordate di prelati (ALTI e NON) pronti a fargliela pagare direttamente e indirettamente, scaricandogli addosso le responsabilità di un eventuale scisma che di fatto è già in atto! Ho idea che degli ultimi due pontificati (quello di Benedetto e di Francesco) si parlerà per tanto tantissimo tempo nella storia… , ma certamente il futuro restituirà la giusta LUCE , CHIAREZZA e VERITA’ EVANGELICA al pontificato di Benedetto… che i media e gli stessi prelati sopracitati… gli hanno negato! Per quanto riguarda Francesco… beh, se continua su questa linea di misericordia mielosa e populista in cui non c’è spazio alla GIUSTIZIA di DIO e alla VERITA’ IMMUTABILE del Vangelo…la dimenticanza della storia lo seppellirà! A noi il compito di pregare per Lui che si conformi sulla strada dei SANTI UOMINI che lo hanno preceduto e con la speranza che inizi a parlare chiaro e cristallino come vangelo insegna!

      • Ludo ha detto:

        Scusate se intervengo, credo che Rosario si riferisse a quando B. XVI era papa a tutti gli effetti e non emerito. Mi permetto di aggiungere che prima che papa, J.R. è stato x 25 anni prefetto della Congregazione della dottrina della fede e in quella veste di soggetti inadatti avrebbe potuto stopparne molti. Il perchè non lo abbia fatto con decisione non lo capisco ancora.

        • stefano ha detto:

          Ciao Ludo, e chi o cosa ti dice che non l’abbia mai fatto!? Non sono le notizie plateali (e FINTE) che dipingono un papa francesco che “apre porte” che nessuno avrebbe mai aperto prima a fare notizia nell’ALTO dei CIELI. E nemmeno in terra!!! Il fatto stesso che Benedetto sia stato (ED E’ ANCORA) così odiato e avversato , dai quei loschi figuri (io li chiamo i neo-devoti dell’ultima ora) che oggi controllano i media e inneggiano all’attuale pontificato attribuendo NOVITA’ e NUOVE INTERPRETAZIONI DEL VANGELO, è la dimostrazione che di “fastidio” ne ha dato tanto!!! E a giudicare da quello che continuano a scrivere della sua sola presenza silente o di un semplice, innocente ed accorato messaggio di cordoglio per il funerale di un amico (il cardinale Meisner), da ancora tanta preoccupazione a questi strani figuri dispensatori di confusione e zizzania! Magari Francesco prendesse esempio da lui… preoccupandosi un po’ meno di far felice le folle che non sanno nemmeno dove sta la strada di “CASA”! Sia da prefetto… che da papa regnante… ed ora da emerito …, Benedetto la “DIREZIONE” continua a darla!!! Altri invece…

          • Ludo ha detto:

            Ciao sono d’accordo su tutto. Solo, sulla tua domanda ”chi o cosa ti dice che non l’abbia mai fatto”, mi permetto di risponderti che me lo dicono i fatti, cioè la presenza massiccia di soggetti che OGGI manifestano tendenze stravaganti se non eretiche, ma che sono entrati o hanno fatto strada nella Chiesa IERI. Forse ho malposto la questione, facendo involontariamente passare J.R. per un negligente. Magari ha fatto tutto il possibile, ma con scarso risultato (e torno a chiedermi il perchè di questo risultato, oltre a farmi la domanda subordinata: quello che a me sembra scarso, potrebbe invece essere un buon risultato della sua azione?). Spero si capisca meglio. Ciao.

  • Flora ha detto:

    Certo che i Dubia dei 4, ora 3 Cardinali hanno avuto l’inutile effetto che è sotto gli occhi di tutti. Uguale effetto avrà la possibile Correzione Formale che forse è prossima. A chi se ne infischia delle leggi del Signore, a chi fa un baffo la parola del Vangelo, a chi mette in dubbio ogni certezza di fede, ogni dogma, ogni bimillenaria verità cattolica, credete proprio che suscitera’ anche un piccolo moto di coscienza per il ruolo, la posizione e il peso dell’occupare la Sede petrina? Siamo ancora nel paese delle favole, nel paese dei balocchi o, se volete, si parla di Alice nel paese delle meraviglie. Tra i suoi il caro amico si farebbe una grassa, sonora risata, e me lo rivedo su alcune sue foto come se ce lo avessi davanti
    Per il resto, silenzio ad oltranza, mentre sguinzagliera’ i suoi bulldozer ad una caccia alle streghe verso i tre miti cardinali. Questo rischierebbe di fare una nuova vittima fra i tre e questo sarebbe forse, Dio ce ne scampi, l’unico risultato. Noi questo non lo vogliamo e, di cuore, chiedo a tutti di pregare per loro.
    Per il resto, c’è solo il buio. Un buio sempre più fitto!

  • don Armando Raffaele Maria Loffredi osb silv ha detto:

    E’ questa una buona idea e l’approvo anche per rasserenare tanti cuori dei piccoli del Regno che sono un po’ spaventati per il fatto che veramente oggi il fumo di satana è entrato nella Casa di Dio. Ed oggi perciò, e assai più di ieri, c’è bisogno di santa chiarezza nella professione nella fede cattolica. E ci sarebbe anche la necessità di fare anche il giuramento antimodernista da parte dei neo laureati in Sacra teologia, come feci appunto anche io all’Angelicum nel 1967. Ma lo faranno ancora?… E perché molti oggi hanno difficoltà a farlo?…

    • Iginio ha detto:

      Il giuramento antimodernista è notoriamente seppellito da decenni. Piuttosto, lei ci dica: che pensa dei suoi confratelli monaci p. es. di Camaldoli o di Sant’Anselmo e più in generale benedettini di oggi?

  • Carlo Bianchi ha detto:

    Ogni volta che penso alla PROFESSIONE DI FEDE del Papa, ovvero al RICONOSCIMENTO DELLA DIVINITA’ DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO, che è il FONDAMENTO su cui è edificata tutta la Chiesa e la nostra stessa fede, non posso fare a meno di ricordare commuovendomi il “Racconto dell’Anticristo” di Soloviev (che inoltre in modo così incredibilmente profetico e “ispirato” per quei tempi descrive egregiamente la differenza tra VERO e FALSO ecumenismo…):

    “La grande maggioranza dei mèmbri del concilio si trovava sul palco, ivi compresa quasi tutta la gerarchia dell’Oriente e dell’Occidente. In basso erano rimasti soltanto tre gruppi di uomini che si erano avvicinati gli uni agli altri e che si stringevano accanto allo starets Giovanni, al papa Pietro e al professor Pauli.
    Con accento di tristezza, l’imperatore si rivolse a loro dicendo:«Che cosa posso fare ancora per voi? Strani uomini! Che volete da me? Io non lo so. Ditemelo dunque voi stessi, o cristiani abbandonati dalla maggioranza dei vostri fratelli e capi, condannati dal sentimento popolare; che cosa avete di più caro nel cristianesimo?». Allora simile a un cero candido si alzò in piedi lo starets Giovanni e rispose con dolcezza: «Grande sovrano! Quello che noi abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso. Lui Stesso e tutto ciò che viene da Lui, giacché noi sappiamo che in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della Divinità. Da te, o sovrano, noi siamo pronti a ricevere ogni bene, ma soltanto se nella tua mano generosa noi possiamo riconoscere la santa mano di Cristo. E alla tua domanda che puoi tu fare per noi, eccoti la nostra precisa risposta: confessa, qui ora davanti a noi, Gesù Cristo Figlio di Dio che si è incarnato, che è resuscitato e che verrà di nuovo; confessalo e noi ti accoglieremo con amore, come il vero precursore del suo secondo glorioso avvento». Egli tacque e piantò lo sguardo nel volto dell’imperatore. In costui avveniva qualche cosa di tremendo. Nel suo intimo si stava scatenando una tempesta infernale, simile a quella che aveva provato nella notte fatale. Aveva perduto interamente il suo equilibrio interiore e tutti i suoi pensieri si concentravano nel tentativo di non perdere la padronanza di se stesso anche nelle apparenze esteriori e di non svelare se stesso prima del tempo. Fece degli sforzi sovrumani per non gettarsi con urla selvagge sull’uomo che gli aveva parlato e sbranarlo coi denti. A un tratto sentì la voce ultraterrena a lui ben nota che gli diceva: “Taci e non temere nulla”. Egli rimase in silenzio. Pero il suo volto, rabbuiato e col pallore della morte, era divenuto convulso, mentre i suoi occhi sprizzavano scintille. Frattanto durante il discorso dello starets Giovanni il gran mago che stava seduto tutto ravvolto nel suo ampio mantello tricolore che ne nascondeva la porpora cardinalizia, sembrava occupato a compiere sotto di esso arcane manipolazioni, i suoi occhi dallo sguardo concentrato scintillavano e le sue labbra si movevano. Dalle finestre aperte del tempio si scorgeva avvicinarsi un’enorme nuvola nera. Lo starets Giovanni che non staccava i suoi occhi sbigottiti e spaventati dal volto dell’imperatore rimasto ammutolito a un tratto diede un sussulto per lo spavento e voltandosi indietro gridò con voce strozzata: «Figlioli, è l’Anticristo!». Nel tempio scoppiò un tremendo colpo di tuono e simultaneamente si vide saettare una folgore enorme a forma di cerchio che avviluppò il vegliardo. Per un istante tutti rimasero come annichiliti e quando i cristiani si furono ripresi dallo stordimento, lo starets Giovanni giaceva a terra cadavere.
    L’imperatore, pallido ma calmo, si rivolse all’assemblea dicendo: «Voi avete veduto il giudizio di Dio. Io non volevo la morte di alcuno, ma il mio Padre celeste vendica il suo figlio prediletto. La questione è risolta. Chi oserà contestare i voleri dell’Altissimo? Segretari! Scrivete: il concilio ecumenico di tutti i cristiani, dopo che il fuoco venuto dal cielo ebbe folgorato un insensato avversario della maestà divina, riconosce all’unanimità il regnante imperatore di Roma, come suo capo e supremo sovrano».
    A un tratto una parola squillante e distinta si propagò per il tempio: «Contradicitur». Il papa Pietro II si alzò in piedi e col volto imporporato, tutto tremante di collera, sollevò il pastorale in direzione dell’imperatore: «Nostro unico Sovrano è Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivente. Ma ciò che tu sei l’hai sentito. Vattene da noi Caino fratricida! Via da noi, vaso del demonio! Per l’autorità di Cristo, io, servo dei servi di Dio, ti scaccio per sempre dal recinto divino, cane schifoso, e ti consegno al padre tuo, Satana! Anatema, anatema, anatema!».
    Mentre egli parlava, il gran mago si agitava inquieto sotto il suo mantello: più fragoroso dell’ultimo anatema rimbombò un colpo di tuono e l’ultimo papa cadde a terra inanimato. «Così per mano del padre mio periscono i miei nemici», disse l’imperatore. «Pereant, pereant!», si misero a gridare tremanti i principi della Chiesa. Egli si volse e, appoggiandosi alla spalla del gran mago uscì lentamente dalla porta che stava dietro il palco, accompagnato dalla folla dei suoi seguaci. Nel tempio eran rimasti i due cadaveri e un cerchio ristretto di cristiani mezzo morti dalla paura. L’unico che non aveva perduto il suo sangue freddo era il professor Pauli. Il terrore generale pareva stimolare tutte le forze del suo spirito.
    Era mutato anche nel suo aspetto esteriore e aveva assunto un’aria maestosa e ispirata. Con passo risoluto, salì sul palco e, sedutosi su uno dei seggi lasciati liberi dai segretari di stato, prese un foglio di carta e si mise a scrivere. Quando ebbe terminato, si alzò in piedi e a voce alta lesse: «Alla gloria del nostro unico Salvatore Gesù Cristo. Il concilio ecumenico delle chiese di Dio, riunito a Gerusalemme, poiché il nostro beatissimo fratello Giovanni, rappresentante della cristianità orientale, ha convinto il grande impostore e nemico di Dio di essere l’autentico Anticristo, predetto dalla Sacra Scrittura e poiché il nostro beatissimo padre Pietro, rappresentante della cristianità occidentale, con la scomunica lo ha secondo legge e giustizia scacciato per sempre dalla Chiesa di Dio oggi davanti ai corpi di questi due martiri della verità, testimoni di Cristo, delibera: di rompere ogni rapporto con lo scomunicato e la sua esecrabile accozzaglia, di ritirarsi nel deserto e attendere l’immancabile venuta del nostro vero sovrano Gesù Cristo» Una grande animazione s’impadronì della folla ed echeggiarono voci possenti che dicevano: «Adveniat, adveniat cito! Komm, Herr Jesu, komm!»”.

    • Andrea P. ha detto:

      Grazie, Carlo Bianchi, per lo stralcio dal “Racconto dell’Anticristo” di Soloviev.
      Commovente, dici bene!

  • LILLO ha detto:

    La fede andrebbe professata con i fatti.
    Posso ripetere il Credo mille volte e a voce alta, ma se poi faccio il contrario, oppure permetto il contrario, oppure facilito il contrario, oppure dogmatizzo implicitamente il contrario, a che serve proclamare il Credo?
    A che serve imbiancare i sepolcri?

    • LILLO ha detto:

      Poi è chiaro che lo sa benissimo anche Brandmuller questo, il suo credo sia stato solo un modo velatamente esplicito di richiamare il Vescovo di Roma alla Fede Cattolica.

      • Ludo ha detto:

        Credo anch’io.

        • Ludo ha detto:

          Anzi, potrebbe essere di più: ho letto ora che il Card. Burke è tornato sul tema della correzione formale in qs. stessi giorni. Forse stanno ”tornando alla carica”.

    • Maria Cristina ha detto:

      La professione solenne di fede da parte di papa Francesco dovrebbe essere seguita da almeno un ora di adorazione eucaristica,in ginocchio e in silenzio ,dalla rimozione della statua di Lutero dal Vaticano,dalla risposta ai dubia,e da tanti altri fatti….

      • Giusy ha detto:

        Proprio così Maria Cristina che commenti sempre in modo così chiaro e preciso, ma ci vorrebbe un Miracolo….il fatto è che con immensa superficialità e disattenzione, tantissimi fedeli si lasciano intortare, anche dai preti in gran numero ormai bergogliOni, che per convinzione o per paura ormai dicono le stesse scemenze sconvolgenti del loro kapo argentino. Leggi ad esempio sul business immigrazione.