MÜLLER CRITICA IL MODO IN CUI È STATO LICENZIATO. “LA DOTTRINA SOCIALE DEVE VALERE ANCHE IN VATICANO”.

8 Luglio 2017 Pubblicato da

MARCO TOSATTI

La vicenda di Charlie Gard ci ha impedito nei giorni scorsi di occuparci del caso Mūller, e della scomparsa di quel gigante silenzioso della Chiesa che è stato il cardinale Joachim Meisner. Lo facciamo oggi, in ritardo per condividere un articolo interessante della Passauer Neue Presse, che tratta di ambedue gli argomenti. La traduzione è nostra.

Il cardinale Gerhard Ludwig Müller ha criticato aspramente il modo in cui è stato dimesso. In un’intervista con la Passauer Neue Presse ha dichiarato che papa Francesco gli ha “comunicato la sua decisione in meno di un minuto” di non prolungare il suo mandato, l’ultimo giorno di lavoro come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nessuna ragione gli è stata inoltre fornita. “Non posso accettare uno stile del genere” ha sottolineato Müller prendendo chiaramente le sue distanze dal modo di fare del papa. La “dottrina sociale della chiesa deve valere” anche a Roma nelle relazioni con i collaboratori nel lavoro.

L’occasione per l’intervista é stata la morte del Kardinal Joachim Meisner, morto a 83 anni a Bad Füssing. Müller aveva ancora parlato al telefono con l’arcivescovo di Colonia alla vigilia della sua morte e ha evocato la non conferma del suo mandato. Meisner si sarebbe mostrato “profondamente colpito” dal licenziamento. “Questo fatto lo ha personalmente colpito e ferito e lo considerava un danno per la Chiesa”, così il cardinale di Curia ha descritto la reazione di Meisner.

Nonostante la critica per il modo di fare, Müller ha assicurato Francesco della sua lealtà. L’ex Vescovo di Ratisbona ha dichiarato nell’intervista che non reagirà alla scelta di nomina “con qualunque azione”. E ha aggiunto: “vi è chi pensa di potermi attaccare davanti al carro di un movimento di critica al papa”. Ma come cardinale egli “continua ad avere la responsabilità di preoccuparsi dell’unità della Chiesa e di evitare per quanto possibile polarizzazioni”. Era sempre stato “leale al papa” e intendeva restarlo in futuro “come Cattolico, vescovo e cardinale, come era suo dovere”.

Da notare che il porporato tedesco è stato licenziato – un fatto senza precedenti nella storia della Chiesa dalla metà del secolo scorso – proprio come erano stati licenziati tre sacerdoti della sua Congregazione qualche mese fa. Per un atto di imperio del Pontefice, senza alcuna motivazione o spiegazione. Segno evidente di uno stile di governo che difficilmente si potrebbe definire collegiale o dialogante, ma che sembra rientrare in ben altre tipologie. Vera l’osservazione sulla Dottrina Sociale. A cui si può solo aggiungere: anche le buone maniere dovrebbero – evangelicamente o laicamente – essere di casa…

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71 commenti

    • Francesco ha detto:

      Gino Francesco Visicchio
      ” Chiedo scusa se ho offeso qualche Teologo ”
      Non hai offeso nessun teologo se la sua teologia si fonda sugli insegnamenti di nostro Signore, cioè cristocentrica e non antropocentrica come purtroppo avviene oggi.,
      ” vince solo l’Amore; saremo giudicati solo dall’amore.”
      Questa è l’essenza della teologia cristocentrica.
      Molto ci sarebbe da dire su questa frase, purtroppo per molto tempo si ci è lasciati imprigionare dalle gabbie giuridiche.

      • Marco ha detto:

        @Francesco

        “purtroppo per molto tempo si ci è lasciati imprigionare dalle gabbie giuridiche”

        Esatto. E mi sembra che sia un problema presente ancora oggi, in molto cattolicesimo.

  • Ulisse ha detto:

    Con rispetto parlando mi sembra che il cardinale filtri il moscerino e ingoii il cammello… Il problema non è la maleducazione ma l’eresia, e il vescovo di Roma non si lascia rallentare né ingabbiare da nessun rispetto umano né divino, capisce solo il linguaggio del potere e passa sprezzantemente sopra l’educazione, il rispetto delle persone, la dottrina, la Parola di Dio, la logica… conta solo l’obiettivo. Lui è al di sopra delle regole. Chi potrebbe resistergli, invece, rispetta le regole del gioco, a partire dall’obbedienza verso il papa. E’ il caso del cardinale Muller, che evidentemente ha evitato di schierarsi contro Bergoglio non per qualche calcolo sbagliato, ma per forma mentis e profonda riverenza verso l’istituzione che quest’ultimo indegnamente incarna…

    • Adolfo ha detto:

      Muller si è indubbiamente barcamenato. La buona fede purtroppo non basta a evitare disastri. Va benissimo la fedeltà al papa, però fin quando il papa per primo è fedele alla Verità.

      Non dimentichiamo che è stata proprio la CdF di Muller, a imporre il silenzio a Edson Glauber, in riferimento ad apparizioni mariane riconosciute dal Vescovo locale e assolutamente privi di eresie (infatti la “condanna” non entra nel merito: se ci entrasse, si dovrebbe ammettere che è una condanna ingiusta).
      I Messaggi donati dalla Vergine a Edson hanno sempre richiamato alla via diritta, e ovviamente hanno puntato il dito contro la parte marcia della Chiesa. Silenziare questi Messaggi significa favorire sempre di più la deriva attuale; così come affermare la Dottrina di sempre, mentre si dice che con l’AL nulla cambia (mentre in realtà cambia eccome), nel concreto, produce confusione su confusione.

      Non sono servite neppure le numerose profezie realizzate, per far ammettere alla CdF che l’esperienza mistica di Edson Glauber è vera: http://www.santuariodeitapiranga.com.br/profecias.html
      (vedere in particolare il disegno relativo al terremoto di L’Aquila, e ai più recenti terremoti del centro Italia)

      La Chiesa non ci vuole sentire, quando si parla di apostasia e di persecuzioni contro di Essa (così come, per i medesimi motivi, ha silenziato una parte del Segreto di Fatima); ma, così facendo, non fa che peggiorare la situazione.

      Forse neppure quando ci sarà l’attentato islamico in San Pietro (come disse la Vergine al Cornacchiola, e come ha ripetuto a Edson), il buonismo attuale riuscirà ad ammettere che è stato un grave errore, voler continuare a procedere con gli occhi tappati.

      • Francesco ha detto:

        Eppure basta leggere il Catechismo Cattolico al numero 675-676-677, dove si parla apertamente della tribolazione che la Chiesa deve passare (deve e non dovrà, in quanto ci si è dentro), apostasia, persecuzioni, e sfacelo, lo sanno anche loro è scritto proprio sul catechismo, la strada è già segnata i risultati li sappiamo, ci rimane che la S.S Eucarestia (finché c’è) le preghiere e il Santo Rosario, più di questo non possiamo fare.

    • Ecclesia Afflicta ha detto:

      Sono d’accordo con Ulisse. Il papa è senz’altro un cafone, un dittatore sudamericano che sta portando il papato e la chiesa a livelli bassissimi. Ma Muller doveva parlare prima.

      Ormai la Congregazione per la Fede è completamente screditata, se anche ci fosse a capo S. Tommaso d’Aquino non conterebbe più nulla, perché Muller ha tollerato che il papa facesse da padrone, anziché da servitore del deposito della fede. Muller ha ingoiato le continue bordate contro la dottrina di Bergoglio, ha tollerato perfino il generale dei gesuiti, il bergogliano Sosa, che ha affermato pubblicamente che le parole di Gesù non contano nulla (rispetto al suo idolo Bergoglio) perché non c’era il registratore. Nulla da segnalare, Muller?
      E la responsabilità è di Muller come di tutti i cardinali e vescovi che se ne sono stati zitti.
      Aggiungo anche che, sempre alla CDF opera Coccopalmerio, il cardinale ultrabergogliano il cui segretario organizzava orge a base di cocaina. Il suo segretario era talmente fatto che hanno dovuto ricoverarlo in una clinica subito dopo l’orgia per disintossicarsi.
      Coccopalmerio, non ti sei mai reso conto che il tuo collaboratore era un po’ strano? Da dove prendeva i soldi per la cocaina? perché girava con auto di lusso e aveva a disposizione appartamenti ancora più di lusso? Perché non dai qualche spiegazione? oppure vale anche per te il “chi sono io per giudicare?”
      Se questa è la Congregazione per la fede all’epoca di Bergoglio, Muller doveva andarsene appena vista l’aria che tirava, non lamentarsi adesso perché Bergoglio è un villano e lo ha licenziato in malo modo.

      Sull’affare delle orge in Vaticano ecco 12 osservazioni a cui Coccopalmerio e il papa gesuita dovrebbero dare qualche risposta:

      https://www.lifesitenews.com/blogs/vatican-gay-sex-orgy-12-facts-you-need-to-know

      • Acchiappaladri ha detto:

        @Ecclesia Afflicta (e anche @wp_7512482)

        Disciplinarmente a casa sua il papa può fare quello che vuole: le leggi le fa e le abolisce lui!
        Il punto dolente non è tanto che l’ultimo sovrano assoluto degli stati occidentali faccia quello che gli pare nel suo microstato: se facesse quello che vuole con la giustizia di Salomone e per una maggiore efficacia del ministero petrino, evviva l’assolutismo del vicario di N.S.G.C.!

        Però quanto già visto e quanto si intravede all’orizzonte più che a un’esemplare governo cristiano del sì, sì, no, no, purtroppo fa pensare a uno stile di governo orwelliano:
        TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI MA ALCUNI SONO PIù UGUALI DEGLI ALTRI.

        M A G I S T R A L E !!!!!! ancora una volta il dr. Magister 🙂
        http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/07/10/in-curia-non-piu-di-cinque-anni-e-poi-via-dice-il-papa-ma-dal-dire-al-fare%E2%80%A6/#comments

        (non accetto la sua scommessa perché non mi piace … perdere facile 😀 )

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    …ecco, mi sovviene che, più che di Dottrina sociale, si tratta di un caso evidente di applicazione dello “stile sinodale” evocato a suo tempo da Galantino ;-)))

  • PIER LUIGI TOSSANI ha detto:

    Volevo dire, tutta la mia solidarietà a Müller… comunque mi pare che in questo caso non sia questione di Dottrina sociale, quanto di esercizio di un potere… che Müller, nella sostanza, ha GIA’ accettato, anche se il modo è stato assai discutibile.
    Meglio mettere la cosa nelle mani di Dio, restare disponibili al disegno della Provvidenza, e riflettere sui nostri peccati, per i quali la medesima giustamente ci gastiga…
    Comunque, en passant rammento che su don Milani Müller ha sbagliato di grosso:
    https://lafilosofiadellatav.files.wordpress.com/2017/06/supplica-a-papa-francesco-22santita-non-vada-a-barbiana22-14-6-17.pdf
    …anche se non credo che il Signore lo abbia umiliato per quello…

  • PIER LUIGI TOSSANI ha detto:

    Solidarietà a M

  • Diego B. ha detto:

    Ai fratelli che invocano lo scisma: teniamo duro nella chiesa di oggi, si dice dalle mie parti che “vi sono più dì che luganeghe” e diamo testimonianza di vera Fede. Noi ci ingormiamo, discutiamo ma quanti sono ancor ignari che le cose non vanno per niente bene. Certo che non è facile né piacevole ma cosa volete fare? Molte cose che alcuni suggeriscono nei commenti di questo blog io tiengo che rischiano di farci andare contro il Vangelo ma una soluzione, anche se ardimentosa, esisterebbe.
    Lo Stato potrebbe finire di rigettare il concordato ( di fatto è cos dopo aborto e divorzio e ora anche teori del gender) e tornare ad avere la prerogativa di approvare la nomina dei vescovi. In questo modo si potrebbe fare piazza pulita perché alla fine il papa è importante solo per chi crede nel “ubi Petrus, ibi Ecclesia”, per la maggior parte dei fedeli invece è bibbia ciò che dice il parroco ed è tradizione ciò che comanda il vescovo.
    La cosa difficile è avere politici di questa pasta, ma noi possiamo diventarlo, e ovviare a ciò mentre nessuno di noi può diventare vescovo o cardinale.

  • Franco ha detto:

    E’ davvero doloroso che avvengano fatti simili. Noi popolo di Dio abbiamo bisogno che la Chiesa mantenga salda la rotta della dottrina. Al cardinale Muller il nostro grazie per quanto ha fatto e per quanto di sicuro farà ancora per rimanere punto di riferimento in questi momenti difficili per la Chiesa e per noi credenti per mantenerci fedeli a Cristo.
    Franco

  • Francesco ha detto:

    Mùller
    ” di non prolungare il suo mandato, l’ultimo giorno di lavoro come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. . “Non posso accettare uno stile del genere”

    Se il cardinale ha detto queste parole è stato proprio un ingenuo, di fatto era già stato esautorato, rimaneva come figura senza poter fare nulla, vedere la stessa questione del cardinale Sarah.
    Ingenuo, perché doveva ben sapere con chi aveva a che fare, e che lo teneva ancora solo per una questione di opportunità, di cosa si lamenta?, poteva, quando ne aveva il tempo, di schierarsi alla luce del sole, sarebbe stato forse “Licenziato” ma avrebbe dato uno bello scossone, sarebbe stato un riferimento per la vera Chiesa, e non essere una pedina la quale è stata messa in scacco matto.
    E ha aggiunto: “vi è chi pensa di potermi attaccare davanti al carro di un movimento di critica al papa”
    Non si tratta di essere attaccati davanti al carro, ma di attaccarsi alla Chiesa di sempre, “tirandola” verso gli insegnamenti di Gesù.
    Inoltre la “critica al Papa” è doverosa, fatta come stabilisce il CDC al n° 212.
    L’ubbidienza al Papa la si dà nella misura in cui egli la da a Gesù Cristo.

  • Kosmo ha detto:

    Dott Tosatti, cosa può dirci in merito all’articolo che ha scritto (per ora) solo in inglese?
    Grazie.

    • Kosmo ha detto:

      Mi riferisco all’articolo intitolato “The Good Soldier” ed attribuito a lei.

  • Iginio ha detto:

    Beh, di per sé si potrebbe obiettare (ed è di simile tenore l’obiezione che fanno i monsignori di curia vaticana a chi cita loro i cardinali dei Dubia) che i cardinali non hanno una carica apostolica, sono dei semplici collaboratori del papa il quale può disporne come crede, dunque non potrebbero permettersi una autonomia contrapposta al volere del Papa.
    Chiaramente però tutto questo zelo papalino è riemerso col pontificato di Bergoglio. Non ricordo un tale zelo della curia vaticana nei riguardi di Giovanni Paolo II o di Benedetto XVI, visti per lo più come scocciatori o fautori di scelte sbagliate.

  • Nicola ha detto:

    Certo che su questo blog scrivono molti CATTOCOMUNISTI entusiasti della demolizione della Chiesa Cattolica e della sua Dottrina…..ma come ho potuto constatare di persona il numero dei cattolici che si stanno ” svegliando” è in aumento ( parlo anche di Sacerdoti).

  • LOS DEL CIELO CONTRA FRAN”CISCO”, Y COMO EL PROFETIZADO “PASTOR NECIO Y FALSO PROFETA” EL INFIERNO CON ÉL
    Si Ignacio de Loyola pudiera bajaría a dar una patada en el culo a este jesuita que se cree más listo que nadie y más misericordioso que el Señor, Juan 8: 11.
    Si Francisco de Asís pudiera bajaría a pedirle a este sujeto que se quitase su nombre y que se quedase con Cisco, que es lo que proféticamente es para la Iglesia.
    Rogelio Ricardo Livieres Plano: “Esta decisión, por más que la considero infundada y arbitraria y de la que el Papa tendrá que dar cuentas a Dios, ya que no a mí”.
    Mario Palmaro, despedido de Radio María y al que Fran”cisco” satánicamente llamó por teléfono para “consolarle”, en lugar de llamar al pelotillero papal que le expulsó.
    Joachim Paul Meisner, que se fue con la “misericordiosa” respuesta de Fran”cisco” a su dubia: “escrupuloso, guardián de la verdad, inflexible, malintencionado, pavo real, rígido hipócrita, tradicionalista, etc.,.”.
    Y como ya he escrito hace tiempo no soy cismático, porque sencillamente dejé de estar en comunión con el jesuita Jorge Mario Bergoglio Sívori desde el mismo momento que pensó y juzgó ser digno obispo auxiliar.
    Por eso afirmo y no juzgo -porque no tengo poder para juzgar, el que juzga es él que tiene el Poder-, que no es que el Papa sea un mentiroso cínico y engañador, sino que: UN MENTIROSO CÍNICO Y ENGAÑADOR HA LLEGADO A PAPA.

    QUELLI DEL CIELO CONTRO FRAN”CESCO”, E COME QUELLO PROFETIZZATO “PASTORE IGNORANTE E FALSO PROFETA” L’INFERNO CON LUI
    Se Ignazio di Loyola potesse scenderebbe a dare un calcio nel culo a questo gesuita che si crede più intelligente di nessuno e più misericordioso del Sig., Giovanni 8: 11.
    Se Francesco di Assisi potesse scenderebbe a chiedere a questo individuo che Lei togliesse il suo nome e che Lei rimanesse con Chiasso che è quello che profeticamente è per la Chiesa.
    Rogelio Ricardo Livieres Piano: “Questa decisione, per quanto la considero infondata ed arbitraria e della quale il Papa dovrà rendere conti a Dio, poiché non a me.”
    Mario Palmaro, licenziato di Radio María ed al quale satanicamente Fran”cisco” telefonò “per dar conforto”, invece di chiamare il leccapiedi papale che scacciò.
    Joachim Paul Meisner che andò con la “misericordiosa” risposta di Fran”cisco” al suo dubia: “scrupoloso, guardiano della verità, inflessibile, malintenzionato, pavone, rigido ipocrita, tradizionalista …”.
    E come ho scritto già tempo fa non sono scismatico, perché semplicemente smisi di stare in comunione col gesuita Jorge Mario Bergoglio Sívori dallo stesso momento che pensò e giudicò essere degno vescovo ausiliare.
    Per quel motivo affermo e non giudico – perché non ho potere per giudicare, quello che giudica egli è che ha il Potere – che non è che il Papa sia un bugiardo cinico ed ingannatore, ma: UN BUGIARDO CINICO ED IMBROGLIONE È ARRIVATO DA PAPA.

    • Maria Luisa ha detto:

      Ma lui non è Papa.. è solo un papa morale e non spirituale, non di DIO.. voi che siete scrittori e molto più intelligenti e informati di me perché non lo dite e continuate a chiamarlo Papa?.. lui è solo Vescovo di Roma.. e qui ci sta, moralmente e spiritualmente, perché a accettato di esserlo in conseguenza delle dimissioni di BXVI.. dimesso da vescovo.. Bergoglio non è papa, non ha accettato spiritualmente.. e il papa vero è sempre BXVI.. smettiamola di ingannare la gente e dite: pane al pane, vino al vino, cioè bianco o nero.. NON É PAPA..

  • peter ha detto:

    Una proposta: entriamo tutti nella Fraternità sacerdotale San Pio X.
    L’unico vescovo che ha reagito, con coraggio e determinazione, alla distruzione della Chiesa è stato Mons. Lefebvre.
    Basta con le lamentele, è ora di passare ai fatti!!

  • Carlo Bianchi ha detto:

    Intanto leggete qui l’ennesima sparata di Andrea Grillo (https://ilsismografo.blogspot.it/2017/07/vaticano-francesco-riflette-sul-futuro.html)!!!! ç__ç

    Il papa, che è consapevole delle tensioni provocate dalla possibilità per i preti di scegliere il loro rito potrebbe approfittare dell’accordo con i lefebvriani per riservare il rito antico solo alla loro prelature personale. Nei corridoi del Vaticano, Summorum Pontificum non è più un testo d’attualità. Oggi sembrano più importanti le discussioni con la Fraternità sacerdotale San Pio X per la quale il testo di Benedetto XVI non è necessariamente stato una buona notizia: togliendo dal dibattito la questione liturgica, il papa tedesco aveva infatti permesso di affrontare in profondità i disaccordi teologici.
    Secondo la Commissione “Ecclesia Dei”, incaricata a Roma del dialogo con la Fraternità, tali disaccordi sarebbero oggi appianati. Manca ancora solo la firma di Mons. Bernard Fellay in calce al documento sottopostogli già diversi anni fa. “Se non lo firmano, sono davvero molto stupidi, perché vengono fatti loro ponti d’oro”, commenta un osservatore che ha letto il testo. Il superiore generale della Fraternità dovrebbe firmare dopo aver convinto i più recalcitranti in seno alla Fraternità. E probabilmente prima dell’estate 2018, data del prossimo capitolo generale nel corso del quale il suo mandato sarà rimesso in gioco. Essere nominato a vita a capo di una prelatura gli eviterebbe una rielezione complicata. Per Francesco, si tratta innanzitutto di un gesto di unità: sostenitore di una “diversità riconciliata” e non di una Chiesa uniforme, è persuaso che, dal momento che la Fraternità si dice cattolica, è in questa Chiesa che dovrebbero stare. Quello che non si sa è se il lefebvriani si sentiranno a casa nella Chiesa plurale di Francesco. “Che cosa faranno i vescovi nelle diocesi con la prelatura lefebvriana?”, chiede un osservatore. Specialista di liturgia, il teologo Andrea Grillo ricorda del resto come, a suo tempo, Summorum Pontificum avesse messo i vescovi in difficoltà, stretti tra preti che sceglievano il rito antico e una Commissione “Ecclesia Dei” che aveva un’interpretazione molto ampia del testo. “Introducendo una scelta soggettiva del rito per il prete, il motu proprio ha reso fragile l’unità liturgica della Chiesa e ha creato talvolta delle Chiese parallele perfino all’interno delle parrocchie. È una rottura della tradizione”, ritiene. Questa persona vicina al papa ricorda che, da arcivescovo di Buenos Aires, il cardinal Bergoglio aveva chiesto a un prete contrario alla forma straordinaria di celebrare per i fedeli tradizionalisti. Proprio per sottolineare che il prete non deve scegliere il suo rito. Al contempo, il papa argentino condivide con il suo predecessore una visione molto pragmatica del rito antico. Siccome Benedetto XVI parlava del “cerchio ristretto di coloro che utilizzano l’antico messale”, Francesco ritiene che il suo predecessore “ha fatto un gesto giusto e magnanimo per andare incontro alla mentalità di alcuni gruppi e persone nostalgiche che si erano allontanate” (1) . Ma ritiene che si tratti proprio di una “eccezione” e che “non è lì l’ordinario della Chiesa”. “Il Vaticano II e Sacrosanctum Concilium devono essere promossi così come sono”, afferma il papa, che rifiuta assolutamente l’idea di “riforma della riforma”. Secondo Andrea Grillo, Francesco considererebbe perfino la possibilità, ad un certo punto, di abolire Summorum Pontificum”, a partire dal momento in cui il rito antico sarebbe riservato alla prelatura personale offerta alla Fraternità. “Ma non attuerà mai questo finché Benedetto XVI è in vita”, avverte immediatamente. Intanto, questo papa per il quale le richieste di alcuni, “troppo giovani per aver conosciuto la liturgia preconciliare”, nascondono una “rigidità difensiva”, si prepara ad iniziare un nuovo ciclo di catechesi del mercoledì proprio sulla liturgia. “Questo mostra la sua volontà di affrontare seriamente questo tema, afferma Andrea Grillo. Ma sarà per lui l’occasione di parlare più del contenuto della liturgia che della sua forma e delle sue rubriche”.

  • Giov ha detto:

    Scusate l’OT, ma trovo sull’ottimo blog Cordialiter il racconto di un nuovo orrore:
    http://cordialiter.blogspot.it/2017/07/un-bambino-in-lacrime-per-una.html

    Pare che oggi vada di moda far confessare i bambini DOPO la Prima Comunione. In pratica, insegnano loro fin da piccoli che confessarsi prima non serve: in questo modo si prepara un esercito di cattolici che commettono normalmente sacrilegio.
    Ditemi che ho capito male!

  • peter ha detto:

    Quando vedo alla TV Bergoglio cambio canale!
    Stiamo comunque a ripetere sempre le stesse cose.
    Basta con questa falsa chiesa: sono uno scismatico di fatto!

    • Catholicus ha detto:

      No, caro Peter, lei non è affatto scismatico, sono Bergoglio e i suoi degni compari che non sono veri pastori, veri cattolici, veri cristiani, dato che stanno lavorando per la causa del demonio, spingendo le anime a rimanere nel peccato, non chiamandolo più così, ma solo “ferita, dolore,” ecc. (razza di manipolatori del linguaggio!) affinché finiscano dritte dritte all’inferno. Non condannano più nessuno (salvo i veri cattolici), non riconoscono più i peccati come tali, non invitano alla conversione (i non cristiani, i luterani, i calvinisti, ecc.) al ravvedimento operoso e al cambiamento di vita (i cristiani peccatori, gay, divorziati risposati, ecc.), sono solamente politici massoni mascherati da prelati che imbrogliano e ingannano i fedeli.

      • Giusy ha detto:

        Già, ma ancora troppi Cristiani poco attenti e poco profondi si stanno lasciando beatamente bollire a fuoco lento e portare allegramente all’inferno, perché ciò che dice questo osceno massone argentino😈 “li aiuta a vivere meglio”!!!!😱😱😱😱

        • Caterina Marrone ha detto:

          Il cattolicesimo nn è dolore ma sicuramente è lotta per la buona battaglia. Qst papa svirilisce le coscienze e le confonde

    • Maria Luisa ha detto:

      Condivido in peno.. e come dite in tanti… siamo stanchi di essere messi da parte e permettere che un protestante ci governi l’anima diritta all’inferno… io credente, praticante ed innamorata di Gesù Cristo, mi stacco fisicamente, moralmente e spiritualmente da una chiesa non chiesa… non posso fare altro!!!!

  • Antonio Radeghieri ha detto:

    Preservare l’Unità della Chiesa?
    Ah ah ah, non sapevo Muller fosse anche eccellente raccontatore di barzellette!

    Unità che Gesù definirebbe
    “Sepolcro Imbiancato”,
    bello a vedersi, soprattutto se attraverso l’occhio dei mass-media,
    “ma dentro pieno di ossa di morti e di putrefazione”…

    • Maria Luisa ha detto:

      Scusatemi se vi interrompo… l’unità della chiesa è l’unità in Cristo, cioè l’unità in Gesù Cristo.. ripeto, l’unità in Gesù Cristo, in quelli che credono in LUI, nel Suo Vangelo.. NO UNITÀ DELLE RELIGIONI.. nel Vangelo Gesù dice…. SOTTO UN SOLO PASTORE, cioè il SIGNORE.. Bergoglio unisce le religioni e non la CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA SOTTO UN SOLO PASTORE.. e il Signore come un solo Pastore intende LUI e non il papa che è solo il vicario.. il vicario dirige la chiesa sotto l’effusione dello Spirito Santo e deve portare i fedeli sotto un solo Pastore, cioè LUI, GESÙ CRISTO.. quello che non fa Bergoglio…

  • Gabriele ha detto:

    “Giovedì scorso ho ricevuto una telefonata da Papa Francesco. Era circa mezzogiorno e io ero al giornale quando è squillato il mio telefono e una voce mi ha salutato: era di sua Santità. Io l’ho riconosciuta subito. “Potrebbe venire oggi? Alle quattro?”. Ci sarò senz’altro. Mi sono precipitato a casa e alle tre e tre quarti ero nel piccolo salotto di Santa Marta. Il Papa è arrivato un minuto dopo. Ci siamo abbracciati e poi, seduti uno di fronte all’altro, abbiamo cominciato a scambiare idee, sentimenti, analisi di quanto avviene nella Chiesa e poi, nel mondo”… Da vomitare… Però godo al pensiero di quanto deve rodere a Tarquinio e quelli di Avvenire… Loro che stanno sempre a leccare i calzini al Papa e quello non se li fila nemmeno…

    • M.G. ha detto:

      Già, le famose telefonate del Vescovo di Roma ‘all around the world’. Non si contano più i fortunati destinatari di cotanto onore, sin dalla prima ora….
      Ma per i genitori del piccolo Charlie, in tutto questo tempo, lui non ha trovato una manciata di minuti nemmeno per fare una telefonatina veloce veloce. È evidente che non ne vale la pena né la spesa.

  • Sulcitano ha detto:

    Ma cosa dobbiamo aspettarci da chi usa il terreno immenso potere nella piena convinzione di non dover dare ragioni sulle proprie decisioni? Egli è “El Papa” e noi non siamo nessuno. Sarà anche così per Lui, ma noi siamo Figli di Dio e come tali: forti nella fede, speranza e carità.
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Questo cosiddetto Papa, sempre più eretico, prima o poi farà un bel volo e si schiaccerà per terra.
    Non so se siano esagerate le notizia che ci fornisce “Chiesa Viva”. Qualora fossero vere – è ne chiedo conferma – vedremmo il ruolo che ha questo cosiddetto papa nell’organigramma della massoneria clericale.
    Dovrò fare vedere come sono realmente quegli africani che “fuggono da guerre e carestie”. Mostrerò le foto che scattai nel 1970 nelle zone di guerra del Sud Sudan…
    Quelli che giungono qui sono ben nutriti, con donne incinte ben nutrite e bambini spesso grassi come maialini. Ho l’impressione che ci stiano portando in giro. Esiste un piano criminale per distruggere la nostra identità e civiltà con le invasioni africane e musulmane, al quale Bergoglio partecipa accoratamente. In questa veste da rockstar, il papa sta facendo allontanare i fedeli. Esiste il rischio di una guerra civile in casa nostra, alla quale parteciperanno africani e musulmani a sostegno della cosiddetta Sinistra che li fa venire.

    • anonimo ha detto:

      Prospettiva tragica ma purtroppo molto realistica, che stoltamente gli italiani tardano a riconoscere ed allontanare, complice anche gente come Berlusconi, passata di fatto nelle file del nemico, delle sinistre antiitaliane, anticattoliche, totalitarie.

    • Claudius ha detto:

      Giorgio Rapanelli, credo che Blondet abbia scritto un articolo del genere una volta su di lei e sulle sue esperienze (mi scuso se ricordo male), se e’ cosi’ la invito a dirci di piu’, so che lei e’ un vero esperto di Africa, grazie

      • giorgio rapanelli ha detto:

        Caro Claudius, ho fatto solo un po’ di esperienza d’Africa equatoriale (Congo, Uganda, Sud Sudan), non da turista. Ho un caro amico, Tullio Moneta, che invece è un grosso esperto di Africa Nera, in cui ha abitato per 60 anni e conosce tutto molto bene. Ho anche un contatto con una persona che vive in Uganda e sa tutto sul sistema assistenziale verso quelle popolazioni. Se si rivelasse, rischierebbe la vita. Però mi aggiorna continuamente sulla situazione. Probabilmente presto avremmo una ulteriore resa di conti in Burundi per continuare il genocidio dei Tutsi, complice la Francia. Si spera in Trump, che manderà forse armati a mettere ordine.
        Nel mio blog di Giorgio Rapanelli, ho scritto qualcosa del mio viaggio nel 1970 nel Sud Sudan, filmato compreso. Adesso voglio scrivere e mostrare foto di come si presentano agli occhi degli ignari coloro che fuggono da guerre e carestie.
        Sull’argomento, è in corso un piano mostruoso di disinformazione, di speculazione finanziaria con i nostri soldi, di creare una razza meticcia in Europa, tanto per citare, a cui partecipano le multinazionali sfruttatrici delle ricchezze africane, i pazzi del meticciato in Europa (leggi Kalergi), e perfino il Sommo Pontefice, che non immagina lo sconquassamento della nostra società, causato dal suo buonismo buontempone. E senza tirare fuori un euro. Non sa di cosa sono capaci gli Africani con un po’ di potere in mano…

  • Klaus ha detto:

    Le cose di palazzo le conoscono solo chi in quel palazzo abita o frequenta. È pur vero che “SE” le cose come sono state riferite hanno una valenza di verità, queste circostanze richiedono certamente delle spiegazioni dovute a chi le ha subite e bisognerebbe astenersi da conclusioni di parte da chi da una tastiera ritiene di avere tutti i diritti di conoscerle. Naturalmente la condotta tenuta dal cardinale de quo che ha subito questa decisione necessita di un riconoscimento di stima anche per la sua coerenza di rispettare il ruolo fino all’ultimo ricoperto. Amen

    • Giusy ha detto:

      Ma non era agnostico sig Klaus, che problemi ha?

    • G. Gervasi ha detto:

      @ Klaus
      La correggo: le cose di palazzo le conoscono solo chi [coloro che] in quel palazzo abita[no] o frequenta[no].
      Completo il Suo pensiero: … e tutti coloro cui costoro le raccontano. Ed é questo il punto: pare le abbiano raccontate.
      Ammonire poi alla prudenza nel giudizio é in questo caso davvero “wohlfeil”, considerando tutti i forse, i se, i caveat usati sia dal Dott. Tosatti nel suo articolo che dal blog da lui citato.
      La Sua non tanto velata critica a colui che “da una tastiera pensa di avere tutti i diritti di conoscerle” non mi sembra giustificata. Anche Lei non vorrá negare che sia il compito e dovere del giornalista di far luce anche sui retroscena di eventi di grande importanza e d’intersse per la Chiesa come il licenziamento letteralmente “su due piedi”, direi in malo modo, del Cardinal Prefetto dell’ex Sant’Ufficio, ed il suo diritto di usare qualsiasi fonte di informazione, attendibile, come in questo caso fú fatto.
      Un ultimo commento sul suo encomio per colui che “rispetta il suo ruolo fino all’ultimo”. Cosí han fatto Goebbels ed altri gerarchi nazisti, rimasti leali al Führer fino alla morte, loro e, nel caso di Goebbels, dei suoi figli innocenti. Nutre forse una simpatia per loro? O non pensa che la coscienza debba essere il principio dominante, cui anche la lealtà deve soggiacere?
      Cosí hanno agito i martiri del nazionalsocialismo, sacrificando la loro vita per seguire la propria coscienza e, per coscienza, disobbedendo alla lealtá. Cosí, secondo la mia opinione, dovrebbe agire il Cardinale Müller.
      Caro Klaus, ho i miei dubbi circa “wessen Geist in Ihnen weht”, che spirito anima Lei e i suoi valori.

  • nat ha detto:

    La carità inizia dai più prossimi.
    Lo diceva anche mia nonna, una cattolica rigida rigida che durante la messa recitava il rosario (per il Papa!) che è facile amare l’umanità e difficile andare d’accordo col vicino di casa…

  • Maria Cristina ha detto:

    La cortesia e’la virtu’dei re,si diceva un tempo.
    I parvenu una volta arrivati al potere ,tutto possono fingere,ma non la nobilita’d’animo e di modi che non hanno.
    Il parvenu argentino ha rivelato se stesso.

  • Isabella ha detto:

    Premessa: con tutto il dovuto rispetto per un Principe della Chiesa, ma stiamo parlando del Veltroni della Chiesa Cattolica, col “ma anche” elevato a filosofia di vita.
    Non proprio il massimo per il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
    Spiace per i modi – ma ormai (quasi) tutti abbiamo capito come funziona la Chiesa della missssericordia – però non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che quelli che non stanno né sul melo né sul pero finisce in questo modo.

    • Isabella ha detto:

      *finiscono
      Quando il T9 si impossessa del cellulare la consecutio si nasconde impaurita.

    • G. Gervasi ha detto:

      @ Isabella
      infatti, leggevo sulla Nuova Bussola Quotidiana o altrove, non ricordo, che il licenziamento del Cardinale Müller é stato la grande sconfitta dei conservatori nella Chiesa cattolica.
      La loro linea pare che fosse di non irritare in alcum modo l’ombroso Caudillo e cosí conservare il posto. Questo ha dato adito alla critica di un “Müller bifronte” che, per esempio, pur condividendo la critica dei quattro cardinali li biasima per aver reso pubblici i “dubia” e la mancata udienza pontificia.
      Un Müller che, pur essendo stato umiliato in diverse occasioni e in diversi modi ed essendo stato licenziato su due piedi, in maniera indegna e con maleducazione, senza und grazie e neppure un saluto di congedo, proclama la sua lealtà al papa e si dissocia da ogni tentativo di fare di lui il corifeo dei critici del Bergoglio. Condivide la critica ma si rifiuta di criticare!
      Anche lui pare non essere un uomo del si si, no no. Gli auguro un maggior coraggio. Sarebbe un bel gesto se lui ora rimpiazzasse il Cardinale Meisner, il quarto membro recentemente scomparso, e articolasse da gran teologo il “non licet” dei quattro e di tutti coloro che la pensano come loro ai progetti ed alle idee del Bergoglio e dei suoi. Per il bene della Chiesa e la salvezza delle anime.

  • gian piero ha detto:

    Ma se Jorge Mario Bergoglio.non si inginocchia neppure di fronte al Santissimo,cosa volete che conti per lui un cardinale?Abbiamo gia’capito di che pasta e’fatto.Lui si sente il Capo assoluto della Chiesa,il GRANDE RIFORMATORE che non deve render conto a nessuno e che ha potere illimitato. ANCHE oggi capeggiampeggia sul giornale REPUBBLICA una sua intervista a Scalfari dove si atteggia a grande consigliere dei capi di statodel G20.
    Lui che basta alzi il telefono e chiami Scalfari e il giono dopo ha la prima pagina dei giornali,cosa volete che perda tempo ad essere gentile e a trattare.con rispetto un.card. Muller.qualsiasi?Lui che si crede il.grande play-maker sullo scacchiere geopolitico mondiale epensa di poter imporre le sue deliranti idee migrazioniste a tutto il mondodiritto?
    Ma io credo che il suo stesso egocentrismo e’il suo tallone di Achille come molto personaggi storici dall’EGOsmisurato non si rendono conto che andare fuori dalla misura e’quella nefasta hybris che prima o poi porta alla rovina.

    • catellani lauro ha detto:

      Secondo me il caldo le da’ parecchio da fare, non al Papa ma proprio a lei…

      • Paolo Giuseppe ha detto:

        Caro Catellani lauro,
        forse gian piero è andato giù un po’ pesante. Non è per niente vero che il Papa è malato di egocentrismo. Allora proviamo a metterla giù più morbida:
        -il Papa in Brasile non ha usato la papamobile, ma una Fiat Idea da due soldi: oh, ma che bravo!
        – il Papa sulla scaletta dell’aereo ha sempre con sè una borsa nera; non ha un portaborse: oh, ma che bravo!
        – il Papa non abita nell’appartamento papale in Vaticano (n.d.r.: dove a pranzo ci sei tu e il gatto), ma in Santa Marta in mezzo ai comuni mortali: oh, ma che bravo!
        – il Papa non porta la croce pettorale d’oro (n.d.r.: in segno di rispetto non per te, ma per chi rappresenta la croce), ma di tolla: oh, ma che bravo!
        – il Papa non convoca l’ottico in Vaticano per i nuovi occhiali, ma li acquista in Via del Babuino, dove notoriamente passa inosservato: oh, ma che bravo!
        – il Papa non si fa portare le scarpe nuova a domicilio, ma va in incognito (??) in un negozio qualsiasi: oh, ma che bravo!
        – il Papa a Pasqua non lava i piedi a dodici cattolici, ma anche ai musulmani: oh, ma che bravo!
        – il Papa non va ad un concerto in aula Nervi, organizzato in precedenza dal predecessore per l’anno della fede (21/6/13), ma alle 17,30 avvisa che lui quella sera ha troppo da lavorare: oh, ma che bravo!
        – il Papa non va, come annunciato, in visita all’ospedale “Gemelli” di Roma (27/6/14) per “improvvisa indisposizione” sopravvenuta in giornata a causa (padre Lombardi dixit) dei tanti e stressanti impegni degli ultimi giorni: oh, ma che bravo!
        Può bastare o vado avanti per dimostrare che l’egocentrismo non c’entra,nooo! Non c’entra.

        • catellani lauro ha detto:

          Non sapevo di tutte queste cose che non fa’ il Papa,mi conforta molto di piu’ ascoltare quello che dice a volte con parole semplici ma che mi aiutano a vivere meglio .Mi basta

          • Giusy ha detto:

            Certo, a vivere meglio e imboccare dritto dritto la via larga e comoda per l’inferno, infatti Gesù Cristo avverte che è La Strada Stretta quella che salva, non la falsa abominevole “misericordia” del massone argentino. Bisogna pensare a salvarsi l’Anima, non a vivere meglio!

          • Stefano ha detto:

            Caro Lauro, dovevi avere una vita veramente brutta se le parole sconclusionate, qualunquistiche e aliene dalla Fede cattolica di questo bergoglio arrogante ed ignorante ti fanno vivere meglio… Hai mai letto il Catechismo della Chiesa Cattolica o la vita dei Santi? Te li consiglio vivamente!..

    • Giusy ha detto:

      Speriamo lo porti alla rovina prima, molto prima…. ha già inferto troppe ferite alla Santa Chiesa! È vero che sempre più credenti si stanno FINALMENTE SVEGLIANDO, purtroppo però lui ha appunto quasi tutti i media al seguito scodinzolanti e osannanti, mentre a chi chiede fedeltà e TRASPARENZA non viene data alcuna voce, anzi viene censurato. È talmente viscido questo dittatore argentino che anch’io quando parla spengo la radio schifata.

    • G. Gervasi ha detto:

      @ gian piero
      Analisi correttissima. Mi auguro che la hybris, nefasta per l’egomane velleitario e liberatrice per gli altri, porti costui alla rovina piuttosto prima che poi. Per il bene della santa Chiesa e per la salute delle anime.

  • Alessandro2 ha detto:

    Non basta però cambiare canale quando compare in TV (e ovviamente compare spesso). Bisogna cominciare a far sentire la nostra voce. I semplici fedeli e gli uomini consacrati scandalizzati dalla condotta del (anti?)papa sono molti più di quel che si pensi. Moltissimi.

    • Raffaele ha detto:

      Quattro gatti strampalati

    • Ipo ha detto:

      E’ vero. Moltissimi fedeli hanno cambiato opinione su Bergoglio ed iniziano a vederlo per quello che è. I superstiti ammiratori sono quasi tutti esterni alla comunità ecclesiale.

    • G. Gervasi ha detto:

      @ Alessandro2
      Si, non basta crucciarsi o esprimere il proprio dolore per quello che quest’uomo stá facendo alla Chiesa, o lasciare la voce dei media sul divinizzato Bergoglio in mano ai turiferari di Sua Santità. ai massoni, atei, e globalisti vari.
      Bisogna articolare la protesta e farla sentire, opportune et importune in ogni modo, servendosi di tutti i mezzi che la societá democratica ci permette di usare. Gli argomenti non mancano, anzi.
      Adesso sappiamo ciò che attende la Chiesa cattolica: donne diacono, come primo passo, conducente inevitabilmente alle donne sacerdote, abbandono del celibato sacerdotale, e ambiguità dottrinali senza fine, tanto la dottrina non conta, conta solo per i “rigidi” mentre Bergoglio ed i suoi sono maestri di flessibilità. Infine ci attende la fusione con i protestanti, l’avveramento del sogno del Cardinale Kasper e di molti altri nel cattolicesimo tedesco, non perché i protestanti abbiano accettato il cattolicesimo, ma perché il cattolicesimo ha buttato a mare ció che é cattolico e si é fatto protestantesimo.
      Tutto é ormai possibile. Tutto é e non é: “sein und nichts its dasselbe”, come ci insegna Hegel nella sua Logica.
      Persino il principio di non-contraddizione deve essere assoggettato al “discernimento”, in cui, come ci direbbe il buon Coccopalmerio, anche la contraddizione può essere relativizzata, a pensarci bene e arzigogolando meglio, e addirittura sciolta nel suo contrario, come vuole la logica bergogliosa. Il pensiero deve farsi servo dell’azione: solo allora regnerá la misericordia in tutto e su tutti e l’assoluta libertà per ciascuno di fare ció che crede.

      • G. Gervasi ha detto:

        @ G.Gervasi
        mi correggo: “sein und nichts ist dasselbe” (l’essere e il non-essere é la stessa cosa)

      • Giusy ha detto:

        Io sono più che d’accordo con lei, ormai sta degenerando tutto e non si può permettere altri scempi….ma cosa fare, come? Io seguo chiunque abbia un’iniziativa solida seria e profondamente sincera, ovunque si tratti di arrivare, l’ho fatto per il Family Day con 20 ore di pullman, a maggior ragione li faccio per la Santa Chiesa Cattolica.

  • Ipo ha detto:

    E’ sufficiente guardare Bergoglio in faccia per capire che razza di uomo è.

    E’ più che evidente che non ha passato la vita a temprare le proprie passioni od affinare il proprio spirito. Lui stesso tuona sempre contro la rigidità e la mancanza di misericordia che, tradotto, significa che detesta l’ascesi come metodo e pratica, prima di tutto su se stesso.

    Un’anima allo stato brado priva di nobiltà, ragionevolezza e bellezza interiore.

    • Nemo ha detto:

      Sono pienamente d’accordo. Il linguaggio del corpo è spesso più eloquente di quello verbale. E, nonostante, non veda spesso papa Bergoglio, sia perché per mia scelta da molti anni non ho la televisione, sia per una personale idiosincrasia nei suoi confronti, ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte ad una personalità complessa, ambigua, incurante di cadere in numerose contraddizioni e, allo stesso tempo, determinata a perseguire i propri obiettivi, anche a costo di una ‘frattura all’interno della Chiesa’ (sua stessa ammissione).

    • Stefano ha detto:

      Sottoscrivo, approvo e confermo. Solo che sorge imperiosa una domanda: come può un simile pessimo elemento essere diventato gesuita, prete, vescovo, cardinale e, dulcis in fundo, papa? Qualcosa non funziona nel sistema di selezione dei ministri della Chiesa, facendo danni spaventosi e gravissimi al popolo dei fedeli e alla diffusione della Salvezza, se ancora importa a qualcuno… Le responabilità sono tante, gravissime e diffuse a tutti i livelli!…