LA CONFERENZA POLACCA CONFERMA IL DIVIETO PER I DIVORZIATI-RISPOSATI. SENZA CHIAREZZA A.L. È UNA FERITA NELLA CHIESA.

9 Giugno 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Nei giorni scorsi la Conferenza Episcopale polacca, riunita a Zakopane, sui monti Tatra, ha deciso unanimemente che in base all’Amoris Laetitia i divorziati risposati che non vivono come fratello e sorella non possono ricevere l’eucarestia. Qui trovate i dettagli della decisione, sulla Nuova Bussola Quotidiana.

Con questa decisione, la prima di questo genere da parte di una conferenza episcopale, si ufficializza uno stato di crisi nella Chiesa cattolica che solo una parola chiara da chi è deputato istituzionalmente a darla – il Pontefice – può risolvere.

Ha probabilmente ragione papa Bergoglio nella sua tesi che il tempo è superiore allo spazzio, e che i processi avviati hanno ragione delle situazioni statiche. Ma purtroppo questo è vero per tutti i processi; e nel caso in questione noi abbiamo una divisione che il tempo accentua, invece di saldare.

In precedenza abbiamo avuto alcuni gruppi di vescovi – come quelli del Kazakhstan, o dell’Alberta e dei Territori del Nord Ovest che hanno deciso, in base all’Amoris Laetitia, che l’eucarestia non può essere data a chi vive con un coniuge more uxorio mentre il primo matrimonio è valido, e il primo coniuge è in vita. E abbiamo avuto numerosi vescovi che hanno deciso di muoversi in quel senso nella propria diocesi.

Ma quella della Conferenza Episcopale polacca è una decisione importante. Perché si tratta di una Chiesa ancora viva e fiorente, a differenza di altre dell’Europa Occidentale (vedi Belgio e Germania) che appaiono ben intrise dei germi che hanno portato le Chiese riformate dei loro Paesi alla semi-scomparsa. E cioè il desiderio di rincorrere i fedeli con una campagna di saldi basati sullo spirito della cultura prevalente. Perché è la Chiesa da cui è uscito l’ultimo papa santo della storia, che ha forgiato – insieme con Benedetto XVI – gli strumenti di fede e culturali necessari per affrontare la tempesta travolgente della secolarizzazione.

E’ difficile non vedere a questo punto, a oltre un anno dall’uscita dell’esortazione apostolica, che Amoris Laetitia costituisce una ferita aperta nel corpo della Chiesa. E non solo a livello di cardinali, vescovi, teologi, studiosi; ma di semplici fedeli. Per chi, come la persona che scrive, ha un contatto continuo sui social con persone di tutte le estrazioni e cammini di vita, questo è un dato evidente.

Così come sono un dato evidente le opposte interpretazioni da parte dei responsabili di diocesi. La punta di un iceberg, quelli che parlano (soprattutto contro, per timore di possibili e ahimè probabili ritorsioni, in questo regno) ma segnale di un disagio silenzioso molto più ampio. Qualche tempo fa LifeSiteNews ha pubblicato una lista dei pro e contro, che adesso è certamente molto più lunga. Ma che da sola parla, e chiede: chiarezza.

La chiede al Pontefice, come l’hanno chiesta i cardinali dei Dubia. E’ ideologia non voler vedere che c’è un problema, e un problema grave; non è ideologia porre delle questioni a chi ha la responsabilità di rispondere. Se non lo si vuole fare pubblicamente, lo si può fare in privato. E se i dubbiosi saranno convinti dalla spiegazione di Pietro, non esiteranno certo a dirlo pubblicamente, essi stessi. Ma dopo la presa di posizione di un’intera conferenza episcopale,  e di quelle dimensioni e importanza, non si può far finta di niente.



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76 commenti

  • Giusy ha detto:

    Ci mancava anche tornielli, questo “genio” campione in salto acrobatico, che è passato da posizione saggiamente critica a zerbino di santa Marta e della banda bassotti che vi si è insediata. Mah!!!! Sia Lodato Gesù Cristo.

  • don Armando Maria Loffredi ha detto:

    Sì, imitiamo il popolo Polacco, ed allora non esisteranno più i “dubia” della gran confusione babilonica. E così i cardinali, i Vescovi, i sacerdoti e i fedeli tutti e i giovani non avranno mai più dubbi su Dio, sulla fede, sulla Chiesa e… sul Papa. Pregate per me! Io ci prego sempre per voi e per le vostre care famiglie. Perdonatemi se parlo un pò troppo, ma sono troppo addolorato per la situazione assai assai strana e pericolosa che si è creata nella Casa di Dio. Vvb!

    • Giusy ha detto:

      Le sue parole sono preziose per noi non smetta di donarcele e di Pregare per noi E per la Santa Chiesa. La sofferenza che prova lei è anche di molti di noi. Sosteniamoci vicendevolmente con la Preghiera. Sia Lodato Gesù Cristo

  • don Armando Maria Loffredi ha detto:

    La fede davvero Cattolica dei nostri fratelli polacchi è davvero ammirevole! Ma non basta ammirarli questi servi e serve di Dio, ma è necessario imitarli soprattutto. Sotto il dominio comunista sono stati dei veri testimoni della fede cattolica, dei veri martiri. Basti pensare al loro leader spirituale: il Cardinal Wiziski. Durante il Concilio io ero a Roma per gli studi filofofici e teologici all’Angelicum e ogni tanto accompagnavo il Cardinal Fernando Cento a San Pietro in qualità di caudatario; e ricordo una cosa, un particolare che sempre mi colpiva: ognivolta che appariva sul portone della basilica il Cardinale polacco tutti noi caudatari ci sentivamo come accalamitati dalla sua venerabile persona e correvamo a baciargli il sacro anello in ginocchio, lasciando soli i nostri cardinali che accompagnavamo, e… correvo anche io assieme con gli altri. E quando ormai Papa Montini era vecchio, io pregavo spesso la Madonna che ci facessero Lui Papa, il cardinal Wiziski. Ma venne eleto il suo pupillo prediletto. Sab Papa Giovanni Paolo II. Deo gratias! Ed ora perciò non mi meraviglio di questa scelta, davvero cattolica, del glorioso Episcopato Polacco. E poi, per capire la bella scelta cattolica che ha fatto l’Episcopato polacco, basterebbe rileggere la testimonianza di una mamma polacca che proprio qui sopra ha scritto:
    “Sono polacca, la fede in Polonia è viva. e la gente combatterebbe per salvarla. La Messa domenicale è ben attesa da tutti, ci sono file ai confessionali, pellegrinaggi ai posti di culto, lezioni di religione presi sul serio, e ancora in molte case c’è la preghiera in famiglia, ed entrando in una casa si saluta ancora: “sia lodato Gesù Cristo!”. Il Premier Beata Szydlo è cattolica, e pochi giorni fa il suo figlio è diventato prete; e di esempi ce ne sono tanti: i frutti si vedono! Sono fiera di questa Polonia! Sono felice che Dio sta con noi!”.
    E mi piace assai anche quello che le ha risposto Carlo Bianchi: “Fa davvero bene ad esserne fiera! Prego (e chiedo anche a lei e ai suoi compatrioti!) di pregare per la nostra amata Italia e i nostri vescovi, perché possano presto consacrare tutte le Diocesi al Cuore Immacolato di Maria e annunciare senza timore il Vangelo di Nostro Signore!
    Sia lodato Gesù Cristo!”.
    E volete sapere perché il popolo polacco rimane fedele a Cristo, alla fede cattolica ed alla Chiesa? Perché esso è tutto innamorato della Madonna Nera di Czestochowa ed è tutto consacrato al suo Cuore Immacolato e Addolorato, proprio come il suo Papa Santo, detto il “Grande”, che è anora e sempre “Totus tuus, o Maria!”. Egli passava ore ed ore in cappella e tutto prostrato a terra, in adorazione ala Santissimo Sacramento. Ed ogni volta che doveva prendere una decisione per il suo ministero papale, andava a prostrarsi prima davanti a Gesù Sacramentato. Imitiamolo, e imitiamo le famiglie e il grande popolo della Polonia Cattolica! Vvb e vi benedico in Gesù e Maria. Pace e gioia!

  • LILLO ha detto:

    Niente,
    neanche la Conferenza Episcopale Polacca ha sortito, apparentemente, alcun effetto,
    testate e media di regime, ovviamente tacciono, evviva 🙌 la Parresia,
    e avanti tutta nel piano di distruzione della Famiglia creata a Immagine e Somiglianza di Dio!

  • Diana ha detto:

    Sto dicendo che Bergoglio vuole frammentare la Chiesa, sgretolare il primato petrino, come voleva Martini e tanti modernisti. Non risiede nella sede di Pietro, si definisce vescovo di Roma, dice che si può pensare a un papato a tempo (e quando mollerebbe lui la poltrona, siamo realisti?!). Vuole togliere di mezzo il papato, da buon marxista lo concepisce come un’istituzione da abbattere.

  • Mary ha detto:

    Se la Conferenza Episcopale polacca intende rispettare la Dottrina per quanto riguarda la comunione ai risposati, forse il suo intento è anche quello di rispettare la cattolicità nella sua globalità.

    • Diana ha detto:

      Si Mary scusami nn mi sono espressa chiaramente. I polacchi hanno fatto il loro dovere di pastori, ma Bergoglio e compagnia probabilmente hanno creato confusione per spingere le singole conferenze episcopali a prendere posizioni che sappiamo essere diverse. Sappiamo che il Belgio, la Germania, sono in mano ai protestanti, da noi c’è Bassetti, ognuno farà di testa sua, come nelle “chiese” nazionali luterane, di fatto sottomesse al potere politico.

  • Diana ha detto:

    Mi chiedo se i cattolicissimi polacchi non abbiano fatto esattamente il gioco di Bergoglio, Kasper etc. Se lo scopo ultimo non fosse esattamente quello di sgretolare la cattolicità e suddividerla in tante “chiese” nazionali, abbattendo il primato petrino a favore delle singole conferenze episcopali. Adesso rispondere ai dubia potrebbe far comodo, tanto ci sarà sempre un viaggio in aereo, un’omelia a santa marta in cui affermare esattamente il contrario.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Ho letto l’intervento di A.M. Valli citato da gian piero e mi colpisce questa frase:”il fatto che una Conferenza episcopale come quella (polacca) abbia deciso di uscire allo scoperto apre una fase nuova”.
    Prima osservazione: cosa dirà adesso il saccente Alberto Melloni che scrisse a proposito dei “dubia”: (i quattro cardinali) sono quattro ciliege che si credono il ciliegio”?
    Seconda osservazione: come hanno già scritto molti altri lettori, adesso l’Alto Magistero non può più ignorare il problema. La Chiesa è divisa, ma il silenzio prolungato dell’Alto Magistero provoca questa situazione: se si confermerà la comunione ai divorziati risposati, la spaccatura assumerà connotazioni scismatiche. Se al contrario il Papa andrà a Canossa (cosa che ritendo quasi impossibile) perderè ogni credibilità perchè di fronte ad ogni suo futuro intervento magisteriale, ogni volta tutti si chiederanno se si tratti di un “verbo” definitivo oppure provvisorio.
    Se dovessi scommettere sul futuro, opterei per il liberi tutti, naturalmente condito da belle parole tra le quali un centinaio di “discernimenti”: ogni vescovo faccia quello che gli pare!

  • LILLO ha detto:

    Caro Radeghieri

    … purtroppo niente, nessun articolo sul NO dei vescovi polacchi ad Amoris Laetitia, le testate protestanti parlano di tutto tranne che di Fede.

  • gian piero ha detto:

    Finalmente qualche parroco ha il coraggio di ribellarsi alla grande apostasia:

    http://blog.messainlatino.it/2017/06/venezia-parroco-si-ribella-luoghi-di.html#more

    Deo gratias!

  • Luigi ha detto:

    … senza dimenticare che il novembre scorso, la Polonia, alla presenza delle massime autorità dello stato e religiose, ha solennemente proclamato NS Gesu’ Cristo come Suo Re e Sovrano… una notizia davvero incredibile per i nostri tempi “aggiornati” ….

  • Mary ha detto:

    I lavori della Conferenza Episcopale polacca si sono chiusi il 7 Giugno, non s’è letto nulla fin’ora su codeste testate?
    Forse lo faranno domani, nel giorno del Signore, che ne dite?
    Quanto siete maliziosi e sospettosi, anche il buon Dio ha impiegato una settimana a creare il mondo….

  • Maria Cristina ha detto:

    Probabile(atavica) reazione del card. KASPER E DELCARD. MARX:

    Invadiamo la Polonia!

    🙂

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Maria Cristina
      😉 🙂
      L’atavica pulsione teutonica oggi probabilmente si esprimerebbe così:

      Compriamo la Polonia!

      (l’unica grande ricchezza della Chiesa (luteran)Cattolica della Germania al giorno d’oggi sono gli EURO)

      Ma i Polacchi non si fanno comprare:
      la minoranza tedescofila/bruxellofila l’hanno mandata alla U.E. (appunto con la benedizione della Merkel: Tusk è di sangue tedesco secondo quanto ho letto) ma la maggioranza polacca forse beve qualche birra di troppo, nessuno è perfetto, ma ci tengono alla loro indipendenza e alla Fede Cattolica.

  • Giusy ha detto:

    E mi raccomando, non perdetevi il lupus di gennari…..se volete farvi venire la gastrite, sicuramente lui avrà i suoi “umili e misericordiosi” commenti in proposito😵😵!!!!

  • Antonio Radeghieri ha detto:

    Mi chiedo se
    Famiglia Protestante,
    Sol dell’Avvenire,
    l’Osservatore Argentino
    e Luteran Insider,
    avranno il coraggio di mettere, ben in evidenza e senza interpretazioni che ne contraddicano la sostanza, questa notizia….

    • Luigi ha detto:

      non ho potuto fare a meno di ridere per la sua ironica (seppure amara) reinterpretazione delle testate… 🙂

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Antonio Radeghieri

      Denominazioni azzeccatissime 😀 😀

      Curioso anch’io di scoprire come le testate del Bergoglio Fan Club Italia hanno dato o stanno per dare la notizia.

    • cosimo de matteis ha detto:

      Hai dimenticato Tele Galantino 2001
      (Odissea nel nichilismo)

  • Luigi ha detto:

    E che le cose vadano un “tantone” meglio dalle parti della Polonia lo dimostra un semplice evento, tanto improbabile ad accadere ormai nel nostro paese secolarizzato (figurarsi in Germania o Francia o Belgio o Olanda) quanto la discesa di un UFO in centro Milano nell’ora di punta:
    https://www.radiospada.org/2017/05/ordinato-sacerdote-il-figlio-del-primo-ministro-polacco-la-sua-prima-messa-sara-la-messa-di-sempre/

  • LILLO ha detto:

    Mi metto nei panni di Francesco e vengo a sapere che l’intera conferenza episcopale della Cattolicissima Polonia, terra di San Giovanni Paolo II e di Santa Faustina, Santi della Divina Misericordia, ha definito la mia esortazione apostolica una ferita al cuore della Chiesa, in pratica negandola e rifacendosi al Magistero di Familiaris Consortio, non devo essere molto tranquillo, questa volta “si apre un processo” per il quale non basterà fare spallucce, dovrà chiarire in un qualche modo, speriamo solo che il chiarimento non sia ancora più fumoso ed enigmatico dell’esortazione apostolica!

    • Luigi ha detto:

      ho seri dubbi…
      L’articolo (dalla Scure di Elia) sopra postato già sistematizza la possibile risposta in simili frangenti.

      • Acchiappaladri ha detto:

        @Luigi

        come ha letto, anch’io 🙁

        Voglio qui correggere un mio refuso:
        “… chi ci sarà ancora diciamo a fine 2017, … “

    • Acchiappaladri ha detto:

      @LILLO

      Caro amico, per quel poco che può valere la mia opinione basata su quanto ho visto fino ad ora, lei purtroppo si sbaglia. 🙁

      La mia è un’ipotesi scientifica, nel senso di falsificabile: chi sarà ancora diciamo a fine 2017, inizio 2018 potrà constatare se il regnante papa avrà continuato “a fare spallucce” (scrivere eventualmente qualche paginata di fumosi arzigogoli gesuitici equivarrebbe a “fare spallucce”) oppure (la Cristianità avrebbe ricevuto una grande grazia in questo caso!) avrà dato un chiarimento “da papa” (chiarimento che non può essere altro che la conferma del Depositum Fidei: i “Dubia” non sono altro che domande retoriche).

      Ho timore persino a scrivere dell’altra possibilità, cioè che Papa Francesco nel prossimo futuro arrivi a dare un formale chiarimento “da non-papa”, ossia palesemente eretico: mons. Bergoglio in quel satanico caso avrebbe rinunciato al ministero petrino, indipendentemente da come continuerebbe a vestire, da come continuerebbe a farsi chiamare, da dove continuerebbe a risiedere, dal valore legale contrattuale mondano (a fini economici, diplomatici, organizzativi. ecc.) che la sua firma continuerebbe ad avere nel consorzio umano.
      Rimarrebbe solamente da proclamare, a cura di qualche vescovo rimasto ortodosso, con una qualche procedura da inventarsi sulla base della sana dottrina cattolica e del diritto canonico vigente, la sede vacante.
      Che il Signore possa ritenere sufficienti le nostre poche e povere preghiere e scamparci da questa disgrazia.

      • LILLO ha detto:

        Sono d’accordissimo con lei, sono oltretutto cose che diciamo ormai da mesi su questo blog, ma quello che intendevo è che,
        come ama dire Francesco,
        con il No ad Amoris Laetitia i Vescovi polacchi hanno
        “AVVIATO UN PROCESSO”
        che, siccome è da Dio ed in conformità alla Parola di Lui e alla Tradizione della Chiesa, non potrà essere arrestato
        e metterà Francesco nelle condizioni, prima o poi, di dover rispondere, poi è ovvio che se afferma esplicitamente Si alla Comunione per chi vive in stato permanente di Adulterio, sarà Eresia formale!

        • Carlo Bianchi ha detto:

          Sono perfettamente d’accordo con la sua lettura, anche perché il primo “processo” avviato è stato proprio quello dei famosi “dubia” che, per quanto fino ad ora evitati, costituiscono comunque una seria “pietra d’inciampo” per qualunque teologo, vescovo o conferenza episcopale, esattamente come la continua ed esplicita affermazione di una “Riforma della riforma” liturgica proposta dal card. Sarah!

          Ringraziamo e preghiamo per i quattro cardinali, per il card. Sarah, mons. Schneider e tutti coloro che anche dietro le quinte continuano a combattere per affermare il Magistero di sempre!

  • Luigi ha detto:

    Mi permetto di postare l’ultimo articolo da un blog cattolico (di un sacerdote fedele): da una parte chi vuole rimanere fedele (Conferenza polacca in primis…), dall’altra gli adepti della “nuova religione”.

    “Vuoi giocare con noi alla nuova religione?”

    Noi ti disobbediamo su tutta la linea, ti neghiamo l’onore che ti è dovuto, facciamo quel che ci pare con il pretesto di aver capito che cosa veramente vuoi da noi… e ti doniamo il gioco che abbiamo inventato, il quale ti deve per forza far piacere; ad ogni buon conto, piace tanto a noi – e tanto basta a giustificarci. Più il gioco è curato nei dettagli o creativamente adattato, animato e partecipato, a seconda della “sensibilità” di ognuno di noi o del movimento cui apparteniamo, più tu devi essere contento, perché così abbiamo decretato noi stessi; quello che per due millenni è stato il culto da te richiesto (come i nostri avi hanno sempre creduto, poveretti!) l’abbiamo gettato nella spazzatura, sostituendolo con un prodotto fabbricato da noi, aggiornato e al passo con i tempi, ma insieme più fedele – dicono gli esperti – alla prassi antica, al vero senso della liturgia, ai testi originali ecc. ecc. Il principio di non-contraddizione è un relitto di un passato bigotto e oscurantista del quale ci siamo sbarazzati per poter abbracciare senza complessi la nuova gnosi, che riconcilia i contrari e lascia ciascuno libero di sragionare come più gli aggrada…

    Naturalmente questa “liberazione” messianica [massonica], che ha aperto la preconizzata “età dello Spirito”, vale solo per il ceto clericale, per i “cristiani impegnati” da esso indottrinati e per quanti subiscono passivamente gli effetti delle loro fantasie. Quelli che non la accolgono sono relegati come non-persone nel non-luogo dei reietti: bisogna comportarsi in tutto come se non esistessero. Al massimo si può concedere loro una piccola nicchia in cui sopravvivere, purché non si facciano notare troppo e siano visibili unicamente come un pezzo da museo da esibire quale oggetto di irrisione e prova della necessità del cambiamento avvenuto (come si faceva in Unione Sovietica). Ma non si azzardino ad avanzare la minima riserva sul nuovo gioco! La storia, quale processo hegeliano che procede per virtù propria verso un radioso avvenire di sintesi totale, non può tornare indietro! L’idea di un Dio che vuole sacrifici, di religioni distinte e rivali, di una casta sacerdotale separata dal volgo, di una sfera sacra circoscritta e opposta a quella profana… tutto questo fa parte di un’esperienza religiosa superata che doveva essere necessariamente smantellata e sostituita da quella nuova, in cui tutti gli uomini, per il solo fatto di essere uomini, hanno Dio in sé, sono fratelli fra loro e si evolvono verso la pienezza del divino.

    Le regole di gioco della nuova religione sono semplicemente fantastiche: ogni giocatore, qualunque cosa faccia, può darsi continuamente da sé ripetute autoconferme senza mai doversi rimettere in discussione, specie se è annoverato fra i responsabili di un movimento o di una comunità. Ancora più fantastica è la regola che permette di partecipare a chiunque, senza esclusione, purché accetti di seguire acriticamente un itinerario preconfezionato e si assoggetti a una condizione di sudditanza psicologica che fissa le persone in uno stato di immaturità spirituale chiuso a qualsiasi progresso effettivo. Ma questo è proprio ciò a cui tanti aspirano: essere sollevati dal dover pensare, discernere e decidere perché c’è chi lo fa infallibilmente al posto loro (magari aprendo la Bibbia a caso quasi fosse uno strumento di divinazione). Quel che uno crede a livello di fede e di morale è in molti casi del tutto irrilevante: ci si può sentire perfettamente uniti perché si ripete a una voce che «Gesù è il Signore», senza verificare affatto ciò che ognuno pensi di Lui e di quanto richiede da noi. Se poi, per manifestare l’unità, è sufficiente ritrovarsi a cantare e ballare insieme “nel Suo nome”, siamo a posto: il sogno è diventato realtà; basta lasciarsi andare alle emozioni.

    Che poi la realtà effettiva di certi gruppi e movimenti sia estremamente litigiosa e conflittuale, che i capi siano divorati dall’ambizione e incassino con il loro gioco proventi strepitosi, che la mancanza più assoluta di trasparenza sia dissimulata con l’esigenza di un fideismo incondizionato… questo e altro non è visibile alle telecamere (a meno che non traspaia dalle facce da marpioni di certi dirigenti). Al di là di questi trascurabili dettagli, la vera origine di certe iniziative – se anche hanno potuto ingannare molti con i loro pretesi frutti, per lo più apparenti – si scopre a un certo punto per l’orientamento che tradiscono in modo sempre più palese: se esse predispongono gli aderenti ad accettare l’unica religione mondiale, vuol dire che ad essa miravano fin da principio, seppure in modo meno sfacciato. Si sarebbe potuto capire subito, d’altronde, da che parte andava un’esperienza che ha avuto per padrino il defunto cardinal Suenens, elencato nella Lista Pecorelli con tanto di data di affiliazione, numero di matricola e nome in codice, fautore di un governo mondiale e invitato come relatore a un convegno della Bᵉnè Bᵉrith, l’onnipotente massoneria giudaica.

    Curioso che alla celebrazione dei cinquant’anni del “rinnovamento carismatico cattolico”, la vigilia di Pentecoste, non sia mai stata nemmeno nominata Colei che, con la Sua presenza nel Cenacolo, ottenne alla Chiesa nascente l’effusione fondativa dello Spirito Santo… Probabilmente, se qualcuno si fosse azzardato a invocarla, i “fratelli” pentecostali venuti per il grande abbraccio “nel nome di Gesù” (o di Bergoglio?) gli sarebbero saltati addosso gridando all’idolatria e turandosi le orecchie. È facile blaterare di diversità riconciliata, fondandola sulle sole basi del “battesimo nello Spirito”, della lode e dell’aiuto ai poveri, se si evitano accuratamente tutti i motivi di divergenza e si rinuncia alla propria identità, alla fede trasmessa e agli abituali modi di esprimerla… Cambiare maschera a seconda delle circostanze è un’operazione che sa molto, se non troppo, di ipocrisia. Intesa in quel modo, d’altra parte, l’unità tanto conclamata non è possibile se non a questo prezzo… ma noi non ci stiamo e non ci staremo mai. Dato che, nel Signore, amiamo tutti, compresi gli “evangelici”, uno dei migliori servizi che vogliamo render loro è aiutarli a scoprire Maria. È proprio Lei, la Madre della Chiesa, che la salverà dall’apostasia e condurrà i cristiani alla vera unità.

    In conclusione – anche se già era chiaro – il nuovo gioco non ci piace, ancor meno una volta visti questi esiti. È doloroso dover vedere tanti compagni di un tratto di cammino allontanarsi sempre più nella nebbia mentre, spensierati, fanno festa sul bastimento che si sta dirigendo dritto dritto verso un iceberg. Li abbiamo finora scusati pensando che fossero nonostante tutto in buona fede; ma come continuare a crederlo, quando li vedi ascoltare senza batter ciglio un apostata divenuto “pastore” di una setta che pontifica alla presenza del (supposto) Papa, o l’inossidabile (per quanto invecchiato) predicatore della Casa pontificia che non trova di meglio che il riformatore Lutero per giustificare con la Scrittura lo sdoganamento della religione mondiale, o lo stesso Pontefice che, parlando come un oratore fra gli altri, si riferisce più volte all’apostata, suo intimo amico, oltre a citare il massone cardinal Suenens e il marxista vescovo Câmara? E non vengano, per favore, a raccontarci ancora – con le parole con cui hanno imbeccato “Francesco” – che il rinnovamento carismatico non sarebbe altro che «una corrente di grazia» perché non avrebbe «né fondatore, né statuti, né organi di governo», quando invece è strutturato in gigantesche organizzazioni mondiali rivali fra loro, i cui funzionari – ancora una volta “nel nome di Gesù” – stanno sempre in giro per il mondo… Multinazionali dello “spirito”? Comunque sia, dei principianti in confronto ai colleghi pentecostali.

    Lo Spirito Santo ha sempre agito nella Chiesa, non si è certo “svegliato” cinquant’anni fa. Persone dotate di carismi ci sono sempre state, ma erano chierici, religiosi e laici di vita santa che si guardavano bene dal mettersi sotto i riflettori, ma usavano i loro doni nel nascondimento per aiutare il prossimo. Se poi, come nel caso di Padre Pio, acquistavano loro malgrado grande fama, rimanevano umili e accettavano con perfetta obbedienza qualsiasi provvedimento, anche ingiusto. Quando invece c’è gente che, senza alcuna verifica seria, millanta dei carismi e li usa per la propria autoaffermazione, bisogna dubitarne fortemente. Chi fa da sé un discernimento sui propri “doni” in virtù di uno di questi stessi presunti doni sta chiaramente manipolando gli altri. Non si può prendere un fenomeno per un intervento dello Spirito Santo semplicemente perché c’è qualcuno che lo afferma senza possibilità di smentita, magari facendo leva sui bisogni e sulle sofferenze altrui. La cartina di tornasole, in questi casi, è la vita morale del singolo (che spesso è problematica, ma non si sa). Il segno inconfondibile del soprannaturale, invece, è la carità, fino all’eroismo.

  • Liso ha detto:

    Mary scrive:
    “e chi mi garantisce che oggi non sia peggio di allora?
    Voglio dire: quel che era peccato ai tempi di Gesù, oggi non sia ancor peggio??? Chi ci dà questa certezza????”

    Cara Mary,
    ho la certezza che lei abbia già la risposta.
    L’uomo è lo stesso dalla notte dei tempi, soffre e gioisce sempre inevitabilmente delle stesse identiche cose.
    Siamo come gli antichi egizi, ci differenzia solo il telefonino!
    Per questo lo sforzo immane della Chiesa per essere “al passo coi tempi” mi crea personalmente sconforto.

    • Mary ha detto:

      Infatti, con i piedi di argilla che si ritrova la chiesa di oggi, dove pensa di andare? Non si rende conto che basterà un sassolino a dissolverla?
      Se l’abbiamo capita noi che siamo laici…….

  • Sulcitano ha detto:

    Il chiaro pronunciamento da parte della Conferenza Episcopale Polacca, suona le trombe per un generale risveglio nella Chiesa Cattolica, che ci riporta sull’antica strada dell’ortodossia cristiana – cattolica. Sia benedetto, ringraziato e lodato nostro Signore Gesù, per questo potente raggio di sole che scalda e illumina le nostre menti, i nostri cuori e le nostre anime, in questi tempi di fitte tenebre.
    Grazie Maria Santissima, che non ci hai abbandonato in questi terribili giorni.
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

  • Giusy ha detto:

    Finalmente dei Vescovi coraggiosi e leali! Grande Polonia, ma Preghiamo per Loro, considerati i precedenti mi sa che il kapo gliela farà pagare! Sia Lodato Gesù Cristo

    • Giorgio ha detto:

      Il Papa della Madonna “postina” non è il Santo Papa del “Totus Tuus”.
      C’è da aspettarsi di tutto!

  • Dario ha detto:

    La bufala del tempo superiore allo spazio è stata mirabilmente confutata dal teologo Padre Scalese nel suo blog http://querculanus.blogspot.it/2016/05/i-postulati-di-papa-francesco.html

  • Emilio Biagini ha detto:

    Viva la Polonia cattolica.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Emilio Biagini 🙂

      Niech żyje katolicka Polska!
      (traduzione di mia cognata)

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Così, caro Bergoglio, se sto a ovest dell’Oder posso risposarmi anche se per la chiesa il primo matrimonio è ancora sacramentalmente valido, mentre se sto ad est non posso. Attraverso un ponte e sono in stato di grazia, torno indietro e non lo sono più.
    Molto intelligente, come è intelligente il magistero che dice una cosa e anche il suo contrario e che varia a seconda della distanza.
    Una farsa come le rivoluzioni sudamericane e la demagogia populista che ha portato al fallimento il Sudamerica. Peccato poi che poi le pagliacciate finiscano in tragedia e chi ci rimette non sono i capipopolo, ma i semplici cittadini.
    Analogamente chi ci rimetterà in questo sfascio della ragione che il papa sta importando nella chiesa non saranno i vescovi o la curia romana, ma i fedeli, che perdendo la stima nei pastori potrebbero perdere la stima anche per la chiesa e il cristianesimo.

    • LILLO ha detto:

      Quella dell’attraversamento del ponte 🌉 in un lato del quale sei in peccato mortale e nell’altro sei in stato di grazia è veramente sublime, complimenti davvero!!!

    • Federico Bassi ha detto:

      Io avevo capito che il ponte tra noi e Dio, tra noi e la grazia era Gesù, non un ponte di mattoni o di metallo.

    • Catholicus ha detto:

      Ma no, caro amico, non dobbiamo perdere la stima per la Chiesa e per il Cristianesimo (=Cattolicesimo), e ciò poiché questi pastori non sono quel che danno ad intendere di essere, ma sono impostori, mascherati da religiosi. Sono senza fede, e quindi dovrebbero gettare la maschera e fare i politici, magari; ma il compito loro assegnato da Lucifero, invece, è proprio quello di fingersi pastori, guide del popolo, per condurlo giù, nell’abisso infernale. Quindi nessuna stima, nessuna considerazione per questi collaboratori del demonio, sono solo occupanti abusivi delle sedi, come diceva S. Anastasio, la vera Chiesa è ormai ridotta d un piccolo resto, nella diaspora, nel nascondimento, ma verrà di nuovo allo scoperto, al momento opportuno, quando Maria SS.ma, Regina delle Vittorie, entrerà in scena per debellare Satana ed il suo falso clero demoniaco, e allora sarà dies irae, dies illa. L J C !

      • Ecclesia afflicta ha detto:

        No, Catholicus, non sono affatto d’accordo. I pastori che abbiamo sono i legittimi pastori. Alcuni di loro sono buoni, altri no. Alcuni hanno le idee chiare, altri sono confusi, altri ancora sono pavidi. Non occupano le sedi abusivamente, stiamo semplicemente vivendo in tempi di decadenza. Se capita di avere dei cattivi pastori, non bisogna fare ciò che dicono e occorre confutare i loro errori, ma non per questo si deve negare l’esistenza della chiesa visibile.

  • Mary ha detto:

    @ Gregorio Rigoli,
    estrapolo questa tua frase:
    “quindi se Gesù ha detto allora che tale cosa era peccato, era peccato a quel tempo, in quel contesto, ma oggi no, oggi avrebbe detto cose diverse, perché il mondo è cambiato”
    e chi mi garantisce che oggi non sia peggio di allora?
    Voglio dire: quel che era peccato ai tempi di Gesù, oggi non sia ancor peggio??? Chi ci dà questa certezza????

    • Federico Bassi ha detto:

      Solo la macchina del tempo, se esistesse, provando a portare quel Gesù all’oggi. Questo penserebbero i protestanti, forse. Altrimenti, essendo Dio, e rimanendo con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo, il Suo giudizio ci arriva da un magistero e dai fedeli docili allo Spirito Santo, oltreche dalle apparizioni dirette di Nostro Signore. Ma questa è la posizione dei cattolici autentici.

  • Giuseppe Marson ha detto:

    Una buona e bella notizia, come una scintilla che illumina.
    Mi si permetta una libera e forse azzardata interpretazione, nel suo Diario S. Faustina ha annotato che Gesù le ha detto : “Amo la Polonia ….., da essa uscirà la scintilla che preparerà il mondo alla Mia ultima venuta”
    La Parusia che è l’unico vero processo irreversibile stabilito da Cristo, Signore del tempo e dello spazio.

    • Carlo Bianchi ha detto:

      Amen! E’ proprio vero!

      La Vita-Passione-Morte-Risurrezione di Gesù ha inaugurato la venuta del Regno di Dio e ha dato via a quel processo di trasfigurazione del mondo che ci sta conducendo alla Battaglia Finale contro il nemico di Dio e dell’uomo, il principe di questo mondo e signore della morte! Ma noi combattiamo per il Re e Signore della Vita e di tutto l’Universo, qualunque cosa accadrà abbiamo già vinto con Lui e in Lui!

      E come disse l’amato Benedetto XVI per il 65mo di sacerdozio:

      “Ευχαριστούμεν”: in quel momento l’amico Berger voleva accennare non solo alla dimensione del ringraziamento umano, ma naturalmente alla parola più profonda che si nasconde, che appare nella Liturgia, nella Scrittura, nelle Parole: “Gratias agens benedixit fregit deditque”. “Ευχαριστούμεν” ci manda a quella realtà di ringraziamento, a quella nuova dimensione che Cristo ha dato. Lui ha trasformato in grazie, così in benedizione, la Croce, la sofferenza, tutto il male del mondo. E così fondamentalmente ha transustanziato la vita e il mondo e ci ha dato e ci dà ogni giorno il pane della vera vita, che supera il mondo grazie alla forza del Suo amore.
      Alla fine, vogliamo inserirci in questo “grazie” del Signore e così ricevere realmente la novità della vita e aiutare alla transustanziazione del mondo: che sia un mondo non di morte, ma di vita; un mondo nel quale l’amore ha vinto la morte.

    • Alice ha detto:

      Sono polacca, la fede in Polonia e viva e la gente combatterebbe per salvarla. La messa domenicale è ben attesa da tutti, file ai confessionali, pellegrinaggi ai posti di culto, lezioni di religione presi sul serio, e ancora in molte case preghiera in famiglia, entrando in una casa si saluta “sia lodato Gesù Cristo” , premier Beata Szydlo e cattolica, pochi giorni fa il suo figlio è diventato prete, esempi sono tanti, frutti si vedono. Sono fiera di questa Polonia!Sono felice che Dio sta con noi!

      • Carlo Bianchi ha detto:

        Fa davvero bene ad esserne fiera!

        Prego (e chiedo anche a lei e ai suoi compatrioti!) di pregare per la nostra amata Italia e i nostri vescovi, perché possano presto consacrare tutte le diocesi al Cuore Immacolato di Maria e annunciare senza timore il Vangelo di Nostro Signore!

        Sia lodato Gesù Cristo!

  • Marco P. ha detto:

    Quindi… Le Chiese cattoliche apostoliche romane autocefale dell’Argentina, di Malta e di Roma hanno deciso così. Le Chiese autocefale sorelle dell’Alberta, della Polonia e di Firenze, invece, cosà. Mah…

    • LILLO ha detto:

      Osservazione geniale! Fantastico!

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Marco P.

      😉 beh, non allarghiamoci troppo con gli aggettivi. “Romana” è un po’ impegnativa.
      Anche “Cattolica” è un po’ restrittiva: associamola a “Ecumenica” (che dagli ultimi discorsi di Papa Francesco risulterebbe il contrario della prima, ma basta non fare troppo i pignoli sulle contraddizioni e sulla logica in generale e va bene lo stesso)

      Forse meglio:
      Le Chiese Cristiane Cattoliche Ecumeniche Apostoliche… comunque AUTOCEFALE 😉
      Il vecchio “brand” della istituzione verrà comunque gelosamente conservato a fini contrattuali.

      • Marco P. ha detto:

        Pietà di noi Signore… Pietà di noi! E’ frustrante e umiliante vedere come anni di battaglie – su quelli che una volta erano chiamati valori non negoziabili – combattute, nel mio piccolo, anche in prima persona, siano vanificate in meno di 4 anni di questo pontificato…

  • Gregorio Rigoli ha detto:

    A partire da Bultmann, ovviamente Protestante, e affini, Gesù è stato scisso nel Gesù storico e in quello della fede, ora, il Gesù della fede è sostanzialmente soggettivo e intimo, quello storico, è quello pubblico, quello che ha vissuto in un dato luogo e in un dato tempo, dicendo cose relative a quella situazione, niente di universale.
    Nostro compito è imparare il suo ” stile “, parola molto in voga nel protestantesimo cattolico, adattandoci alla realtà del qui e ora, quindi se Gesù ha detto allora che tale cosa era peccato, era peccato a quel tempo, in quel contesto, ma oggi no, oggi avrebbe detto cose diverse, perché il mondo è cambiato, bisogna insegnare agli omosessuali a vivere fedelmente il loro amore.
    Agli adulteri bisogna far capire che seguire un tale ideale, qual è quello del matrimonio sacramentale, non è facile, allora se non si riesce ad essere fedeli, almeno bisogna essere leali ed imparare ad accettare la sconfitta, la morte dell’amore, e ricominciare con rinnovato entusiasmo con il nuovo compagno.
    Il prossimo va servito con sano realismo, la verità non c’è è un concetto filosofico, c’è il buon senso. Dio ha delegato tutto alla coscienza dei singoli, la rivelazione era solamente funzionale a fare della propria coscienza il proprio Dio.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Sappiate interpretare la mie parole…
    Se vediamo il Sacramento dell’Eucaristia, il Sacramento del Battesimo, come procedimenti “magici”, ossia di “tecniche” che come causa creano un effetto, dobbiamo dire che quella della Chiesa Cattolica è la più alta “magia” esistente, molto semplice nel farla, non necessariamente fatta da “iniziati” costretti a regole ferree, come altrove avviene. Soprattutto, non ha bisogno di sacrifici con sangue umano, o di neonati, messi al mondo per tale scopo, o rapiti. Spesso mi chiedo che fine fanno tutti quei bambini che arrivano con i barconi e scompaiono nel nulla…
    Un Sacerdote “iniziato”, santo o grande peccatore, ha il potere dato dalla Successione Apostolica di fare scendere da profondità incommensurabili fin nel piano eterico (invisibile), immediatamente prima del piano fisico, ma pure nel piano fisico stesso, la più alta Entità esistente: il Cristo, il Figlio, il Secondo Aspetto del Logos, che ha promesso di essere con noi fino alla fine del mondo. E che scende ad ogni Eucaristia…
    Fare parte del Corpo Mistico del Cristo col Battesimo, con il Verbo sigillato dal Sacro Crisma, che vibra ogniqualvolta lo sollecitiamo con l’assunzione eucaristica, non merita forse un sacrifico materiale, come astenersi dal sesso, secondo le regole poste dalla Saggezza e dalla Santità apostolica?
    Non merita un po’ di eroismo quando veniamo irrisi (come capita a me e a tanti altri) quando affermiamo di sentirci onorati di sottostare alle leggi della Chiesa Cattolica?
    E’ forse esagerato avvampare di sdegno quando il Generale dei Gesuiti mette in dubbio l’esistenza del diavolo, facendolo passare come una “invenzione” della mente umana? Quindi facendo passare il nostro Maestro per uno psicotico che vede “ombre” inesistenti?
    Sarà dura, ma vinceremo. Vinceremo perché il numero dei laici pronti a battersi aumenta di giorno in giorno, insieme al Clero. In Polonia, qui da noi e negli USA.
    Gli eretici infiltrati nella Chiesa Cattolica potranno godere dell’appoggio delle logge anglo americane sataniste e dell’Alta Finanza massonica, ma non quello del nostro Maestro…
    Stanno rischiando qualcosa di brutto, come descritto da Robert Hugh Benson nella parte finale del suo “Il Padrone del Mondo”.
    E tutti noi, se non fermiamo in tempo le loro Magie Nere, potremmo scomparire insieme a loro, in una sola notte, come nella catastrofe del 9.564 a.C. di Poseidon, l’ultima isola di Atlantide, che operava una Magia Nera di massimo livello. Trasmessa ai sacerdoti egizi e giunta fino a noi da…
    Ad esempio, le “lattine” usate dall’Ordo Templi Orientis e dalla Chiesa di Scientology sono strumenti che si usavano in Poseidon.
    Le Azzorre sono le vette dei monti di Poseidon.

    • Giov ha detto:

      Sono molto d’accordo con te, Giorgio. Credo che il dono della Chiesa Cattolica sia proprio la “codifica” del contatto con i piani “superiori” nel modo più sicuro e protetto per lo spirito umano. Fuori da ogni rischio, che invece è scontato per chi segue altre e più esoteriche strade.
      Gli aspetti VERI e più “esoterici” della religione cattolica sono proprio quelli che vengono più spesso ridicolizzati: la Presenza reale, la lingua sacra latina, la recita del Rosario e delle giaculatorie, l’esistenza del diavolo.
      Infatti… la massoneria modernista vuole distruggere proprio quello che SA che funziona!

  • Mary ha detto:

    Vuoi vedere che ora proporrà il Magistero geografico?
    Qui si, là no, come prospettava il Kasper durante il sinodo, quando lanciava stracci al Card Sarah?

  • Nemo ha detto:

    Personalmente, non credo che il tempo sia superiore allo spazio. Potrebbe esserlo solo se, come sosteneva l’allora padre Bergoglio,
    il significato di ‘spazio’ viene limitato al solo potere; cosa, che, a mio avviso, è una deformazione semantica viziata da ideologia.
    Il tempo e lo spazio sono semplicemente due categorie che delimitano la nostra esistenza, spesso in egual misura. Io sono nato in campagna, da contadini molto poveri, durante la seconda guerra mondiale e sono convinto che quel tempo e quello spazio abbiano forgiato il mio carattere e la mia formazione umana in pari misura. Per questo non capisco l’assioma esposto in Evangelii Gaudium.
    Per quanto riguarda AL e le sue contrastanti ed equivoche interpretazioni, basti semplicemente ricordare quanto ribadito con forza dal cardinal Caffarra, e cioè che solo un cieco non vede la confusione che regna oggi nella Chiesa.
    E allora, per noi semplici credenti che ancora si ostinano ad essere pellegrini dell’Assoluto valga il sempre attuale motto di San Colombano: Christi sumus non nostri.

    • Aglaring Vanyar ha detto:

      Concordo perfettamente che grande confusione ci sia nella Chiesa. Credo che ciò sia contenuto anche nel terzo segreto di Fatima. Giustissimo il Richiamo a San Colombano. Durante l’ epoca del Grande Santo Irlandese, lo stesso Colombano, richiamò più volte il Papà Bonifacio, in merito alla deriva verso cui tendeva La Chiesa di Roma.

  • Gregorio Rigoli ha detto:

    Beh certo, hanno aperto la strada al Relativismo quindi tutto fa brodo, non c’è più bisogno di intervenire, un’opinione vale l’altra, l’ascolti, se non combacia con la tua fai finta di niente e vai avanti, tutto qui, è la teologia del nulla.

  • Acchiappaladri ha detto:

    “Ma dopo la presa di posizione di un’intera conferenza episcopale, e di quelle dimensioni e importanza, non si può far finta di niente.”

    Mia (personalissima) previsione (da considerazioni puramente terrene, politiche, psicologiche, economiche):
    il papa TECNICAMENTE PUò fare quello che vuole nel governo delle istituzioni vaticane e CONTINUERà A FAR FINTA DI NIENTE.

    Una formale risposta di Papa Francesco ai “Dubia” potrà arrivare solo se costretto da eventi straordinari.

    Se ci sarà un intervento specifico dell’Altissimo ovviamente il discorso sarebbe diverso.

    • Federico Bassi ha detto:

      Concordo perfettamente e pienamente. Quando un Papa pensa di più al “non dividere” che alla verità, vuol dire che siamo fuori binario, si è deviato dalla retta via.
      Purtroppo continuerà a non intervenire, e questo aumenterà la confusione e manterrà una fintà unità che sappiamo non esistere.

      • G. Gervasi ha detto:

        Ma AL é causa di divisioni profonde nella Chiesa, Sig. Bassi.
        Se il papa avesse veramente a cuore il “non dividere”
        farebbe chiarezza e ricostituirebbe l’unitá ecclesiale.

        • Acchiappaladri ha detto:

          @G. Gervasi
          con l’amara consolazione di aver visto la mia analisi condivisa da parecchi ben più titolati di me (per frequentazione dei “piani alti” nella Chiesa e per lunghi studi storici e teologici), ad esempio la magistrale dr.ssa Silvas, ho già da mesi fatto osservare (anche su questo blog probabilmente) che è un’offesa all’intelletto che ci è stato donato continuare a interrogarsi sulla volontarietà di quello che fa Papa Francesco.

          E’ evidente a chiunque segua lo sviluppo storico del comportamento pubblico del regnante pontefice che A.L. e molte altre delle azioni od omissioni di Papa Francesco sono VOLONTARIE e che egli è ben cosciente di dividere la Chiesa: l’ha detto lui stesso pubblicamente che forse passerà alla storia per aver diviso la Chiesa!

          Dove qualunque uomo non assistito da speciali carismi è necessariamente incerto (con la libertà di ipotesi da limitare solo dalla carità cristiana e dalla plausibilità razionale) è sulla buona fede di Papa Francesco, sull’obbiettivo principale che egli vorrebbe ottenere facendo quello che volontariamente sta facendo.

  • Gregorio Rigoli ha detto:

    Questa è una bellissima notizia!

    I vescovi hanno fatto discernimento, non sudditanza gerarchica, e cosa è venuto fuori?
    Il Vangelo, quello che la Chiesa ripete da duemila anni..
    Allora se la conferenza episcopale protest ehm, tedesca afferma il contrario, chi delle due ha ragione?
    Quale delle due è consigliata dallo Spirito Santo?

    Per i Modernisti ovviamente entrambe, unità nella diversità, non nella Verità!
    Ma è la Verità o la diversità a farci liberi?

  • Mary ha detto:

    Bene. In un botto solo tutta la Conferenza Episcopale polacca alla faccia di chi considera la A.L. un capolavoro. Vero mons. Bassetti?

  • LILLO ha detto:

    I processi alla fine hanno ragione dello spazio solo se provengono da Dio.
    Quei processi in cui si fanno le pentole e non i coperchi rimangono solamente un triste fatto, come le guerre.

    • Carlo Bianchi ha detto:

      Acutissima osservazione filosofica, mi trova perfettamente d’accordo! E sarà così che…le porte degli inferi non prevarranno!

    • maria ha detto:

      Mi hai letto nel pensiero