ROMA. VALLINI LASCIA A FINE GIUGNO. VOCI INSISTENTI PARLANO DI LUIGI MORETTI (SALERNO) PER LA SUCCESSIONE.

11 Aprile 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Alla fine di giugno l’attuale Vicario del Papa per la città di Roma, Agostino Vallini, classe 1940, lascerà il suo incarico; il suo termine “naturale” è scaduto due anni fa, al compimento del settantacinquesimo genetliaco.

Ma prima di quella data il Pontefice avrà annunciato (forse addirittura nei prossimi giorni) il successore.

In passato si sono fatti molti nomi, come è naturale in questi casi negli ambienti ecclesiastici, e ancora di più adesso, quando sul trono di Pietro siede un pontefice noto per sua imprevedibilità nella scelta dei collaboratori.

Si era parlato di mons. Galantino, e poi del vescovo di Albano, mons. Semeraro, e ultimamente con particolare insistenza di mons. Rino Fisichella.

Al momento in cui scriviamo molte voci indicano nel probabile successore del cardinale Vallini l’attuale arcivescovo di Salerno, Luigi Moretti.

Luigi Moretti è nato a Cittareale, in provincia di Rieti, il 7 febbraio 1949. Nel 1960 è entrato nel Pontificio Seminario Romano Minore dove ha conseguito la maturità classica. E’ stato ordinato sacerdote per la diocesi di Roma il 30 novembre 1974 dal cardinale vicario Ugo Poletti, dopo aver compiuto gli studi al Seminario Romano Maggiore.

La sua è stata una vita spesa per molti anni nella capitale: segretario generale del vicariato di Roma, vescovo ausiliare per il settore Centro, ordinato dal cardinale Camillo Ruini in Laterano. Dal 17 ottobre 2003 ha ricoperto l’incarico di arcivescovo vicegerente di Roma e nel 2004 ha assunto l’incarico di vescovo ausiliare per il settore Est della diocesi.

Benedetto XVI il 10 giugno 2010 l’ha nominato arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, dove ha dimostrato notevoli capacità organizzative e di ricostruzione della difficile situazione anche finanziaria della diocesi.

Se le voci saranno confermate, il Pontefice avrà certamente privilegiato una scelta “interna”.

E’ da vedere se resterà il titolo di Vicario; in una conversazione privata di qualche tempo fa il Pontefice aveva, in forma colloquiale, espresso perplessità sull’uso del termine “vicario” chiedendosi se “delegato” non fosse più appropriato. Vedremo. Così come vedremo se sarà confermata la tradizione di attribuire al principale collaboratore del Pontefice nella sua diocesi la berretta cardinalizia. Il che, nel regno attuale, non è affatto sicuro.



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4 commenti

  • Acchiappaladri ha detto:

    Mi permetto un “fuori tema” con un sorriso (un po’ amaro), riproponendo a chi se la fosse persa l’ultima punzecchiata dei Coniugi Biagini:

    La cattiveria quotidiana 919
    =========================
    Pensierino della sera. Non ho capito bene se il Papa ha sdoganato Lutero o l’utero in affitto.