L’ISTRUZIONE, FEDELI E IL FAMILY DAY. IL PD NON HA PIÙ PROFESSORI? IL GIALLO DELLA LAUREA. O È UNA VENDETTINA DI RENZI?

13 Dicembre 2016 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Le ragioni che hanno condotto alla nomina di Valeria Fedeli a ministro della Pubblica Istruzione non sono qualche cosa di evidente, agli occhi del cittadino comune che sono. Ho scrutato la biografia di questa parlamentare del PD dalla rossa chioma, (sui social, cattivi, la chiamano Maga Magò!) ma anche lì poca luce. Sindacato a Milano, sindacato a Roma, sindacato tessile, e poi la promozione – immagino per ragioni sindacali e di partito – a parlamentare. In Commissione, si occupa di difesa. E’ fra le fondatrici di “Se non ora quando”, un movimento di rivendicazione femminile che ha avuto qualche notorietà negli anni passati. Di scuola e istruzione nel suo curriculum wikipedico non c’è traccia.

Ma la Fedeli di scuola si è occupata almeno una volta. E’ presentatrice e firmataria di un disegno di legge (2015) il cui Art. 1 recita: “Introduzione dell’insegnamento dell’educazione di genere”, e in cui uno degli scopi principali è la “promozione di cambiamenti nei modelli comportamentali al fine di eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-culturali fondati sulla differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza”.

Se ne occupò a suo tempo “La Bussola Quotidiana”, rilanciando una newsletter dell’Osservatorio Van Thuan di Trieste.

La carenza di professionalità specifiche nel campo di cui è ministro, e questo approccio evidentemente ideologico sono sufficienti a destare l’attenzione, se non l’allarme di chi cerca di difendere le nuove generazioni dall’omologazione all’ideologia Gender, quella secondo cui il dato fisico non è determinante per definire non tanto il sesso (di cui non si parla) ma il genere.

Forse mancavano professori ed esperti di Istruzione e Università nelle file del PD, tanto che questo delicato ministero è stato affidato a una sindacalista del tessile.

O forse Renzi, tramite interposte persone si è preso una sua personale vendettina contro il popolo del Family Day, che al Circo Massimo disse: “ci ricorderemo”, e si ricordò al referendum, contribuendo all’ahimè inutile sberla al governo passato.

Comprensibile allora che Massimo Gandolfini, del Comitato Difendiamo i nostri figli, esprima preoccupazione: “La nomina di Valeria Fedeli, il cui orientamento culturale a favore dell’identità di genere ad ispirazione Gender è ben noto, non può che essere letto come l’ennesima offesa nei confronti del popolo del Family Day”. E continua: “Questa scelta ha chiaramente i toni della provocazione, se non della vendetta, verso le Famiglie del Comitato per il No, colpevoli di aver vinto il referendum, bloccando una pericolosa deriva autoritaria nella quale erano già in programma disegni di legge contro la famiglia naturale e il diritto dei bimbi ad avere mamma e papà”.

“Non è nostra abitudine né dimenticare né restare quiescenti quando sono in pericolo i nostri figli, che potrebbero diventare oggetto di colonizzazioni ideologiche di Gender che offendono l’umano e rottamano la società. Terremo quindi alta l’attenzione sui prossimi passi concreti del nuovo Ministro, cui assicuriamo collaborazione per iniziative contro ogni forma di odiosa discriminazione, violenza o bullismo, restando tuttavia pronti a contrastare in ogni modo qualsiasi tentativo di trasformare i nostri figli in cavie di sperimentazioni ideologiche, come efficacemente affermato da Papa Francesco. Fin da ora lanciamo un forte appello al Presidente della Repubblica, affinché sia garante della Costituzione e vigili che il diritto dei genitori di educare i propri figli non venga violato attraverso atti amministrativi dettati da culture estranee alla storia delle famiglie italiane. Nessun programma educativo che riguardi i delicatissimi temi dell’affettività e della sessualità può essere imposto senza il consenso dei genitori. Viene da dire ‘famiglie italiane unitevi, siate vigili ed attente scuola per scuola, e difendete i vostri figli'”.

Ci si attenderebbe che questa singolare anomalia – nomina a Ministro dell’Istruzione di qualcuno così estraneo al settore – fosse rimarcata, almeno dal quotidiano dei Vescovi, Avvenire. Il fondo del direttore, però, come sottolinea Giuseppe Rusconi nella sua rubrica Rosso Porpora  si limita a queste parole: “Un debutto: Valeria Fedeli all’Istruzione”.

Tutto lì. O non se ne sono accorti, o…



Aggiungiamo una dichiarazione di Mario Adinolfi, del Partito delle Famiglie: “Valeria Fedeli mente sul proprio titolo di studio, niente male per un neoministro all’Istruzione. Dichiara di essere laureata in Scienze Sociali, in realtà ha solo ottenuto il diploma alla Scuola per Assistenti sociali Unsas di Milano. Negli Anni Settanta non esisteva alcun diploma di laurea in Scienza Sociali. Complimenti ministro, bel passo d’inizio. Complimenti Paolo Gentiloni: a dirigere scuola e università in Italia mettiamo non solo una che non è laureata, ma una che spaccia per ‘laurea in Scienze Sociali’ un semplice diploma della scuola per assistenti sociali”.



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15 commenti

  • Mary ha detto:

    hahahahahahahah scemo!!!

    • Nat ha detto:

      Mary, un pochino di ironia ogni tanto no? Thomas More diceva che è una vera medicina per l’anima.

  • Nat ha detto:

    Siete solo maliziosi e prevenuti. La verità è che bisognava RICUCIRE LO STRAPPO con il mondo della scuola dopo i disastri della riforma chiamata “Buona Scuola ” e chi meglio potrebbe farlo che una responsabile del sindacato dei tessili?

  • Carlotta Anna Pallottino ha detto:

    Gentile Tosatti, leggo con grande interesse i suoi articoli espressione spesso di un punto di vista non consueto sulla stampa. Le volevo segnalare che Mario Adinolfi è uno dei fondatori non di un generico partito delle famiglie, come erroneamente riportato, ma del Popolo della Famiglia, vero e proprio partito già presente alle ultime elezioni amministrative.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    Hehe!… la Fedeli alla PI… bella mossa della gattamorta Gentiloni, degno avatar di Renzi. Beh, vediamo che fanno le famiglie, se e quanto gli interessa che lo stato totalitario faccia il lavaggio gender del cervello ai loro figli…

  • Mary ha detto:

    Allora uno che, secondo te, è apostata non può dire una cosa giusta ogni tanto? O lo si deve gettare nel fosso a tutti i costi?
    Che c’entra il tuo pistolotto con l’argomento postato?
    Secondo te, chi in Italia difende la famiglia al giorno d’oggi più del familyday.
    Lo ripeto: la Fedeli è una ripicca alle famiglie italiane!!!

    • Alda ha detto:

      “Il vostro parlare sia sì sì, no no”. Anche i musulmani dicono cose giunte ogni tanto ma non vado a cercar la loro collaborazione per difendere i diritti dell’unico vero Dio Trino ed Unico che loro disconoscono e bestemmiano. Il movimento neocatecumenale è una setta eretica, inoltre la più parte degli altri signori che compongono il comitato family day sono invece dei modernisti da strapazzo, ossia eretici ancor più pericolosi in quanto solo all’apparenza appaiono simili ai cattolici! Non si deve gettare nessuno nel fosso, ma sono quei signori che dovrebbero gettare nel fosso le loro eresie prima di indire Crociate in nome e per conto di Dio. Altrimenti si accontentino pure di quanto potranno umanamente fare da soli, cioè un fico secco. E poi, parliamoci chiaro, il popolo del family day non ha contato una cippa nel NO al Referendum. Le ricordo che a comporre il cosiddetto Fronte del NO, vi erano pure i 5 stelle e parte della più becera sinistra di cui la fedeli è emblematica e diretta espressione: facevano forse parte del circo del family day pure loro? Senza contare che renzi stava sulle scatole pure ai sassi… la smettano di credersi indispensabili perché lapalissianamente non lo sono, anzi tutt’altro direi…

      • Ennio ha detto:

        Ahahahahah, Ada credo faccia uso di psicofarmaci…fa gli stessi discorsi contorti e grotteschi di Vladimiro Guadagno! RUSPA RUSPA

  • Alda ha detto:

    Ma vendetta de che? Contro gli apostati del cosiddetto familyday? Ma tosatti e gandolfini non hanno mai pensato di fare i comici anziché rispettivamente il giornalaio e il medico?! Il familyday non può avere il favore di Nostro Signore e l’altro fenomeno da baraccone di Adinolfi, autoproclamatosi defensor fidei de noantri, dovrebbe farsene una ragione invece di sparare idiozie e gettare discredito sulla Vera Chiesa Cattolica che con adinolfi e gandolfini, kiko e marmaglia simile non ha, almeno per il momento, nulla da spartire!

    • wp_7512482 ha detto:

      Giusto una curiosità. Apostati da che cosa?

      • Alda ha detto:

        Dalla Vera Fede! Lo sa vero che la Chiesa è depositaria di un Deposito della Fede e che se non vi si aderisce non si può piacere a Dio? Non basta attaccare l’ideologia gender, occorre anzitutto, nel farlo, mantenersi saldi nella Fede Cattolica, cosa che i vari neocatecumenali e altri “cattolici” ingenui non fanno e nemmeno ritengono di dover fare, prima di ogni altra cosa! Il problema è un problema di Fede non di gender, il quale è solo conseguenza di una apostasia in stadio ormai terminale del fu popolo cattolico! Ognuno crede di poter essere cattolico a modo proprio ma mi risulta che il Signore si venuto nella carne e abbia parlato, agito e impartito chiarissime direttive! La Chiesa cattolica è un esercito schierato ordinatamente a battaglia non un circo all’interno del quale ognuno si specializza nell’esibizione che più gli aggrada! “Senza di Me non potete fare nulla” disse il Signore ma i vari amato, kiko, adinolfi e gandolfini continuano imperterriti a fare orecchie da mercante! Non combineranno nulla in ogni caso!

        • PetrusLXXVII ha detto:

          Ma cosa va blaterando signora Alda?!
          Lei che è così zelante, mi corregga se sbaglio.. Non fu forse Nostro Signore a dire: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome – nel caso in questione il “family day” – e subito dopo possa parlare male di me. CHI NON È CONTRO DI NOI È PER NOI».
          Forse i neocatecumenali saranno dei “cattolici sbagliati”, col tempo vanno fraternamente corretti in qualche loro deviazione, ma di qui ad apostrofarli come apostati ne passa!!!
          Ubi maior minor cessat!

  • Mary ha detto:

    Ma certo che è una vendetta, ormai è tempo di reagire, la misura è colma.
    Dichiarare una laurea mai esistita non è un falso perseguibile?
    Soprattutto per chi sta ai piani “alti”?
    Se si preannuncia una mobilitazione, io ci sto anche se non ho figli che corrono questo pericolo.