MONS. SCHNEIDER: LO SCISMA C’È GIÀ. TRUCCHI, INGANNI E INTIMIDAZIONE PER DARE LA COMUNIONE AI DIVORZIATI.

8 Dicembre 2016 Pubblicato da

Marco Tosatti

Nella Chiesa cattolica c’è già uno scisma in atto; non per colpa del Pontefice, ma di alcuni ecclesiastici che usano trucchi, inganni, una retorica magistrale e dialettica. E’ questa l’opinione espressa dal vescovo ausiliare di Astana, Athanasius Schneider, (nella foto con il card. Burke)  in un’intervista a una televisione francese. A causa del dibattito che è seguito alle interpretazioni contrastanti sull’esortazione apostolica Amoris Laetita, “siamo testimoni oggi di una forma bizzarra di scisma”, ha detto il presule, prendendo di mira ecclesiastici di alto livello che hanno rotto con la tradizione cattolica per promuovere “il vangelo della libertà sessuale”. Queste persone, ha aggiunto, cercano di soffocare una discussione aperta sui loro scopi, e “fanno uso di calunnie nel tentativo di mettere a tacere la voce della verità.

Senza fare nomi – ma forse, con un po’ di attenzione, alcuni di essi sono identificabili, – ha detto: “Questi ecclesiastici vogliono usare metodi malvagi – cioè trucchi, inganni, retorica magistrale e dialettica, e persino tattiche di intimidazione e violenza morale, per raggiungere il loro obiettivo, quello di ammettere i cosiddetti divorziati-risposati alla Santa Comunione senza che questi adempiano alla condizione di vivere in perfetta continenza, una condizione richiesta dalla legge divina”.

Schneider ha escluso il papa dalle accuse: “Ha detto chiaramente di non avere l’intenzione di proporre il suo proprio insegnamento magisteriale”, e ha esortato a pregare affinché il Papa intervenga e metta fine alla confusione.

 

Mons. Schneider ha svolto a Roma lunedì scorso una conferenza su “La grandezza non negoziabile del matrimonio cristiano”. Ne avete il resoconto dettagliato in Corrispondenza Romana. Ha ricordato l’insegnamento del Vangelo sul matrimonio, e ha aggiunto: “Di conseguenza la Chiesa secondo la logica Divina e umana non ha la competenza di approvare nemmeno implicitamente una convivenza more uxorio al di fuori di un valido matrimonio, ammettendo tali persone adultere alla Santa Comunione. Un’autorità ecclesiastica che emana norme o orientamenti pastorali che prevedono una tale ammissione, si arroga un diritto che Dio non le ha dato. Un accompagnamento e discernimento pastorale che non propone alle persone adultere – i cosiddetti divorziati risposati – l’obbligo divinamente stabilito di vivere in continenza come condizione sine qua non per l’ammissione ai sacramenti, si rivela in realtà come un clericalismo arrogante. Poiché non esiste un clericalismo più farisaico che quello che si arroga diritti divini”.

Ha poi esposto più ampiamente i concetti espressi nell’intervista, ricordando il peccato di Aronne, che diede il permesso di infrangere il Primo Comandamento:

“Invece del Primo Comandamento come era nel tempo di Aronne, parecchi chierici, anche di più alto rango, sostituiscono ai nostri giorni il Sesto Comandamento con il nuovo idolo della pratica sessuale tra persone non validamente sposate, che è in un certo senso il vitello d’oro creato dai chierici dei nostri giorni. L’ammissione di tale persone ai sacramenti senza chieder loro di vivere in continenza come conditio sine qua non, significa nel fondo un permesso di non dover osservare in questo caso il Sesto Comandamento. Tali chierici, come nuovi “Aronne”, tranquillizzano le persone, dicendo che possono essere serene e liete, cioè possono continuare nella gioia dell’adulterio grazie a una nuova “via caritatis” e al senso “materno” della Chiesa e che possono persino ricevere il cibo Eucaristico. Con tale orientamento pastorale i nuovi “Aronne” clericali fanno del popolo cattolico il ludibrio dei loro nemici, cioè del mondo non credente e immorale, il quale potrà davvero dire per esempio:

Nella Chiesa cattolica si può avere accanto al proprio coniuge un nuovo partner, e la convivenza con lui è ammessa nella prassi.

Nella Chiesa cattolica è ammessa di conseguenza una specie di poligamia.

Nella Chiesa cattolica l’osservanza del Sesto Comandamento del Decalogo, tanto odiato da parte della nostra società moderna ecologica ed illuminata, può avere delle legittime eccezioni.

Il principio del progresso morale dell’uomo moderno secondo il quale si deve accettare la legittimità degli atti sessuali fuori del matrimonio, è finalmente implicitamente riconosciuto nella Chiesa cattolica, che era stata sempre retrograda, rigida e nemica della letizia dell’amore e del progresso morale dell’uomo moderno”.


Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa”. 

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7 commenti

  • Echenique ha detto:

    Tiene bemoles que a seguir pecando se le llame la respuesta generosa a Dios en ese momento y en esas circunstancias, que no les han venido dadas sino que las han buscado y querido. Este es el nefasto bergoglianismo, pero muchos todavía no se quieren enterar. Dios nos juzgará a todos, en especial a quienes hemos recibido muy buena formación, por lo que estamos diciendo o callando en este momento trágico para la Iglesia.

  • Echenique ha detto:

    Todo el programa siniestro, el centro del Bergoglianismo, está resumido en la escandalosa declaración de Francisco en el párrafo 303 de Amoris:

    Pero esa conciencia puede reconocer no sólo que una situación no responde objetivamente a la propuesta general del Evangelio. También puede reconocer con sinceridad y honestidad aquello que, por ahora, es la respuesta generosa que se puede ofrecer a Dios, y descubrir con cierta seguridad moral que esa es la entrega que Dios mismo está reclamando en medio de la complejidad concreta de los límites, aunque todavía no sea plenamente el ideal objetivo. De todos modos, recordemos que este discernimiento es dinámico y debe permanecer siempre abierto a nuevas etapas de crecimiento y a nuevas decisiones que permitan realizar el ideal de manera más plena.

    Aquí, Francisco revela nada más y nada menos que un descabellado intento de elucubrar excepciones a preceptos negativos de la ley natural divinamente impuestos y sin excepciones respecto a conductas intrínsecamente inmorales, como el adulterio, reduciendo estos preceptos a meros “ideales” sobre los cuales Dios no espera un cumplimiento estricto “en medio de la complejidad concreta de los límites”. Esto, por supuesto, representaría en la práctica la destrucción total del orden moral.
    Para montar esta rebelión moral, Francisco ha estado, después de Amoris, guiñando el ojo y asintiendo a prelados que admiten en la sagrada comunión a los divorciados vueltos a casar, pretendiendo “absolverlos” de su adulterio continuo “en ciertos casos”. Al mismo tiempo, conserva un silencio estudiado frente a las súplicas urentes de otros prelados y de gran número de fieles para que “clarifique” su posición y se retracte de los errores de Amoris.

  • Echenique ha detto:

    Schneider ha escluso il papa dalle accuse: “Ha detto chiaramente di non avere l’intenzione di proporre il suo proprio insegnamento magisteriale”. Invece debe avere la sinceritá e la valentía di accusarlo, perché il suo magistero, contenuto nella AL, va contro tutto il magistero di 2000 anni e dello stesso Gesú sul matrimonio e il divorzio. Se non vuole proporre questo insegamento ¿ perché allora, non uno, ma due sínodi manipolati perche dicéssero quello che Bergoglio voleva e la coscientemente ambigüa AL ? Chí, se non Bergoglio, ha creato la maggiore confusione della storia della Chiesa ? É arrivato il tempo del célebre J’acuse. Ognuno prenda la sua responsabilita. Schneider ha fatto tanti pasi. Manca ancora uno.

  • Lucius ha detto:

    Mons.Schneider,ricorda a chi ha la mente labile che il peccato contro il6Comandamento non consiste nell’atto in se’,ma nel non rispettare la Legge che disciplina gli istinti sessuali,dentro e fuori il Sacramento del Matrimonio,senza il cui rispetto non ci sarebbe ne’famiglia,ne’società’,ne’nazione,ne’ seguaci di N.Signore Gesu’Cristo!La AL? Una perdita di tempo e…una risata vomitata dalla rovente bocca di satana!

  • Stefano ha detto:

    Questo vero Vescovo, cui va tutto il mio rispetto e la mia ammirazione, ha parole forti e chiare. Le vorremmo trovare sulla bocca del papa. Non possiamo nasconderci che questa confusione l’ha creata lui. E posso anche dire che l’ha proprio voluta!…

  • p.b. ha detto:

    “non per colpa del Pontefice”: una mezza verità, è peggio di una menzogna