“NO!”. LAICI CATTOLICI ESULTANO, QUALCHE VESCOVO UN PO’ MENO, FORSE…. #CENESIAMORICORDATI”

5 Dicembre 2016 Pubblicato da

ciaone

Marco Tosatti

L’hashtag è #cenesiamoricordati. Il mondo delle famiglie del Family Day, quelli del Circo Massimo, esulta per la vittoria del “No”, e per la dipartita di Matteo Renzi. Matteo Renzi aveva partecipato con convinzione al primo Family Day, quello di San Giovanni; e poi c’è stata la conversione sulla via LGBT, la legge sulle Unioni Civili imposta soffocando ogni dibattito con una legge di fiducia a cui hanno contribuito Verdini e altri. Allora il popolo delle famiglie incassò la sconfitta (e lo strano voto di non pochi personaggi politici che si dichiaravano cattolici) con un “ce ne ricorderemo”. Poi venne la Cirinnà, con un video inquietante,  in cui si prospettava di tutto e di più dopo la riforma costituzionale, con un PD che avrebbe proposto leggi ulteriormente eversive dell’antropologia naturale.

E i timori si accrebbero. Negli ultimi mesi il Comitato promotore del Family Day , e in particolare il suo leader, Massimo Gandolfini si sono spesi, nel più totale silenzio dei mass media maggioritari, tutti in campagna esplicita o implicita per il “Si” a sottolineare i rischi per la democrazia di una vittoria di questa riforma frettolosa e pasticciata.

E qualcosa, sui rischi di una pesante sconfitta del “Si!”, deve essere filtrato persino ai vertici della Chiesa italiana, se negli ultimissimi giorni Gandolfini ha ottenuto un minimo di presenza su Avvenire e su TG2000, i feudi informativi gestiti in maniera molto presente dal Segretario generale della Cei, mons. Galantino. Se la legge sulle unioni civili è potuta passare grazie anche al quasi silenzio-assenso della Segreteria di Galantino, portatrice di un neo-collateralismo con l’esecutivo Renzi; maligni come siamo pensiamo che la presenza all’undicesima ora dell’esecrato Gandolfini sui media Cei possa non essere casuale. Ma invece essere il frutto di un qualche campanello di pericolo suonato a Circonvallazione Aurelia sull’esito referendario. Per evitare di associare una segreteria così contigua a Palazzo Chigi nella catastrofe delle urne. E forse anche per non silurare le possibilità di diventare Vicario del Papa per la città di Roma. Per sé o per il suo grande amico e sponsor, il vescovo di Albano, diocesi estremamente attenta ai problemi delle diversità e dei nuovi diritti.

E’ naturale che i laici cattolici che si sono battuti in questi mesi adesso si sfoghino sui social.

Mario Adinolfi, direttore de “La Croce” e bestia nera degli attivisti dell’ideologia omosessualista, scrive: “Dopo Hollande, Obama, Zapatero e Cameron un altro politico prono alla lobby Lgbt cade. Renzi ce ne siamo ricordati”. Associando l’approvazione del matrimonio omosessuale alle sventure politiche dei capi di governo (Obama per interposta Hillary Clinto). Una moderna versione della Maledizione di Tutankhamon che colpirebbe i premier filo LGBT.

adin

Altri sono stati più stringati: il Comitato Articolo 26 (@comitatoart26) ha twittato alle 0:28 AM on Lun, Dic 05, 2016:

“Le famiglie del #FamilyDay con il #PaeseReale hanno rispedito al mittente una brutta riforma che avrebbe indebolito la #democrazia ✌ #Renxit”.

art26

Qualcuno ha messo in campo addirittura il Nemico dell’umana natura, il Mentitore:

renzi-esorcismo

E poi naturalmente c’è chi non ha resistito allo sfottò, come qui sotto.

ciaone

 

E visto che il protagonista di questa battaglia stato Massimo Gandolfini, è giusto riportare in aggiunta al post originale la sua dichiarazione:

“Renzi è stato punito dalla sua arroganza, quella stessa arroganza che lo ha portato ad ignorare ogni confronto, anche informale, con il popolo del Family day – che ha portato milioni di persone in piazza a distanza di pochi mesi nel 2015 e 2016  – e ad imporre due voti di fiducia per far approvare la legge sulle unioni civili”. Così Massimo Gandolfini commenta il risultato del referendum istituzionale.

“Il 31 gennaio avevamo promesso che ce ne saremmo ricordati e ora Renzi si ricorderà per sempre del nostro popolo, che ha presentato il conto alle urne, dopo centinaia di incontri svolti in tutta Italia dal Comitato famiglie per il No”. Prosegue Gandolfini.

“Da qui nasce l’esigenza di una politica che smetta di prendere ordini dalle elite  – aggiunge il presidente del Comitato promotore del Family day –  ma torni a rappresentare le esigenze dalla famiglie che sono il lavoro e la natalità. La ripresa economica non può infatti essere agganciata senza una ripresa valoriale che metta al centro dell’azione culturale, politica e legislativa la vita, la famiglia e la stessa integrità dell’essere umano”.

“Oggi, la nostra attività in favore della vita, della famiglia e della libertà educativa ne esce sicuramente rafforzata”.


Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa”. 

Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.


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9 commenti

  • Marco ha detto:

    Io sono uno di quelli che ha votato “NO” per tanti motivi, ma onestamente, da cattolico, in coscienza non riesco ad essere contrario alle unioni civili.

    Non riesco a capire cosa ci sia di male se in una coppia di omosessuali uno dei due può visitare l’altro in ospedale o avere la reversibilità della pensione, anche perché questa cosa può aiutare anche chi omosessuale non è, ad esempio due anziane signore rimaste vedove che vivono insieme per sostenersi a vicenda.

    Sarei, invece, del tutto contrario al “matrimonio gay” (cioè l’equipe razione in tutto e per tutto) e all’utero in affitto (che è un vero abominio), perché in queste cose, come nel caso dell’aborto, ci vanno di mezzo terzi innocenti (i bambini, che hanno il diritto a non venire trucidati nel grembo della madre e a non essere “acquistati” come se fossero merce da chi non è il proprio genitore).

    Ma sulle unioni civili la questione è diversa, e riguardano due adulti consenzienti e. solo loro, le loro unioni non hanno alcuna validità cattolica, e non capisco perché io, da cattolico, debba imporre loro il mio modo di vivere.

    Come non capisco i cattolici che vorrebbero l’eliminazione del divorzio, di modo che anche chi cattolico non è sia costretto a vivere secondo i nostri dettami.

  • Mary ha detto:

    Ma io mi chiedo: come mai il card Martini non l’ha fermato in tempo nessuno? Ne ha sparso parecchio di veleno nei suoi libri, e senza parlare nel suo seminario che ha gestito per generazioni di sacerdoti. Perché lo hanno lasciato fare e senza nemmeno suscitare in chi lo ascoltava il sospetto che era una linea sbagliata la sua….?????

  • Echenique ha detto:

    Paglia é l’uomo di paglia, di chí ? di chí puó éssere, se non Bergoglio ? Bisogna alzare lo sguardo. Dietro Paglia, l’uomo di fiducia di Bergoglio, nominato per distrúggere la famiglia naturale, cé sempre lui, Bergoglio, l’uomo che stá rovinando la Chiesa e la famiglia.

    • cosimo de matteis ha detto:

      Spero che queste mie parole non vengano fraintese: che Paglia (e molti -MOLTISSIMI- altri: Presbiteri, Vescovi e Cardinali) possa permettersi certe uscite pubbliche perché sa bene che nessuno lo rimprovererà è vero.
      Ma attenzione: non è che i Paglia, i Galantino, i Kasper, i Semeraro siano nati nel marzo del 2013. Esistevano, eccome se esistevano.
      Loro (migliaia, decine di migliaia di Consacrati) esistevano ma non seguivano la Dottrina Cattolica.
      Seguivano il cardinale Martini (una sorta di antipapa) e, più in generale, le direttive di chiara impronta protestante che la massoneria ecclesiastica imponeva loro.
      Un tradimento vero e proprio.
      In barba al giuramento antimodernista.

      Ma l’Immacolata vincerà.

  • Cesare Baronio ha detto:

    Certo che il linguaggio di (mons.) Paglia lascia allibiti. Quel termine “frescacce”, poi! Non parla così nemmeno un carrettiere.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    certo, siamo contenti. Quello che francamente mi preoccupa è che forse non abbiamo ben chiari i contenuti e le esigenze di una presenza di un popolo educato alla politica, per la riforma giusta:
    https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2014/04/10/senato-si-tav-la-prova-del-fallimento-del-bicameralismo-perfetto-manca-la-riforma-perfetta/

  • cosimo de matteis ha detto:

    Lieto che venga ricordata la “connivenza” tra il (fu) Governo Renzi
    -con le perle della legge sul DIVORZIO breve e l’innaturale unione gay-
    e Galantino, Marcello Semeraro e quel Paglia di cui ricorderei la prova provata del profondo legame con Renzi (ascoltare l’audio originale QUI: https://ilbenevincera.wordpress.com/2016/02/19/bravo-matteo-tieni-duro-mons-paglia-tifa-per-renzi-la-telefonata-scandalo/ )
    Ora, va da se, Gandolfini diventa l’uomo di riferimento per tutti i cattolici sul piano sociale ed anche -spero- prettamente politico.

  • Echenique ha detto:

    Renzi : mondialismo, gender, globalismo, statismo, individualismo, non famiglia, tase, piú tase, obamismo, hylarismo, sottomisione ai poteri forti, anche se meno forti, dei media ..? Una Italia piú italiana la vogliamo anche gli spagnoli. Viva l’Italia della bellezza, única al mondo !!

    • Lucius ha detto:

      Il campo e’sgombro si riuscirà’ad approfittare per rendere la nostra Italia cristiana,alta onesta,pulita,come e’stata santificata dai nostri santi ante-concilio V.2?un’occasione da non perdere ass.nte!!!Cristo regni.