LUTERO MON AMOUR. FEBBRE ECUMENICA, MA I CATTOLICI HANNO DOVUTO SUDARE PER AVERE LA MESSA COL PAPA.

28 Ottobre 2016 Pubblicato da

arborelius

Marco Tosatti

Hanno dovuto strillare un po’, i cattolici scandinavi per ottenere una messa con il Papa. Inizialmente infatti nel viaggio ecumenico a Lund, che ha sollevato – e continuerà a sollevare – un dibattito di grande ampiezza, per la celebrazione dei 500 anni dalla riforma luterana, un incontro di qualsiasi tipo con i cattolici non era previsto.

E c’è voluto non poco tempo, e non pochi sforzi e insistenza da parte dei vescovi del piccolo gregge (circa 115mila fedeli, in gran parte immigrati; ma ci sono molte conversioni “locali” ogni anno) presso la Segreteria di Stato per ottenere quella che sembrava una cosa naturale, e cioè l’incontro del Vicario di Cristo con il suo gregge. Un gregge che vive da secoli in condizioni di discriminazione. Forse attenuate oggi, ma comunque sempre presenti.

E alla fine c’è scappata una messa. In uno stadio, concesso senza troppo entusiasmo, a quello che ci si dice, anzi, in una parte di stadio. Infatti bisogna stare attenti a non guastare il tappeto verde, e alla messa è riservato un settore sul quale è stato possibile adottare misure di protezione e copertura.

Di questa messa “strappata” il Pontefice parla in una lunga intervista concessa a padre Ulf Jonsson S.J., direttore della gesuita svedese “Signum”.

Il Pontefice dice: “Non si può essere cattolici e settari. Bisogna tendere a stare insieme agli altri. ‘Cattolico’ e ‘settario’ sono due parole in contraddizione. Per questo all’inizio non prevedevo di celebrare una Messa per i cattolici in questo viaggio: volevo insistere su una testimonianza ecumenica. Poi ho riflettuto bene sul mio ruolo di pastore di un gregge cattolico che arriverà anche da altri Paesi vicini, come la Norvegia e la Danimarca. Allora, rispondendo alla fervida richiesta della comunità cattolica, ho deciso di celebrare una Messa, allungando il viaggio di un giorno.

Infatti volevo che la Messa fosse celebrata non nello stesso giorno e non nello stesso luogo dell’incontro ecumenico per evitare di confondere i piani. L’incontro ecumenico va preservato nel suo significato profondo secondo uno spirito di unità, che è il mio. Questo ha creato problemi organizzativi, lo so, perché sarò in Svezia anche nel giorno dei Santi, che qui a Roma è importante. Ma pur di evitare fraintendimenti, ho voluto che fosse così”.

Il presule di Stoccolma mons. Anders Arborelius, (nella foto) primo presule di etnia svedese dall’inizio della Riforma luterana, parla delle conversioni:

“Ogni anno si registrano nuove conversioni dalla Chiesa di Svezia, e alcuni di questi nuovi cattolici sono ex ministri del culto, maschi o femmine. Ultimamente, però, un buon numero di convertiti provengono dalle Chiese libere. Sono spinti da diversi motivi. Alcuni sono attratti dalla spiritualità cattolica, dalla fedeltà alla tradizione, dalla dottrina sociale, dal carattere universale della Chiesa. Sono un centinaio, più o meno, le conversioni ogni anno”.

L’intervista è stata pubblicata da Zenit.



Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa”. 

Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

 

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11 commenti

  • felice ha detto:

    lasciare Roma, lasciare la festa di Ognissanti, dicendo che è una cosa molto ecclesiale… andare a festeggiare un uomo che si è allontanato dalla Chiesa proponendo un altro insegnamento profondamente diverso da quello tramandato dagli Apostoli… tutto questo fatto dal Vicario di Cristo. No, non possiamo più definire tutto ciò semplicemente come semplice caratteristica di apertura al dialogo da parte di questo papato, no, c’è di più, c’è un qualcosa di più profondo e pericoloso che trova le sue radici negli scritti dell’Apocalisse. Non scandalizziamoci per questo, tutto è scritto, solo che i cristiani cattolici di questo tempo devono avere il coraggio di accettare che siamo i cristiani cattolici dell’ultima ora, quelli che devono fare in modo che quando il Signore Gesù Cristo tornerà sulla terra, trovi qualcuno che risponda positivamente alla sua dolorosa domanda fatta quasi 2000 anni fa :”ma il Figlio dell’Uomo, quando tornerà, troverà la fede sulla terra?”.

  • Il Papa va in Svezia ad omaggiare Lutero e l’eresia protestante, intanto il cuore palpitante della cattolicità italiana ed Europea vacilla e crolla sotto i colpi tremendi del terremoto. Che da queste ceneri murarie e spirituali rinasce la fede e la Chiesa! È un mistero a cui guardare e per cui pregare. Sia fatta la Tua volontà l

  • alba ha detto:

    La tristezza per come vedo ridotta la Chiesa di oggi è davvero grande. Molti consacrati non insegnano più la fede, sono attentissimi a mostrare la loro assoluta fedeltà al papa, ma mi chiedo se siano davvero fedeli a Cristo…. Non sento più la Chiesa come madre, non mi sento confortata e guidata da questo papa che va ad omaggiare un eretico suicida e fatica a concedere (?!) la Messa ai cattolici. Non capisco. E’ lecito non capire senza essere considerati per forza fondamentalisti, ipocriti dalla doppia vita ed egoisti?

  • felice ha detto:

    sono passati più di 2000 anni dall’incarnazione del Verbo, insieme a questi 2000 anni sono passati uomini, donne, bambini che hanno incontrato il Cristo Signore e lo hanno testimoniato anche pagando il prezzo del sacrificio della propria vita. In questi 2000 anni la Chiesa ha affrontato ogni sorta di difficoltà, ma la fede non è mai venuta meno, i fedeli sono stati sempre confermati in ciò che, dall’insegnamento degli Apostoli in poi, la Chiesa ha sempre annunciato e professato, e cioè che il Signore Gesù Cristo è morto e risorto per la salvezza di ogni uomo, e questo la Chiesa lo proclama sempre e soprattutto nell’umiltà e nella silenziosa quotidiana del Santo Sacrificio dell’Altare…questo è il centro della Chiesa, la Chiesa vive dell’Eucaristia. Questa verità non esprime soltanto un’esperienza quotidiana di fede, ma racchiude il nucleo del mistero della Chiesa. Adesso chiunque voglia sottrarsi a questa verità, a partire dal Papa, va contro, per suo volere e non perché sono gli altri ad essere rigidi e a fraintendere

  • giuseppe marson ha detto:

    Due domande.
    La prima- Che ecumenismo è se si vuole dividere così palesemente l’incontro con i Luterani, dalla Celebrazione della S. Messa, con il piccolo gregge di quel paese desideroso di spezzare il Pane : Gesù Cristo, con il successore di Pietro, di cui legittimamente come pecore hanno bisogno di riconoscere l’odore ?

    La seconda- La festa di Tutti i Santi è importante solo a Roma o è la celebrazione della Comunione dei Santi che tutti i cattolici professano nel Credo Apostolico?

    Anche se forse verrò giudicato per un settario che non capisce, e che non si adegua alle aperture di Papa Francesco o peggio ancora come ha recentemente affermato come uno di quelli la cui rigidità nasconde una doppia vita, una tristezza di fondo , una malattia.
    Confesso invece che sono felice e certo che come professato dal Magistero della Santa Chiesa solo in Cristo c’è salvezza. Confesso anche un pò di vera tristezza, per i troppi avvicendamenti nella Chiesa, che paiono epurazioni e per silenzi da parte di Sacerdoti e laici, movimenti e associazioni, che coraggiosamente dovrebbero prendere posizione.
    Che non vuol dire essere pro o contro Bergoglio, è lui il legittimo successore di Pietro scelto dallo Spirito Santo, ma oltre a pregare per lui come continua a chiedere, in nome della Verità di Cristo e del Vangelo, aiutarlo quando le sue posizioni anzichè aperture rischiano di essere in contrasto con il Magistero della Santa Chiesa. Questo si può fare certamente con la preghiera, certi che lo Spirito Santo non dorme mai, ma anche parlando come alcuni già fanno, avendo in mente il bene del popolo e la salvezza delle anime , che coincide con l’annuncio della Verità , che nemmeno i Papi possono cambiare.

    • Lucius ha detto:

      Sei triste per i silenzi di sacerdoti,che dovrebbero prendere posizioni contro chi sta travolgendo la nostra Fede di sempre?Hai ragione,ma sappi che uno che la pensa come te,vale mille di loro.Pregare e farsi santi,questa è’ la nostra missione.Dio ha più’interesse Lui a salvare la sua barca nella tempesta che noi.Cordialmente.

  • felice ha detto:

    bergoglio ha una sua visione di fede, e la applica in nome di tutta la Chiesa; Bergoglio ha un suo personalissimo modo di intendere il cattolicesimo, che non rispecchia per niente il cattolicesimo che per secoli i vicari di Cristo che si sono succeduti negli anni hanno vissuto ed insegnato. “vengo a fare la volonta’ del Padre”, dice il Signore, “non la mia, ma la tua volonta’ sia fatta”. questa è l’essenza profonda del cattolicesimo: ubbidienza alla volontà salvifica del Padre. Bergoglio invece si muove secondo la sua volontà.

    • Lucius ha detto:

      Felice,sono d’accordo con te;ma che ci vuoi fare,F1 e’fatto cosi’!Solo Dio può’cambiarlo,per pietà’delle anime nostre.Oremus ad invicem!