AMORIS LAETITIA. 5.000 ADESIONI IN POCHI GIORNI ALLA DICHIARAZIONE DI FEDELTÀ ALL’INSEGNAMENTO IMMUTABILE SUL MATRIMONIO.

13 Ottobre 2016 Pubblicato da

Marco Tosatti

 

Sta assumendo proporzioni inattese l’adesione alla Dichiarazione di Fedeltà all’insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio, e alla sua disciplina ininterrotta. I promotori della Dichiarazione, l’Associazione Supplica Filiale (al Santo Padre) fanno saper che fino a questo momento si sono registrate oltre cinquemila adesioni alla Dichiarazione, che conta fra i primi firmatari i i cardinali Carlo Cafarra, Raymond Burke e Janis Pujats.

fedelta

Ci siamo occupati della Dichiarazione qualche giorno fa QUI.

Ai primi firmatari si sono aggiunte molte firme da tutto il mondo. La Dichiarazione finora è pubblicata in tre lingue (italiano, inglese e spagnolo) e fra le cinquemila nuove adesioni spiccano molti sacerdoti, insegnanti di teologia e religione, catechisti, rettori di seminario e docenti cattolici che, dopo i due Sinodi sulla famiglia e la pubblicazione dell’Esortazione post- sinodale Amoris Laetitia, si trovano in prima linea nel difficile compito di dover dare risposte chiare su punti decisivi della morale cattolica riguardanti i sacramenti, la famiglia e il matrimonio.

Bisogna poi ricordare che spesso il clima ecclesiale, a Roma e fuori, non è favorevole a prese di posizione ed esposizioni del genere. Alcune delle personalità che avevano firmato una Supplica Filiale al Pontefice su questo tema hanno subito rappresaglie di vario genere. Ne abbiamo scritto QUI.

La Dichiarazione esordisce ricordando che “viviamo un’epoca in cui numerose forze cercano di distruggere o deformare il matrimonio e la famiglia. Infatti ideologie secolariste se ne avvantaggiano aggravando così la crisi della famiglia, risultante di un processo di decadenza culturale e morale. Questo processo conduce i cattolici ad adattarsi alla nostra società neopagana. Il loro “conformarsi alla mentalità di questo mondo” (Rm 12, 2) è spesso favorito da una mancanza di fede — e, di conseguenza, di spirito soprannaturale per accettare il mistero della Croce di Cristo — e da un’assenza di preghiera e penitenza”.

Dopo aver ribadito 27 verità̀ morali fondamentali da ritenere non solo tuttora valide ma immodificabili, i firmatari concludono che “mentre il nostro mondo neopagano muove un attacco generale contro la divina istituzione del matrimonio e le piaghe del divorzio e della depravazione sessuale si diffondono ovunque, anche dentro la vita della Chiesa, noi, i sottoscritti vescovi, sacerdoti e fedeli cattolici riteniamo essere nostro dovere e nostro privilegio dichiarare, a una sola voce, la nostra fedeltà̀ agli immutabili insegnamenti della Chiesa sul matrimonio e alla sua ininterrotta disciplina, come sono stati ricevuti dagli Apostoli. Infatti, solo la chiarezza della verità̀ farà̀ la gente libera (cf. Gv 8, 32) e renderà̀ possibile che essa trovi la vera gioia dell’amore, vivendo una vita secondo la sapienza e la volontà̀ salvifica di Dio, in altre parole, evitando il peccato, come fu maternamente richiesto dalla Madonna a Fatima nel 1917”.

Fra i nuovi firmatari appaiono:

Mons. Taras Senkiv, vescovo di Stryi in Ucraina; il Dr. Thomas Ward, membro corrispondente della Pontificia Accademia per la Vita (RU); il prof. Christopher Malloy, docente di teologia all’Università di Dallas; il teologo e filosofo Peter Kwasniewski; il rettore del St. Joseph College Seminary, padre Matthew Kauth STD; il prof. William Fahey, presidente del Thomas More College; Joseph-Hendri Fradet, Direttore della Christian Restoration Society; lo storico e scrittore David Pietrusza; il prof. Brad Miner del Faith and Reason Institute (statunitensi); il prof. Loreno Lorenzon dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Treviso, il sac. prof. Salvatore Vitiello e il sac. prof. Roberto Spataro; Roberto Marchesini, scrittore e psicologo (italiani); la scrittrice Ann Farmer (RU); il dott. César Sànchez, direttore di studi del seminario arcidiocesano di Arequipa (Perù); il prof. Michel Bastit, docente di Filosofia all’Università di Borgogna (Francia); il dr. Reinhard Dörner, presidente della Kardinal-von-Galen Kreis (Germania); l’ex parlamentare e opinionista di radio EWTN, Kathy Sinnott (Irlanda); il teologo P. Thomas Crean OP (RU); il teologo e vaticanista P. Claude Barthe (Francia); il prof. Mario Correa della Università Cattolica di Santiago (Cile); la fondatrice del portale Catholic.net di Messico, Lucrecia Rego de Planas; il professore di Teologia di Buenos Aires P. Xavier Ryckeboer e il direttore dell’ Accademia di Storia Ecclesiastica dell’Ecuador, prof. Carlos Freile; il prof. Nelson Tepedino, ordinario di Filosofia all’Università Simón Bolívar di Caracas; la duchessa di Montemar e lo scrittore Francisco José Fernández de la Cigoña (Spagna); la principessa Benigna Reuss (Germania) ecc. A questi nomi vanno aggiunti quelli di numerosi sacerdoti e religiose.

Per chi fosse interessato ad aderire alla Dichiarazione i promotori fanno sapere che è possibile aderire su http://www.supplicafiliale.org/.

Per ulteriori informazioni si può contattare supplicafiliale@gmail.com o scrivere ad Associazione Supplica Filiale, Via Nizza 110, 00198 Roma).



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7 commenti

  • Echenique ha detto:

    La AL é tutta da derogare perche é tutta relativistica : Il Matrimonio non é una Veritá é sólo un ideale. Secondo me é il maggiore disastro della storia della Chiesa, perche se il matrimonio é una veritá relativa, anche tutte le altre veritá sono relative. Bergoglio, váttene, per favore, per il bene della Santa Chiesa.

  • giuseppe marson ha detto:

    Vorrei ripartire dai Santi, perchè meglio si capisce che la Misericordia appartiene alla S. Chiesa e alla Sua storia e non è nata con Papa Francesco , e che A.L. su un punto fondamentale e non su un dettaglio come viene propagandato , non è in continuità con la Familiaris Consortio, in cui S. Giovanni Paolo II, che purtroppo non è stato ascoltato , aveva previsto quello che sarebbe successo e sta succedendo. Ecco le sue parole:
    ” Insieme col Sinodo, esorto caldamente i pastori e l’intera comunità dei fedeli procurando con sollecita carità che non si considerino separati dalla Chiesa, potendo e anzi dovendo, in quanto battezzati, partecipare alla sua vita. Siano esortati ad ascoltare la Parola di Dio, a frequentare il sacrificio della Messa, a perseverare nella preghiera, a dare incremento alle opere di carità e alle iniziative della comunità in favore della giustizia, a educare i figli nella fede cristiana, a coltivare lo spirito e le opere di penitenza per implorare così di giorno in giorno,la grazia di Dio. La Chiesa preghi per loro, li incoraggi, si dimostri madre misericordiosa e così li sostenga nella fede e nella speranza,
    La Chiesa tuttavia, ribadisce la sua prassi fondata sulla Sacra Scrittura di non ammettere alla comunione eucaristica i divorziati risposati. Sono essi a non poter esservi ammessi, dal momento che il loro stato e la loro condizione di vita contraddicono oggettivamente a quell’unione di amore tra Cristo e la Chiesa , significata e attuata dall’Eucaristia. C’è inoltre un altro peculiare motivo pastorale: se si ammettessero queste persone all’Eucaristia, i fedeli rimarrebbero indotti in errore e confusione circa la dottrina della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio.”

    Se contassi qualcosa o fossi qualcuno probabilmente sarei anche io nelle “liste dei cattivi cristiani , fondamentalisti” stilata da giornalisti e autorevoli vaticanisti.
    Perchè non si può impunemente affermare la discontinuità con il magistero della Chiesa di A.L.
    Ma io non ho bastioni da difendere, carriera da salvaguardare,
    sono solo un uomo sposato desideroso della verità sulla sua vocazione, abilmente offuscata giorno dopo giorno dentro e fuori la Chiesa.
    Grazie Tosatti per la sua libertà e la sua voce fuori dal coro, come ogni buon giornalista in cerca sempre della verità.
    Grazie dello spazio che vorrà dedicarmi.

  • peppom ha detto:

    Mi sarebbe piaciuto che i firmatari ad oggi anche tra gli sposi cristiani fossero molti di più, ma noi sposi siamo stati poco educati alla bellezza del matrimonio . In una delle pagine più belle da me lette c’è un intervento di Cornelio Fabro su l’amore cristiano secondo Kirkegaard, che gli faceva arditamente dire tra l’altro, che l’amore tra gli sposi produce ” UNA INCARNAZIONE ASCENDENTE”. Il testo che consiglio è reperibile sul sito degli amici di Cornelio Fabro.
    Benedetto XVI aveva detto, credo a Milano, che augurava agli sposi di vivere ogni S. Messa come quella del loro Matrimonio. Per questo lo dico senza mezzi termini stiamo assistendo, ad uno snaturamento all’origine del Matrimonio -Sacramento indissolubile senza se e senza ma, perchè indissolubilmente legato a Cristo e al Banchetto Eucaristico. Sui Sacramenti non si discerne, sono oggettivi punto. Tosatti mi perdoni per la lunghezza e per questa ultima forse polemica ma preoccupata considerazione. Confortato dal Magistero della S. Chiesa prima di A.L. più che nell’ Anno della Misericordia, mi sembra si rischi di vivere nell’anno della TENTAZIONE di onnipotenza di alcuni sacerdoti, che anzichè essere umili lavoratori della vigna del Signore o matite nelle Sue mani; in nome di una presunta attenzione pastorale di ” misericordia”, rischiano di peccare, per le proprie convinzioni, fatte passare come novità dello spirito contro la S.S. Trinità, creando colpevolvente anche divisoni e sconcerto tra i fedeli .
    Grazie di tutto.
    Giuseppe Marson

  • Franco Bianchi ha detto:

    Io personalmente sono un firmatario. La questione pare una barzelletta a molti’cattolici, preoccupati più di “cose del mondo”.
    Se il riscaldamento globale può essere un problema, tuttavia non dipende dall’uomo. Non penso inoltre che buttare bene la plastica cambierà la mia sorte davanti alla giustizia divina.
    Quanto accade invece in campo morale, in particolare in riferimento alla morale sessuale, è qualcosa senza precedenti.
    A mio parere il Santo Padre sta cadendo un grande inganno: la misericordia senza giustizia e senza ammonimento non porta alla conversione vera. Troppa ambiguità sull’argomento. Amoris Laetitia è pericolossisimo.

  • cosimo de matteis ha detto:

    Tale massiccia adesione è segno indiscutibile del forte disagio esistente nel mondo cattolico. E, al contempo, costituisce pure un segnale della presenza di vitali “anticorpi” senza i quali la devastazione della Dottrina andrebbe avanti indisturbata.

    In tal senso opportuna e profetica fu la intuizione di San Giovanni Paolo II di realizzare il Catechismo della Chiesa Cattolica (1992).
    E’ quella – e lo sarà sempre più negli anni a venire- la bussola.

    (Cfr in proposito: https://ilbenevincera.wordpress.com/2015/06/24/la-verita-di-cristo-e-della-sua-chiesa/ )